Monte Colmegnone (m 1383) - Anello da Moltrasio
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Una giornata nuvolosa; inutile macinare chilometri in aiuto per finire in mezzo alle nubi. Meglio una meta vicina.
LOCALITA' DI PARTENZA. Moltrasio (m 275).
DIFFICOLTÀ. La salita si svolge quasi interamente su mulattiere e carrarecce prive di difficoltà. La discesa per sentieri e mulattiere con notevole pendenza e lastricate con scivolosi ciottoli. Nel suo complesso e classificabile E, T2 secondo la scala delle difficoltà svizzera.
QUOTA MASSIMA: m 1383, la vetta del Monte Colmegnone.
QUOTA MINIMA: m 262 nel centro di Moltrasio.
SVILUPPO: km 16,5
TEMPO DI SALITA: 3h 15’
TEMPO DI DISCESA: 3h 15’
NOTE SUL PERCORSO. Arrivando da Como, poco prima di attraversare il ponte sul terrente, in corrispondenza di un piccolo parcheggio, si prende la mulattiera a gradoni, che porta ai Monti di Lenno (m 560). Da qui si risale il fianco della valletta e si compie un ampio giro alla testata della Val Vesporina, sbucando alla Colma del Bugone (m 1119) dove sorge l’omonimo Rifugio, aperto nei fine settimana anche nella stagione invernale: d’obbligo una sosta per una fetta di torta e un caffè). Nei pressi del rifugio si erge un maestoso faggio secolare.
Dalla Colma del Bugone si prosegue, in un bel bosco di faggi, sull’ampia carrareccia in direzione nord fino alla Coma dei Murelli (m 1200), dove sorge l’omonimo Rifugio. Si prosegue per poche centinaia d metri sulla stradina, fino a giungere ad un bivio, dove si abbandona la strada e si imbocca la carrareccia che porta all’agriturismo del San Bernardo. Percorrendo il sentiero che costeggia, sulla destra, il muretto a secco che recinta l’agriturismo, ci si innalza per le pendici del Monte Colmegnone, raggiungendo la vetta (m 1383) in una quarantina di minuti dal Rifugio Murelli.
Per la discesa si ritorna per la stessa via della salita fino alla sbarra sulla strada che porta all’agriturismo. Qui si devia per il sentiero che si stacca sulla sinistra e dirigendosi verso est (sinistra). Si compie un ampio arco alla testata della Valle di Urio mantenendosi sostanzialmente in quota. Raggiunto il versante opposto della valle, si inizia a perdere quota dolcemente fino a circa m 1060 dove si incontra, sulla sinistra, la traccia che scende direttamente dalla vetta del Colmegnone lungo la cresta sud. Poco oltre la discesa si fa più pronunciata e ci conduce a Monti di Carate (m 765), a circa 1h e 25’ dalla vetta. Il sentiero si tramuta in una carrareccia che ci porta alla località Schilera, con le sue cave di pietra abbandonate (m 530). Poco oltre si devia a sinistra e si continua su carrareccia. Si trascura una prima deviazione sulla sinistra, e si imbocca la seconda, sempre sulla sinistra, segnalata come sentiero pericoloso. La pendenza è forte, il fondo acciottolato e reso molto scivoloso; in effetti è necessario prestare molta attenzione. Con la necessaria cautela si raggiunge Somaina (m 345). Prima di raggiungere il Santuario di Santa Marta, in corrispondenza del cimitero, si devia a sinistra per il percorso che ci porterà, costeggiando il lago a una quota più elevata di quella della strada statale, prima aa attraversare Tosnacco e quindi a Moltrasio.
METEO. Coperto con schiarite nel pomeriggio. Temperatura sopra 0°. Assenza di vento.
NEVE. Presente con spessori contenuti sopra m 850.
COMPAGNI:Susanne.
LOCALITA' DI PARTENZA. Moltrasio (m 275).
DIFFICOLTÀ. La salita si svolge quasi interamente su mulattiere e carrarecce prive di difficoltà. La discesa per sentieri e mulattiere con notevole pendenza e lastricate con scivolosi ciottoli. Nel suo complesso e classificabile E, T2 secondo la scala delle difficoltà svizzera.
QUOTA MASSIMA: m 1383, la vetta del Monte Colmegnone.
QUOTA MINIMA: m 262 nel centro di Moltrasio.
SVILUPPO: km 16,5
TEMPO DI SALITA: 3h 15’
TEMPO DI DISCESA: 3h 15’
NOTE SUL PERCORSO. Arrivando da Como, poco prima di attraversare il ponte sul terrente, in corrispondenza di un piccolo parcheggio, si prende la mulattiera a gradoni, che porta ai Monti di Lenno (m 560). Da qui si risale il fianco della valletta e si compie un ampio giro alla testata della Val Vesporina, sbucando alla Colma del Bugone (m 1119) dove sorge l’omonimo Rifugio, aperto nei fine settimana anche nella stagione invernale: d’obbligo una sosta per una fetta di torta e un caffè). Nei pressi del rifugio si erge un maestoso faggio secolare.
Dalla Colma del Bugone si prosegue, in un bel bosco di faggi, sull’ampia carrareccia in direzione nord fino alla Coma dei Murelli (m 1200), dove sorge l’omonimo Rifugio. Si prosegue per poche centinaia d metri sulla stradina, fino a giungere ad un bivio, dove si abbandona la strada e si imbocca la carrareccia che porta all’agriturismo del San Bernardo. Percorrendo il sentiero che costeggia, sulla destra, il muretto a secco che recinta l’agriturismo, ci si innalza per le pendici del Monte Colmegnone, raggiungendo la vetta (m 1383) in una quarantina di minuti dal Rifugio Murelli.
Per la discesa si ritorna per la stessa via della salita fino alla sbarra sulla strada che porta all’agriturismo. Qui si devia per il sentiero che si stacca sulla sinistra e dirigendosi verso est (sinistra). Si compie un ampio arco alla testata della Valle di Urio mantenendosi sostanzialmente in quota. Raggiunto il versante opposto della valle, si inizia a perdere quota dolcemente fino a circa m 1060 dove si incontra, sulla sinistra, la traccia che scende direttamente dalla vetta del Colmegnone lungo la cresta sud. Poco oltre la discesa si fa più pronunciata e ci conduce a Monti di Carate (m 765), a circa 1h e 25’ dalla vetta. Il sentiero si tramuta in una carrareccia che ci porta alla località Schilera, con le sue cave di pietra abbandonate (m 530). Poco oltre si devia a sinistra e si continua su carrareccia. Si trascura una prima deviazione sulla sinistra, e si imbocca la seconda, sempre sulla sinistra, segnalata come sentiero pericoloso. La pendenza è forte, il fondo acciottolato e reso molto scivoloso; in effetti è necessario prestare molta attenzione. Con la necessaria cautela si raggiunge Somaina (m 345). Prima di raggiungere il Santuario di Santa Marta, in corrispondenza del cimitero, si devia a sinistra per il percorso che ci porterà, costeggiando il lago a una quota più elevata di quella della strada statale, prima aa attraversare Tosnacco e quindi a Moltrasio.
METEO. Coperto con schiarite nel pomeriggio. Temperatura sopra 0°. Assenza di vento.
NEVE. Presente con spessori contenuti sopra m 850.
COMPAGNI:Susanne.
Tourengänger:
Alberto C.

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