Sgambata "Post-Raduno" al Fumadiga... La Cresta dei Lenzuoli
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Come meglio smaltire il lauto pasto del Sabato consumato sui monti Varesini con bellavista sul Maggiore se non tornando nuovamente in riva al lago restando però… si fa per dire… dell’altra sponda!!!
Il programma previsto inizialmente era in realtà un circuito su alcune cime al confine della Valgrande ma, visto l’impossibilità del socio… influenza… di partecipare, preferisco rimandare questa gita ad altra data sostituendola con un bell’anello panoramico nel Locarnese.
Brissago ore 8,30: Trovato un parcheggio non a pagamento… almeno lo spero… un paio di tornati sopra il paese, inizio l’ascensione seguendo il sentiero… e un po’ anche la strada… facendo riferimento ai segnali b/r e ai cartelli indicatori per l’Alpe Neccio e il Pizzo Leone.
Fino al Pizzo Leone non ci sono problemi, si tratta di una tranquilla classica escursione già menzionata numerose volte con un po’ tutte le sue possibili varianti… fin qui c’è solo da camminare e contemplare!!!
Pizzo Leone ore 10,30: Oltre a me, sta arrivando anche un gruppetto di una decina di persone provenienti dalle Centovalli… così il promontorio mi pare sia già troppo affollato per i miei gusti, quindi, dopo una breve pausa-ristoro, non mi resta che salutare la comitiva dirigendomi in direzione del Passo Canva per iniziare la traversata al Fumadiga…
…“La cresta dei lenzuoli”
Un iniziale facile cresta con qualche piccolo risalto aggirabile mi porta all’anticima dell’Ometto oltre la quale seguono alcuni dossi erbosi intervallati da esposte ma brevi creste rocciose… camminabili… che collegano alla cima Maggiore… quella con l’ometto.
Oltre l’Ometto scendo per una ripida placca che conduce all’attacco di un aereo tratto di cresta, piuttosto esile, che preferisco evitare passando a destra alla sua base su residuo nevaio.
Ripresa la cresta supero un paio di facili gobbi arrivando alla cima con paletto dove riappare il sentiero Bianco/Verde che, variando un po’ su entrambi i versanti, collega il Passo Canva alla Bocchetta di Valle rendendo così la traversata fruibile anche a un tranquillo escursionista…
…abbinata a una salita al Limidario/Gridone con tappa al “Legn” può diventare una vera chicca…
Oltre il Pizzo Fedora… non sono sicuro sulla posizione di queste cime intermedie... si scende ad uno stretto colletto oltre il quale è necessario… se si vuole rimanere in cresta… salire una verticale parete alta una decina di metri servendosi anche degli arbusti presenti per superare il tratto mediano.
Qui raggiungo una coppia… lui e lei… che mi precede sullo stesso percorso ma, al contrario di me, ben equipaggiata… fin troppo… in corda, imbraghi, elmetti e assicuratori vari…
Superate le difficoltà… c’è un altro muro verticale… aspetto la coppia e con loro termino la cresta che conduce al Fumadiga dove ci concediamo una comoda sosta, scambiandoci la mail per poter poi passarci alcune foto.
Fumadiga ore 13,40: Stupendo panorama sul Maggiore… Crocetta e Pizzoni compresi…, sul Locarnese, Sottoceneri e Mesolcina…
…ora non resta che la barbosa discesa… queste non terminano mai… in riva lago dopo un ulteriore fermata al Bivacco al Legn… quasi, quasi che ci vengo per l’ultimo… e giù in diretta per Brissago…
Brissago ore 16,30: perdersi in Brissago… sembra un paesino ma in realtà ci sono un mucchio di vicoli, viottoli e scalinate che non rendono così logico il giusto passaggio tra le alte frazioni del centro storico…
Qualche dietro-front… qua non si passa…
…e anche questa è andata!
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