Bec d'Ovaga Mt.1631
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Per calzare le ciaspole non è ancora il momento, c'è un po' di neve in Valle d'Aosta ma non sappiamo in che condizione sia, sicuramente speriamo che ne cada presto della nuova....
Nel frattempo ci si deve arrangiare e così decidiamo per una classicissima della bassa Valsesia, la Res o Bec d'Ovaga.
Partiamo con una temperatura a meno 8 dall'Alpe Casavei, ma ci scaldiamo per bene durante la camminata. Imbocchiamo il comodo sentiero ben indicato dalle paline segnavia.
Dopo una breve salita nella faggeta sbuchiamo su una strada sterrata, che seguiamo fino a raggiungere l'Alpe Campo. Qui ricomincia il sentiero, che in pochi minuti ci porta alla cappelletta dell'Alpe Pastore, dove si trova una bella fontana con alcune panche.
Troviamo neve ghiacciata nell'ultima parte sotto il rifugio, ma già da prima bisognava porre attenzione a tratti ghiacciati, che ci hanno costretto a rallentare il passo anche dove il sentiero è facile.
La cima è affollata, tutti sono impegnati a fotografare sua Maestà, il Monte Rosa, ma poi a mezzogiorno si svuota perché tutti se ne vanno in versione "gamb suta al tavul", al rifugio, aperto e gestito dagli Alpini.
A noi sta bene,così possiamo goderci la cimetta con tutta tranquillità.....
Scendiamo poi anche noi al rifugio che è strapieno e rimaniamo sulla panca esterna approfittando di un caldo sole....un bellissimo relax, mentre ci arrivano le voci e le allegre risate dall'interno del rifugio.
Complimenti agli Alpini per l'ottimo lavoro prestato al Rifugio!!
Nel frattempo ci si deve arrangiare e così decidiamo per una classicissima della bassa Valsesia, la Res o Bec d'Ovaga.
Partiamo con una temperatura a meno 8 dall'Alpe Casavei, ma ci scaldiamo per bene durante la camminata. Imbocchiamo il comodo sentiero ben indicato dalle paline segnavia.
Dopo una breve salita nella faggeta sbuchiamo su una strada sterrata, che seguiamo fino a raggiungere l'Alpe Campo. Qui ricomincia il sentiero, che in pochi minuti ci porta alla cappelletta dell'Alpe Pastore, dove si trova una bella fontana con alcune panche.
Troviamo neve ghiacciata nell'ultima parte sotto il rifugio, ma già da prima bisognava porre attenzione a tratti ghiacciati, che ci hanno costretto a rallentare il passo anche dove il sentiero è facile.
La cima è affollata, tutti sono impegnati a fotografare sua Maestà, il Monte Rosa, ma poi a mezzogiorno si svuota perché tutti se ne vanno in versione "gamb suta al tavul", al rifugio, aperto e gestito dagli Alpini.
A noi sta bene,così possiamo goderci la cimetta con tutta tranquillità.....
Scendiamo poi anche noi al rifugio che è strapieno e rimaniamo sulla panca esterna approfittando di un caldo sole....un bellissimo relax, mentre ci arrivano le voci e le allegre risate dall'interno del rifugio.
Complimenti agli Alpini per l'ottimo lavoro prestato al Rifugio!!
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ralphmalph
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