...Pidocchio 816 m e Pennone 802 m e....
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Prima di arrivare al solito panificio di Arenzano troviamo l’avviso che nel pomeriggio la Via Aurelia rimarrà chiusa per un tot di ore. Senza dare troppa importanza alla cosa, ci dicono, per il carnevale dei bambini. Non ci preoccupiamo e andiamo a posteggiare nei pressi della torre dei saraceni.
L’anello prevedeva la salita da Genova Voltri (Crevari) ma vista l’ora antelucana in cui avremmo dovuto prendere l’autobus, abbiamo preferito un giro che toccasse le cime di nostro interesse ma senza fare traversate.
Saliamo come al solito al P.so della Gavetta e quindi al riparo Belli Venti, oggi scopriamo che la cima si chiama Rocca dell’Erxo. I primi sbuffi di nuvole sul Beigua mi fanno capire che anche oggi non sarà giornata di pennica in cima, l’aria che arriva dal mare non è mai un buon segno. Proseguiamo per la Tardia di Ponente e quindi dopo il P.so omonimo per la Tardia di Levante. La cresta Beigua-Rexia è ormai nella nebbia, noi ci salviamo essendo su quella più a sud, ma ancora per poco. Proseguiamo ora per le due cimette sconosciute. Tra roccette e paglione scendiamo ai piedi del Monte Pidocchio che risaliamo velocemente, campana degli scout. Scendiamo facilmente dal Pidocchio, attraversiamo il sentiero proveniente da Crevari, e saliamo alla cima bifida del Monte Pennone, ultimi metri su facili roccette. Andiamo quindi a prendere il sentiero proveniente da Crevari e risaliamo al P.so Tardia e quindi discesa al P.so della Gava. Ormai tutte le cime della zona sono nella nebbia anche se a tratti un po’ di sole ancora si fa vedere. Nonostante sia poco invitante continuiamo per il Rexia. Giunti in cima ci fermiamo giusto il tempo di coprirci dal vento dopo di che seguiamo l’AV fino al P.so Vaccaria dove decidiamo di averne abbastanza. Scendiamo al sentiero proveniente dall’Argentea e ci portiamo al Riparo al P.so della Gava dove facciamo una breve sosta pranzo.
Per il rientro ad Arenzano prendiamo il sentiero M che parte al termine della vasca davanti al Riparo, non ci sono indicazioni ma si può vedere quasi subito una M bianca su un sasso. Al comodo sentiero s’innesta poco dopo il sentiero A. Più avanti la A proseguirà verso sx probabilmente arrivando sempre in località Curlo. Noi continuiamo sulla M. Il sentiero si allarga, diventa una scomoda sterrata fino alla breve risalita su sentiero per raggiungere la località Curlo.
Ora non ci resta che tornare al posteggio seguendo l’indicazione per il Santuario. Fare attenzione nel punto dove il sentiero piega nettamente a dx, la prosecuzione diritta è ora sbarrata da sassi ma si può comunque andare avanti e poco dopo si raggiunge la strada sottostante. Da qui in 10-15 minuti si torna alla macchina.
Anche oggi la meteo è stata un’altra cosa rispetto a quella prevista. Il giro bello, due cimette nuove ma….il peggio deve ancora venire!!!!
Arenzano completamente bloccata per il poco considerato carnevale dei bambini, una coda per entrare in autostrada da far invidia alle giornate estive e noi che volevamo evitare il traffico del rientro….l’ho detto, l’unica cosa che abbiamo evitato è la neve o meglio le ciaspole perchè un poco di neve l’abbiamo trovata!
Ma è andata bene lo stesso, le focacce? Beh quelle non sono mancate!!!!
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