Ancora in Val Grande....anzi a zonzo in Val Grande!!!!
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Oggi partiamo da Scareno che pensavamo fosse un alpeggio, poiché la cartina indica una strada bianca per raggiungerlo, invece è un paesino a tutti gli effetti anche se bisogna avere una gran botta di fortuna per trovare posteggio.
Il sentiero che cerchiamo è quello per l’Alpe Piaggia, non si può sbagliare…sembra l’unico!
Una bellissima mulattiera, sentiero, in leggera discesa e in un ambiente meraviglioso raggiunge il Ponte del Drago …. le inferriate rosse potevano risparmiarsele però! Attenzione al ghiaccio…
Superato il ponte, prendiamo a salire fino a raggiungere l’Alpe Piaggia. Il cartello con i tempi per il P.so della Forcola ci fa subito capire che probabilmente il nostro giro sarà impossibile, soprattutto se andremo a infilarci nella valletta innevata che vediamo. A ciò si aggiunge che, causa neve, distrazione o non so che altro, perdiamo il sentiero e ci ritroviamo in mezzo ai rovi su una traccetta di sentiero malmessa. Dopo varie litigate con rovi e rami torniamo all’Alpe Piaggia e forse vediamo, dove abbiamo sbagliato. Non avendo però voglia di riprovare, del resto a questo punto il giro pensato è saltato, cambiamo programma e puntiamo al P.so di Folungo.
Riprendiamo la salita, finalmente al sole ma anche qui le varie anse del sentiero ci riservano un po’ di sorprese, tutte senza problemi fino all’attraversamento del torrente. Ghiaccio vivo, il ponte non c’è, questione di poco ma senza ramponi non si passa. Quindi o mettiamo i ramponi anche se per pochi metri non fa piacere perdere tempo nel farlo, oppure cerchiamo di salire in qualche modo e trovare un punto più stretto dove passare, la cosa più veloce ci sembrano i ramponi per cui…
Attraversiamo il torrente e tolti i ramponi, riprendiamo a salire e finalmente raggiungiamo il P.so Folungo, dove scopriamo che la nostra meta è ancora lontana! Eh sì, ora ci accorgiamo dell’errore fatto ieri nel riconoscere le cime…
Dopo una breve sosta e con un’altra idea in mente, proseguiamo per il Bivacco Vadà per salire al Monte Vadà e vedere di tornare per cresta.
Purtroppo giunti in cima troviamo una situazione poco bella, neve fresca e paglione, una combinazione deleteria, con i ramponi avremmo proseguito ma con i ramponcini a quattro punte non ci facciamo un cippa! Cambio di programma nuovamente. Torniamo al bivacco e quindi al P.so Folungo come fatto prima.
Davanti a noi il Bavarione, mai salito e soprattutto non penso verremmo qua apposta per farlo, per cui un ultimo sforzo e raggiungiamo la cima dove a sorpresa si sta che è una meraviglia e finalmente possiamo fare sosta pranzo.
Tra una cosa e l’altra la giornata è comunque passata. Il ritorno dal P.so a Scareno è dato per due ore. Noi abbiamo forse una mezz’oretta in più di luce ma, non volendo rischiare di trovarci al buio tra l’alpe Piaggia e Scareno dove ci sono dei tratti con ghiaccio vivo, lasciamo stare la deviazione per l’alpe Biogna, dove in teoria, ci dovrebbe essere un sentiero che scende al Ponte del Drago direttamente.
Insomma alla fine è stato un giro alla scoperta della Val Grande a noi semisconosciuta. Il giro che pensavamo di fare va nel cassetto e sarà rispolverato più avanti con giornate più lunghe e senza neve e ghiaccio!
Come dicevo sempre una bella giornata!
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