Da Bregazzana al Grand Hotel Campo dei Fiori con divagazioni.
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Oggi ho un po' più di tempo del solito per cui decido di fare un giro più lungo. Parto da Bregazzana, prendo la Strada Militare della Martica ma dopo meno di un chilometro devio a sinistra per la Val Boscaccia e La Rasa, faccio una deviazione per il prato della Cascina Tagliata, da cui non passo da anni, poi punto alla Cascina Montallegro, questo è uno dei tratti più corribili della zona: quasi pianeggiante, con un buon fondo e, cosa importante, con un piacevole panorama e con fiori a profusione: la primavera sta esplodendo, ci sono viole, epatiche, anemoni, primule e narcisi dappertutto.
Arrivo a La Rasa, passo accanto alla chiesa e raggiungo il cimitero, attraverso la Strada Provinciale e imbocco la mulattiera che porta al Mulino Sesnivi e, poco dopo, diviene il sentiero numero 6 che sale al Sacro Monte passando per la Ca'di Ratt.
Pochi metri e la pendenza diviene notevole ed il fondo decisamente sconnesso, di correre, almeno per il mio attuale stato di forma, non se ne parla nemmeno, cammino velocemente ma, con la scusa di fare qualche foto, ogni tanto mi fermo a riprendere fiato.
Arrivo sotto il piazzale delle corriere, il sentiero devia a destra e, divenuto di nuovo corribile, arriva al Prato delle Pizzelle e, poco oltre, all'omonimo valico. Decido di andare alla Fontana Rossa, sono anni che non ci vado e mi pare di ricordare un sentiero che la collega al Sentiero Nord del Campo dei Fiori, corro per qualche centinaio di metri finchè non incontro una palina segnavia ad un bivio, per la Fontana Rossa indica a destra in discesa, ma a sinistra si stacca un bel sentiero che sale leggermente, "chissà dove porta?"...abbandono l'idea iniziale e seguo la nuova traccia, è ingombra di foglie di faggio, e più avanti anche di alberi caduti, con tutta evidenza è ben poco percorso, poco oltre il sentiero diviene una labile traccia che presto scompare, ci sono dei segni blu e dei segni rossi sui tronchi ma non paiono indicare una direzione seguibile, girovago un po' alzandomi ed abbassandomi ma senza trovare un proseguio ragionevole, fra l'altro il fondo è decisamente ripido e l'aderenza delle mie scarpe da trail non è certo paragonabile a quella degli scarponi. Perchè rischiare? Torno sui miei passi, raggiungo di nuovo il Valico delle Pizzelle e, visto che ho ancora un po' di tempo, decido di salire almeno al Grand Hotel per godermi la vista di Santa Maria del Monte.
Dal piazzale faccio una foto a Santa Maria del Monte e ridiscendo, raggiungo per la terza volta oggi il Valico delle Pizzelle e prendo la direzione del borgo. Dal piazzale delle corriere mi dirigo verso l'inizio della Via Sacra ma cento metri prima della Fontana del Mosè devo fare dietrofront: una frana ha interrotto la strada, è completamente sbarrata, non c'è modo di passare, torno indietro e svolto per raggiungere la stazione superiore della funicolare, poi proseguo, passo per Castefanona e mi immetto nella Via Sacra all'altezza dell'undicesima cappella, corro fino alla prima e svolto in via Conventino, attraverso Oronco, Fogliaro e raggiungo la via per Bregazzana, passo dal Molinetto e poco dopo decido di defaticarmi camminando fino a casa, in realtà, a parte che non mi è mai piaciuto correre sull'asfalto, non ne ho proprio più.
Bel giro anche se poco logico: non avendolo programmato ma improvvisato strada facendo ho fatto un po' troppe deviazioni affaticandomi inutilmente ma è stato comunque piacevole scoprire posti dove non ero mai passato. Se non fossi stato tanto stanco ed in ritardo per il ritorno avrei fatto in modo di correre molto meno sull'asfalto che è, in assoluto, una delle cose che meno sopporto.
Arrivo a La Rasa, passo accanto alla chiesa e raggiungo il cimitero, attraverso la Strada Provinciale e imbocco la mulattiera che porta al Mulino Sesnivi e, poco dopo, diviene il sentiero numero 6 che sale al Sacro Monte passando per la Ca'di Ratt.
Pochi metri e la pendenza diviene notevole ed il fondo decisamente sconnesso, di correre, almeno per il mio attuale stato di forma, non se ne parla nemmeno, cammino velocemente ma, con la scusa di fare qualche foto, ogni tanto mi fermo a riprendere fiato.
Arrivo sotto il piazzale delle corriere, il sentiero devia a destra e, divenuto di nuovo corribile, arriva al Prato delle Pizzelle e, poco oltre, all'omonimo valico. Decido di andare alla Fontana Rossa, sono anni che non ci vado e mi pare di ricordare un sentiero che la collega al Sentiero Nord del Campo dei Fiori, corro per qualche centinaio di metri finchè non incontro una palina segnavia ad un bivio, per la Fontana Rossa indica a destra in discesa, ma a sinistra si stacca un bel sentiero che sale leggermente, "chissà dove porta?"...abbandono l'idea iniziale e seguo la nuova traccia, è ingombra di foglie di faggio, e più avanti anche di alberi caduti, con tutta evidenza è ben poco percorso, poco oltre il sentiero diviene una labile traccia che presto scompare, ci sono dei segni blu e dei segni rossi sui tronchi ma non paiono indicare una direzione seguibile, girovago un po' alzandomi ed abbassandomi ma senza trovare un proseguio ragionevole, fra l'altro il fondo è decisamente ripido e l'aderenza delle mie scarpe da trail non è certo paragonabile a quella degli scarponi. Perchè rischiare? Torno sui miei passi, raggiungo di nuovo il Valico delle Pizzelle e, visto che ho ancora un po' di tempo, decido di salire almeno al Grand Hotel per godermi la vista di Santa Maria del Monte.
Dal piazzale faccio una foto a Santa Maria del Monte e ridiscendo, raggiungo per la terza volta oggi il Valico delle Pizzelle e prendo la direzione del borgo. Dal piazzale delle corriere mi dirigo verso l'inizio della Via Sacra ma cento metri prima della Fontana del Mosè devo fare dietrofront: una frana ha interrotto la strada, è completamente sbarrata, non c'è modo di passare, torno indietro e svolto per raggiungere la stazione superiore della funicolare, poi proseguo, passo per Castefanona e mi immetto nella Via Sacra all'altezza dell'undicesima cappella, corro fino alla prima e svolto in via Conventino, attraverso Oronco, Fogliaro e raggiungo la via per Bregazzana, passo dal Molinetto e poco dopo decido di defaticarmi camminando fino a casa, in realtà, a parte che non mi è mai piaciuto correre sull'asfalto, non ne ho proprio più.
Bel giro anche se poco logico: non avendolo programmato ma improvvisato strada facendo ho fatto un po' troppe deviazioni affaticandomi inutilmente ma è stato comunque piacevole scoprire posti dove non ero mai passato. Se non fossi stato tanto stanco ed in ritardo per il ritorno avrei fatto in modo di correre molto meno sull'asfalto che è, in assoluto, una delle cose che meno sopporto.
Tourengänger:
paoloski

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