Monte Sautron e Monte Viraysse (Val Maira)
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Oggi ci spostiamo in macchina di ben 2 chilometri ... praticamente partiamo sci ai piedi sotto a Chiappera.
Ci dirigiamo lungo il primo tratto con neve dura (ottimo rigelo notturno) in un pendio che ci porta a Grange Pausa dove viriamo verso destra per imboccare il Vallonaso di Sautron Settentrionale ... che nome altisonante ... e come nei giorni scorsi l'ambiente di questi ampii valloni ci conquista e ci affascina.
Continuiamo regolari fino ad individuare il canale che rapidamente e ripidamente ci porterà a La Forcellina, che raggiungiamo con gli sci in spalla, su neve dura, ottimo terreno per i ramponi. Da qui, la croce della vetta è già ben visibile alla nostra sinistra ma per raggiungerla dobbiamo compiere ancora un ampio giro.
Infatti da La Forcellina, bisogna compiere un traverso e vista la neve ancora dura, preferiamo affrontarlo in modalità discesa, togliendo le pelli agli sci. Forse con maggior quantità di neve e più morbida si potrebbe tentare di traversare alti ed evitare di perdere questi 70/80 metri di dislivello ... ma non è certo una pellata in più a spaventarci ...
Finito il traverso riprendiamo a salire e superata la dorsale nord del Sautron, ci immettiamo nella pala finale, quella che avevamo ben visto ieri durante la salita alla Tete de l'Homme. Per un buon tratto saliamo tracciando su neve morbida, poi siamo costretti a montare i rampanti per superare le ultime balze di neve molto dura, che ci confermano di quanto la neve sui versanti nord non sia in "condizioni" rispetto a quelli sud.
Qualcuno di noi preferisce montare i ramponi e mettere gli sci in spalla, ma alla fine i tempi di salita sono più o meno gli stessi. Con gli sci ai piedi si riesce ad arrivare a 10 metri dalla vetta per poi affrontare le ultime facili roccette anche senza l'utilizzo dei ramponi.
La giornata è calda e spettacolare, in vetta si sta benissimo e il panorama che ci circonda è stupendo ...
Ripresi gli sci affrontiamo con cautela e senza particolare piacere il primo tratto di discesa, abbastanza ripido su neve ventata e con numerose gobbette tra sastrugi vari per giungere al Colle della Portiola ... e da qui è spettacolo!!! Il cambio di versante, ora esposto al sole, ci regala 450 metri di puro godimento su uno straordinario firn primaverile ... velocità a manetta e gran curvoni ... da lacrime!!! In poco più di 5 minuti siamo scesi a quota 2442 nei pressi del Lac de Viraysse, dove a malincuore dobbiamo terminare la discesa ....
Con i brividi ancora nella pelle per l'incredibile discesa appena effettuata, ripelliamo per salire verso il Colle Sautron e la cima del Monte Viraysse dove incontriamo un po' di gente. Ormai fa molto caldo e quindi giungiamo in vetta un po' affaticati ma abbiamo tutto il tempo per permetterci una sostanziosa sosta, ammirando il Sautron e ben visibile anche il canalino di salita per La Forcellina.
In discesa imbocchiamo prima il Vallonasso di Sautron Meridionale e poi un vallone parallelo per giungere a incrociare il percorso di salita nei pressi di Grange Pausa. Anche nell'ultimo tratto, tra arbusti, piante e qualche sasso affiorante, riusciamo a fare una bella sciata grazie alla neve morbida.
Ci dirigiamo lungo il primo tratto con neve dura (ottimo rigelo notturno) in un pendio che ci porta a Grange Pausa dove viriamo verso destra per imboccare il Vallonaso di Sautron Settentrionale ... che nome altisonante ... e come nei giorni scorsi l'ambiente di questi ampii valloni ci conquista e ci affascina.
Continuiamo regolari fino ad individuare il canale che rapidamente e ripidamente ci porterà a La Forcellina, che raggiungiamo con gli sci in spalla, su neve dura, ottimo terreno per i ramponi. Da qui, la croce della vetta è già ben visibile alla nostra sinistra ma per raggiungerla dobbiamo compiere ancora un ampio giro.
Infatti da La Forcellina, bisogna compiere un traverso e vista la neve ancora dura, preferiamo affrontarlo in modalità discesa, togliendo le pelli agli sci. Forse con maggior quantità di neve e più morbida si potrebbe tentare di traversare alti ed evitare di perdere questi 70/80 metri di dislivello ... ma non è certo una pellata in più a spaventarci ...
Finito il traverso riprendiamo a salire e superata la dorsale nord del Sautron, ci immettiamo nella pala finale, quella che avevamo ben visto ieri durante la salita alla Tete de l'Homme. Per un buon tratto saliamo tracciando su neve morbida, poi siamo costretti a montare i rampanti per superare le ultime balze di neve molto dura, che ci confermano di quanto la neve sui versanti nord non sia in "condizioni" rispetto a quelli sud.
Qualcuno di noi preferisce montare i ramponi e mettere gli sci in spalla, ma alla fine i tempi di salita sono più o meno gli stessi. Con gli sci ai piedi si riesce ad arrivare a 10 metri dalla vetta per poi affrontare le ultime facili roccette anche senza l'utilizzo dei ramponi.
La giornata è calda e spettacolare, in vetta si sta benissimo e il panorama che ci circonda è stupendo ...
Ripresi gli sci affrontiamo con cautela e senza particolare piacere il primo tratto di discesa, abbastanza ripido su neve ventata e con numerose gobbette tra sastrugi vari per giungere al Colle della Portiola ... e da qui è spettacolo!!! Il cambio di versante, ora esposto al sole, ci regala 450 metri di puro godimento su uno straordinario firn primaverile ... velocità a manetta e gran curvoni ... da lacrime!!! In poco più di 5 minuti siamo scesi a quota 2442 nei pressi del Lac de Viraysse, dove a malincuore dobbiamo terminare la discesa ....
Con i brividi ancora nella pelle per l'incredibile discesa appena effettuata, ripelliamo per salire verso il Colle Sautron e la cima del Monte Viraysse dove incontriamo un po' di gente. Ormai fa molto caldo e quindi giungiamo in vetta un po' affaticati ma abbiamo tutto il tempo per permetterci una sostanziosa sosta, ammirando il Sautron e ben visibile anche il canalino di salita per La Forcellina.
In discesa imbocchiamo prima il Vallonasso di Sautron Meridionale e poi un vallone parallelo per giungere a incrociare il percorso di salita nei pressi di Grange Pausa. Anche nell'ultimo tratto, tra arbusti, piante e qualche sasso affiorante, riusciamo a fare una bella sciata grazie alla neve morbida.
Tourengänger:
Andrea!

Communities: Hikr in italiano, Skitouren
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (2)