Monte Barro (m 922) da Ponte Azzone Visconti
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In questo inverno avaro di neve gli sci rimangono ancora inutilizzati e, per quanto ho visto inutilizzabili, così, in attesa che qualche fiocco arrivi, cerco di fare un po’ di movimento non troppo lontano da casa andando a cercare delle inedite (per me) cime nel Triangolo Lariano. Quello che descrivo è un anello su un monte forse banale, ma che offre ottime viste panoramiche e concentra in poco spazio motivi di interesse naturalistico, storico, archeologico.
Il Monte Barro (m 922) è un rilievo calcareo che si erge isolato tra Malgrate e Garlate, di fronte a Lecco, e si affaccia direttamente sulla pianura. E’ compreso nell'omonimo parco regionale (http://www.parcobarro.lombardia.it), ma credo sia noto più per il tunnel stradale che lo attraversa al quale ha regalato i nome.
La modesta quota e la posizione favorevole, ne fanno una meta adatta a tutte le stagioni: magare da evitare nelle giornate più calde.
LOCALITA' DI PARTENZA. Ponte Azzone Visconti (m 206).
DIFFICOLTÀ. L’escursione non presenta difficoltà, e si svolge su mulattiere e sentieri marcati (E / T2). I segnavia sono piuttosto datati e poco visibili, comunque in campo ci sono diverse paline segnaletiche che consentono un agevole orientamento. Il tracciato di salita in alcuni tratti è ripido. La cresta prima della vetta richiede una certa attenzione in un paio di passaggi.
QUOTA MASSIMA: m 922, sulla cima.
QUOTA MINIMA: m 199, lungo la strada statale.
SVILUPPO: km 10,2.
TEMPO DI SALITA: 1h 35’.
TEMPO DI DISCESA: 2h 10’.
NOTE SUL PERCORSO. L’itinerario ha inizio nei pressi del vecchio ponte stradale Azzone Visconti, dove si imbocca un vicolo (via San Michele, se non ricordo male, ma ci sono chiare indicazioni), che poco dopo diventa una scalinata nel bosco che ci consente di guadagnare rapidamente quota. Dopo circa 15’ si incontra un bivio; si trascura la via a sinistra e si prosegue dritto verso Pian Sciresa, che si raggiunge in breve. Si prosegue verso la pineta e la si attraversa fino a raggiungere il sacrario degli Alpini. Proseguendo si arriva al Sasso della Vecchia (uno spuntone di roccia calcarea). Si prende la traccia di sinistra che porta sulla cresta sud del Barro. Giunti in cresta, con una serie di saliscendi si giunge alla vetta.
Per la discesa ho scelto di scendere alla Sella dei Trovanti (m 786) per poi proseguire per il sentiero che sale da Galbiate. Attraversato il giardino botanico (di nessun interesse vista la stagione e la siccità) si raggiunge l’Eremo, dove si attesta la carrozzabile. Percorso in discesa un breve tratto di strada asfaltata, in località Culcinera (m 686) si imbocca il sentiero che si stacca sulla destra in direzione della Val Faée e delle fonti. Percorso un lungo tratto nel bosco a mezzacosta si raggiunge il Sasso delle Vecchia (m 670). Da qui, anziché proseguire per la traccia percorsa in salita, si devia a nord in direzione della Baita di Pian Sciresa e poi, su sentiero non sempre ben tracciato, si raggiunge Malgrate. Da qui, seguendo la viabilità ordinaria e poi il percorso ciclabile, ci si riporta al ponte Azzone Visconti.
METEO. Magnifica giornata: cielo terso, assenza di vento; temperatura alla partenza -4°.
Il Monte Barro (m 922) è un rilievo calcareo che si erge isolato tra Malgrate e Garlate, di fronte a Lecco, e si affaccia direttamente sulla pianura. E’ compreso nell'omonimo parco regionale (http://www.parcobarro.lombardia.it), ma credo sia noto più per il tunnel stradale che lo attraversa al quale ha regalato i nome.
La modesta quota e la posizione favorevole, ne fanno una meta adatta a tutte le stagioni: magare da evitare nelle giornate più calde.
LOCALITA' DI PARTENZA. Ponte Azzone Visconti (m 206).
DIFFICOLTÀ. L’escursione non presenta difficoltà, e si svolge su mulattiere e sentieri marcati (E / T2). I segnavia sono piuttosto datati e poco visibili, comunque in campo ci sono diverse paline segnaletiche che consentono un agevole orientamento. Il tracciato di salita in alcuni tratti è ripido. La cresta prima della vetta richiede una certa attenzione in un paio di passaggi.
QUOTA MASSIMA: m 922, sulla cima.
QUOTA MINIMA: m 199, lungo la strada statale.
SVILUPPO: km 10,2.
TEMPO DI SALITA: 1h 35’.
TEMPO DI DISCESA: 2h 10’.
NOTE SUL PERCORSO. L’itinerario ha inizio nei pressi del vecchio ponte stradale Azzone Visconti, dove si imbocca un vicolo (via San Michele, se non ricordo male, ma ci sono chiare indicazioni), che poco dopo diventa una scalinata nel bosco che ci consente di guadagnare rapidamente quota. Dopo circa 15’ si incontra un bivio; si trascura la via a sinistra e si prosegue dritto verso Pian Sciresa, che si raggiunge in breve. Si prosegue verso la pineta e la si attraversa fino a raggiungere il sacrario degli Alpini. Proseguendo si arriva al Sasso della Vecchia (uno spuntone di roccia calcarea). Si prende la traccia di sinistra che porta sulla cresta sud del Barro. Giunti in cresta, con una serie di saliscendi si giunge alla vetta.
Per la discesa ho scelto di scendere alla Sella dei Trovanti (m 786) per poi proseguire per il sentiero che sale da Galbiate. Attraversato il giardino botanico (di nessun interesse vista la stagione e la siccità) si raggiunge l’Eremo, dove si attesta la carrozzabile. Percorso in discesa un breve tratto di strada asfaltata, in località Culcinera (m 686) si imbocca il sentiero che si stacca sulla destra in direzione della Val Faée e delle fonti. Percorso un lungo tratto nel bosco a mezzacosta si raggiunge il Sasso delle Vecchia (m 670). Da qui, anziché proseguire per la traccia percorsa in salita, si devia a nord in direzione della Baita di Pian Sciresa e poi, su sentiero non sempre ben tracciato, si raggiunge Malgrate. Da qui, seguendo la viabilità ordinaria e poi il percorso ciclabile, ci si riporta al ponte Azzone Visconti.
METEO. Magnifica giornata: cielo terso, assenza di vento; temperatura alla partenza -4°.
Tourengänger:
Alberto C.

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