Salita a Orino (per il sentiero del fiume) e traversata a Mognone

Voglia di camminare e fare dislivello, voglia di non pestare neve e di non andare lontani. Evitato invito ravanatorio degli amici varesini, vado, con Giuseppe, verso la bassa leventina che regala gran dislivelli e belle destinazioni. Per salire al Rifugio Alpe Orino prendiamo il sentiero che segue il fiume, con vari ponticelli, e porta ai Monti di Laghetto passando da Caslitt. Segnalato e migliorato da cinque anni, è un'alternativa molto bella al solito sentiero. Ai Monti di Laghetto veniamo avvicinati dal sig. Didio Alfonso Grossi che chiede se preferiamo un caffè o una birra (sic!). Abbiamo passato una mezz'ora in sua compagnia, esempio non infrequente di ospitalità e simpatia trovata in mezzo alle montagne.
Qualche chiazza di neve fino all'Alpe Orino, rifugio chiuso ma ospitale tavolo di sasso. Successiva traversata all'Alpe Mognone con cartello a Orino che segnala 1,40h ma è sbagliato perché, come vedremo in analogo cartello a Mognone, la durata è di 45min al massimo.
Rifugio Mognone chiuso, si scende piano fino a San Defendente e Gudo. Venticello e caldino: perfetto!
Per finire in bellezza, mentre ci cambiamo a Progero, davanti al ristorante Anita, il gestore (a locale chiuso) ci offre due birre dopo aver saputo dell'incontro con il suo amico Grossi ai Monti di Laghetto.
Giornata naif.....