Monte Pizzoccolo (m 1581) per la cresta sud
|
||||||||||||||||||||
Il Monte Pizzoccolo si trova sopra Toscolano Maderno - sponda lombarda (ovest) del Lago di Garda. Dalla sua cima si dovrebbe godere un grandioso panorama, che spazia dal sottostante Benaco, al gruppo dell’Ortler-Cevedale, all’Adamello, fino al Monte Rosa. Ma chi l’ha visto? Previsioni meteo ciccate: escursione in mezzo alle nubi, solo qualche fugace vista su un grigio Benaco.
L’idea era quella di risalire la più “tecnica” cresta sud-est. Ci siamo lasciati ingannare dai segnavia e abbiamo fatto la più facile cresta sud. Pazienza: la sud-est la percorreremo la prossima volta, magari con un cielo terso e il promesso magnifico panorama.
LOCALITA' DI PARTENZA. Toscolano Maderno, Ortello (m 692).
DIFFICOLTÀ. Percorso per escursionisti esperti (EE – T3+). Non sempre ben segnalato; in alcuni tratti la traccia è appena percettibile, forse anche a causa delle foglie secche.
Il percorso di discesa si svolge su sentieri ben tracciati.
QUOTA MASSIMA: m 1581, la vetta del Monte Pizzoccolo.
QUOTA MINIMA: m 692, a Ortello.
SVILUPPO: km 11,20.
TEMPO DI SALITA: 2h 10’
TEMPO DI DISCESA: 2h 50’; compresa la digressione a Sant'Urbano.
NOTE SUL PERCORSO. Si parte da circa m 690 (località Ortello) dove, in corrispondenza di un piccolo spazio per il parcheggio delle auto, sulla destra, si stacca una stradina con indicazioni bianco/rosse. La si percorre fino al termine, dove si prosegue dritti, ignorando il sentiero che si stacca sulla sinistra, e si prosegue a mezza costa fino a raggiungere quota m 840, dove il sentiero segnalato piega con decisione a sinistra e porta alla cresta sud. Per la cresta sud-est, a questo punto bisogna proseguire dritti lungo la traccia di sentiero privo di segnaletica.
Si risale la cresta sud su tracciato ripido fra macchia cespugliosa e affioramenti calcarei. Il sentiero è tracciato ma i segnavia non sono sempre evidenti. A circa quota m 1300 termina la macchia e si prosegue su terreno erboso, e in breve compare nel campo visivo quel che sembra una croce di vetta; invece si tratta di un faro eolico solare. SI prosegue ancora per un breve tratto, e si raggiunge la vetta, segnalata dalla classica croce (m 1581). Poco sotto la vetta sorge una chiesetta dedicata ai caduti di tutte le guerre e della montagna. Un breve tratto in discesa, e si arriva al Bivacco due aceri (m 1562) ricavato recuperando un manufatto della guerra del ‘15/18.
Per il rientro abbiamo precorso un tratto della mulattiera che scende a ovest, per abbandonarla dopo poco percorrendo un sentiero che si stacca sulla sinistra e scende il ripido bosco, per condurci alla Malga Valle (m 1340). Si prosegue la discesa nel bosco fino a raggiungere una carrareccia, a tratti pavimentata in cemento, che ci riporta alla strada principale, poco sopra a dove è stata lasciata l’auto.
Raggiunta la strada, visto che era presto, abbiamo raggiunto Sant’Urbano.
METEO. Nubi basse da condensa in risalita dal lago.
COMPAGNI:Andrea.
L’idea era quella di risalire la più “tecnica” cresta sud-est. Ci siamo lasciati ingannare dai segnavia e abbiamo fatto la più facile cresta sud. Pazienza: la sud-est la percorreremo la prossima volta, magari con un cielo terso e il promesso magnifico panorama.
LOCALITA' DI PARTENZA. Toscolano Maderno, Ortello (m 692).
DIFFICOLTÀ. Percorso per escursionisti esperti (EE – T3+). Non sempre ben segnalato; in alcuni tratti la traccia è appena percettibile, forse anche a causa delle foglie secche.
Il percorso di discesa si svolge su sentieri ben tracciati.
QUOTA MASSIMA: m 1581, la vetta del Monte Pizzoccolo.
QUOTA MINIMA: m 692, a Ortello.
SVILUPPO: km 11,20.
TEMPO DI SALITA: 2h 10’
TEMPO DI DISCESA: 2h 50’; compresa la digressione a Sant'Urbano.
NOTE SUL PERCORSO. Si parte da circa m 690 (località Ortello) dove, in corrispondenza di un piccolo spazio per il parcheggio delle auto, sulla destra, si stacca una stradina con indicazioni bianco/rosse. La si percorre fino al termine, dove si prosegue dritti, ignorando il sentiero che si stacca sulla sinistra, e si prosegue a mezza costa fino a raggiungere quota m 840, dove il sentiero segnalato piega con decisione a sinistra e porta alla cresta sud. Per la cresta sud-est, a questo punto bisogna proseguire dritti lungo la traccia di sentiero privo di segnaletica.
Si risale la cresta sud su tracciato ripido fra macchia cespugliosa e affioramenti calcarei. Il sentiero è tracciato ma i segnavia non sono sempre evidenti. A circa quota m 1300 termina la macchia e si prosegue su terreno erboso, e in breve compare nel campo visivo quel che sembra una croce di vetta; invece si tratta di un faro eolico solare. SI prosegue ancora per un breve tratto, e si raggiunge la vetta, segnalata dalla classica croce (m 1581). Poco sotto la vetta sorge una chiesetta dedicata ai caduti di tutte le guerre e della montagna. Un breve tratto in discesa, e si arriva al Bivacco due aceri (m 1562) ricavato recuperando un manufatto della guerra del ‘15/18.
Per il rientro abbiamo precorso un tratto della mulattiera che scende a ovest, per abbandonarla dopo poco percorrendo un sentiero che si stacca sulla sinistra e scende il ripido bosco, per condurci alla Malga Valle (m 1340). Si prosegue la discesa nel bosco fino a raggiungere una carrareccia, a tratti pavimentata in cemento, che ci riporta alla strada principale, poco sopra a dove è stata lasciata l’auto.
Raggiunta la strada, visto che era presto, abbiamo raggiunto Sant’Urbano.
METEO. Nubi basse da condensa in risalita dal lago.
COMPAGNI:Andrea.
Tourengänger:
Alberto C.
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare