Pania della Croce (Alpi Apuane)
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Prima di partire avevo chiesto a uno dei responsabili del sito www.escursioniapuane.com informazioni sulle condizioni neve/ghiaccio delle Apuane e, nel caso avesse avuto tempo, anche qualche suggerimento su cime da salire per iniziare a visitare la zona tenendo conto della nostra "casa base" a Pietrasanta.
La risposta mi arriva celermente e molto precisa, indicandomi quattro cime "importanti". Essendo tutto nuovo ogni proposta è valida e quindi seguo le sue indicazioni, costruendomi poi il percorso che mi sembra più interessante e adatto alle nostre "voglie" e curiosità.
Ovviamente non poteva mancare la Pania della Croce, una montagna imponente, alta (la quarta di tutte le Apuane), circondata da un paesaggio meraviglioso e con un buon numero di sentieri che permettono varie escursioni, adattabili ad ogni esigenza.
Partiamo da Pruno in una giornata che si preannuncia meravigliosa ma poco dopo, salendo lungo il ripido sentiero per Collemezzana, rimaniamo avvolti dalle nebbie. Un po' sconsolati continuiamo la salita verso la Foce di Valli, facendo anche i conti con un forte vento. Poco prima della Foce ci fermiamo per uno spuntino dopodichè, ben coperti, riprendiamo il nostro sentiero.
Fatti pochi passi, sopra di me, sembra aprirsi una finestra per permettermi almeno una fotografia. Approfitto dell'occasione e tiro subito fuori la macchina. Scatto la foto ma mi rendo conto che quella che sto vedendo non è una semplice apertura tra le nuvole ma ne stiamo proprio uscendo. Infatti, fatti altri pochi passi alle mie spalle si apre uno spettacolo stupendo e noi siamo lì, in prima fila per potercelo gustare con calma.
Raggiungo il Passo degli Uomini della Neve qualche minuto (beh, più di qualche) prima di Manuela e ho così il tempo di sedermi, mangiare, bere e godermi il gioco delle nuvole. Dopo che anche lei si è rifocillata continuiamo seguendo la cresta est invece di procedere lungo la "via normale". La cresta non presenta particolari difficoltà e risulta molto piacevole: solo in un paio di punti è necessario superare dei saltini di roccia con pochi passi di arrampicata e l'unico torrione che potrebbe opporre qualche difficoltà si può by-passare con un sentierino. Arrivati in cima possiamo gustarci il superbo panorama e alcune rocce offrono anche protezione dal vento. Facendo due chiacchere con un altro escursionista scopriamo che questa vetta è anche visibile dalla città di Firenze, dalla quale proviene.
Scendiamo percorrendo la via normale e poi seguendo il sentiero per la Foce di Mosceta, dove nei pressi sorge il Rifugio Del Freo. Imbocchiamo il sentiero per il Passo dell'Alpino, passo che si affaccia sull'abitato di Levignani e la zona del famoso Antro del Corchia, una grotta visitabile turisticamente. Da questo, sempre seguendo i segnavia, torniamo a Pruno soddisfatti di questa bella giornata tra i monti.
La risposta mi arriva celermente e molto precisa, indicandomi quattro cime "importanti". Essendo tutto nuovo ogni proposta è valida e quindi seguo le sue indicazioni, costruendomi poi il percorso che mi sembra più interessante e adatto alle nostre "voglie" e curiosità.
Ovviamente non poteva mancare la Pania della Croce, una montagna imponente, alta (la quarta di tutte le Apuane), circondata da un paesaggio meraviglioso e con un buon numero di sentieri che permettono varie escursioni, adattabili ad ogni esigenza.
Partiamo da Pruno in una giornata che si preannuncia meravigliosa ma poco dopo, salendo lungo il ripido sentiero per Collemezzana, rimaniamo avvolti dalle nebbie. Un po' sconsolati continuiamo la salita verso la Foce di Valli, facendo anche i conti con un forte vento. Poco prima della Foce ci fermiamo per uno spuntino dopodichè, ben coperti, riprendiamo il nostro sentiero.
Fatti pochi passi, sopra di me, sembra aprirsi una finestra per permettermi almeno una fotografia. Approfitto dell'occasione e tiro subito fuori la macchina. Scatto la foto ma mi rendo conto che quella che sto vedendo non è una semplice apertura tra le nuvole ma ne stiamo proprio uscendo. Infatti, fatti altri pochi passi alle mie spalle si apre uno spettacolo stupendo e noi siamo lì, in prima fila per potercelo gustare con calma.
Raggiungo il Passo degli Uomini della Neve qualche minuto (beh, più di qualche) prima di Manuela e ho così il tempo di sedermi, mangiare, bere e godermi il gioco delle nuvole. Dopo che anche lei si è rifocillata continuiamo seguendo la cresta est invece di procedere lungo la "via normale". La cresta non presenta particolari difficoltà e risulta molto piacevole: solo in un paio di punti è necessario superare dei saltini di roccia con pochi passi di arrampicata e l'unico torrione che potrebbe opporre qualche difficoltà si può by-passare con un sentierino. Arrivati in cima possiamo gustarci il superbo panorama e alcune rocce offrono anche protezione dal vento. Facendo due chiacchere con un altro escursionista scopriamo che questa vetta è anche visibile dalla città di Firenze, dalla quale proviene.
Scendiamo percorrendo la via normale e poi seguendo il sentiero per la Foce di Mosceta, dove nei pressi sorge il Rifugio Del Freo. Imbocchiamo il sentiero per il Passo dell'Alpino, passo che si affaccia sull'abitato di Levignani e la zona del famoso Antro del Corchia, una grotta visitabile turisticamente. Da questo, sempre seguendo i segnavia, torniamo a Pruno soddisfatti di questa bella giornata tra i monti.
Tourengänger:
Andrea!
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Kommentare (6)