Pizzo Ligoncio 3033m invernale
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Salire il Ligoncio è già lunga in estate sia in termini di dislivello(2200 solo in salita) che in sviluppo (oltre 25km a/r), se a questo ci aggiungiamo la neve a partire dal Volta e le corte giornate di gennaio, farlo in giornata profuma quasi di impresa.
Sono salito diverse volta dalla normale della val dei Ratti in estate ma mai in inverno, quindi, quando mi capita l'occasione non me la faccio sfuggire.
Settimana scorsa sul Desenigo ( altra sgambata)e oggi qui,sempre nelle montagne di casa che non mi deludono mai.
Partiamo carichi come muli al buio e al gelo alle 7:30 dal Tracciolino e da qui in mezz'ora siamo a Frasnedo dove a casa del socio ci beviamo un bel tè caldo.
Ripartiamo verso Corveggia e Tabiate e da qui prendiamo il ripido dosso dell'alpe Camarè.
Per arrivare al Volta non saliremo dalla scalinata della Talamucca ma con il giro più largo aggirando il "Mot" evitando cosi l'insidiosissimo ghiaccio nascosto nella paglia.
Arrivati al Volta 2212m e finalmente al sole ci facciamo una bella pausa dopodiché si riparte in direzione dell'ancora lontana cima.
Ogni tanto si sprofonda nella neve marcia quindi, verso i 2400 metri, dopo aver rischiato di rompere le ossa nei buchi nascosti decidiamo di mettere le ciaspole fino alla bocchetta orientale d'arnasca a 2850m.
Ci arriviamo con un po di fatica, siamo già in viaggio da quasi 5 ore e la stanchezza inizia a farsi sentire.
D'ogni modo togliamo ciaspole e ci armiamo di picca e ramponi e con un paio di tiri di corda da 30 metri arriviamo sulla ganda finale.
Ci abbiamo impiegato molto tempo per fare questi ultimi metri perché essendo la via normale coperta da un ripidissimo scivolo di neve e ghiaccio, siamo dovuti stare più a sinistra verso le delicate placche della nord per poi riportarci al centro.. e anche perché eravamo in 4 e con solo una corda da 30!!
Da qui alla vetta è questione di minuti, la felicità è tanta però non possiamo incantarci molto perché sappiamo che la discesa è lunga e sopratutto all'inizio delicata quindi qualche foto poi giù.
Si scende con attenzione fino alla sosta poi un paio di doppie ci depositano alla base della vetta dove veniamo colti da un fantastico ed emozionante tramonto..d'altronde non capita spesso di godere di un tramonto in placca a 2900 metri!
Scendiamo di corsa evitando il più possibile i buchi fino al Volta ma le tenebre sono calate e quando arriviamo alla capanna sono quasi le 18 ed è già buio pesto.
La strada la conosciamo a memoria quindi giù verso il rifugio Frasnedo con le frontali dove arriviamo alle 20 e finalmente possiamo rilassarci davanti ad'una buonissima carbonara e un po di vino ;)
Ci alziamo dal tavolo alle 23 e da qui all'auto ci mettiamo di più che dal Volta a qui :) però piano piano ce l'abbiamo fatta e allo scoccare della mezzanotte sono a casa.. distrutto ma felicissimo!!
Sono salito diverse volta dalla normale della val dei Ratti in estate ma mai in inverno, quindi, quando mi capita l'occasione non me la faccio sfuggire.
Settimana scorsa sul Desenigo ( altra sgambata)e oggi qui,sempre nelle montagne di casa che non mi deludono mai.
Partiamo carichi come muli al buio e al gelo alle 7:30 dal Tracciolino e da qui in mezz'ora siamo a Frasnedo dove a casa del socio ci beviamo un bel tè caldo.
Ripartiamo verso Corveggia e Tabiate e da qui prendiamo il ripido dosso dell'alpe Camarè.
Per arrivare al Volta non saliremo dalla scalinata della Talamucca ma con il giro più largo aggirando il "Mot" evitando cosi l'insidiosissimo ghiaccio nascosto nella paglia.
Arrivati al Volta 2212m e finalmente al sole ci facciamo una bella pausa dopodiché si riparte in direzione dell'ancora lontana cima.
Ogni tanto si sprofonda nella neve marcia quindi, verso i 2400 metri, dopo aver rischiato di rompere le ossa nei buchi nascosti decidiamo di mettere le ciaspole fino alla bocchetta orientale d'arnasca a 2850m.
Ci arriviamo con un po di fatica, siamo già in viaggio da quasi 5 ore e la stanchezza inizia a farsi sentire.
D'ogni modo togliamo ciaspole e ci armiamo di picca e ramponi e con un paio di tiri di corda da 30 metri arriviamo sulla ganda finale.
Ci abbiamo impiegato molto tempo per fare questi ultimi metri perché essendo la via normale coperta da un ripidissimo scivolo di neve e ghiaccio, siamo dovuti stare più a sinistra verso le delicate placche della nord per poi riportarci al centro.. e anche perché eravamo in 4 e con solo una corda da 30!!
Da qui alla vetta è questione di minuti, la felicità è tanta però non possiamo incantarci molto perché sappiamo che la discesa è lunga e sopratutto all'inizio delicata quindi qualche foto poi giù.
Si scende con attenzione fino alla sosta poi un paio di doppie ci depositano alla base della vetta dove veniamo colti da un fantastico ed emozionante tramonto..d'altronde non capita spesso di godere di un tramonto in placca a 2900 metri!
Scendiamo di corsa evitando il più possibile i buchi fino al Volta ma le tenebre sono calate e quando arriviamo alla capanna sono quasi le 18 ed è già buio pesto.
La strada la conosciamo a memoria quindi giù verso il rifugio Frasnedo con le frontali dove arriviamo alle 20 e finalmente possiamo rilassarci davanti ad'una buonissima carbonara e un po di vino ;)
Ci alziamo dal tavolo alle 23 e da qui all'auto ci mettiamo di più che dal Volta a qui :) però piano piano ce l'abbiamo fatta e allo scoccare della mezzanotte sono a casa.. distrutto ma felicissimo!!
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punta90

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Kommentare (8)