Nel cuore della Valtellina 2: via dei Terrazzamenti Tirano - Ponte in Valtellina

Nella vita non abbiamo bisogno di grandi cose.
Ma di piccole cose che rendano grande la nostra vita.
Faccio ancora fatica a non stupirmi per quanta verita’ ci sia in queste semplici parole.
Che riemergono nella mente quasi sempre, quando ripenso a esperienze come quella di oggi.
Niente all’infuori di un trekking, “del” territorio e “nel” territorio, come questo, che sa unire storia, fede, cultura, e natura, puo’ regalare un’esperienza umana così completa ed appagante, e ci puo’ fare davvero scoprire il mondo. Come era, e come è.
I Terrazzamenti, sono una scoperta dell’anno scorso del “genio” di

Così quando Max in settimana butta li l’idea di un secondo pezzo, verificato il meteo perfetto, non ci penso nemmeno un istante, nonostante l’orario del meeting……….dettato dalla logistica.
Ritrovo al Bione per le 5.15…….partenza 5.20. Siamo in 4, con noi Paolo e Christian. Dovevamo essere alla staz.di Ponte in Valtellina in tempo per prendere il treno delle 6.51 x Tirano, in realta’ ci arriviamo qualche min. prima delle 6.30, senza intoppi, non potendo sbagliare (il treno dopo sarebbe arrivato troppo tardi……) abbiamo preferito “vincere facile”. Ci prepariamo, biglietto fatto on-line, vista l’aria “pungente” e la temperatura vicina allo Zero, aspettiamo in auto il treno. Puntualissimo. Alle 7.10 spaccate siamo a Tirano.
Raggiungiamo il Santuario in centro, colazione con calma al bar, 4 foto e via si parte, che la strada è lunga.
Da subito capiamo che la via è segnata non bene, benissimo! Cartelli, bandierine a terra e sui muri nei posti strategici, frecce, cartelli, stemmi della via dei terrazzamenti, zone di sosta strategicamente panoramiche nuove e attrezzate benissimo. Spettacolare.
Si sale subito decisi, sulla ripida montagna dietro Tirano, gia’ nei vigneti, fino al Santuario di S.Perpetua, con stupenda vista panoramica sul risveglio della valle. Poi si comincia la traversata, in leggera discesa e poi in piano, ci immergiamo completamente “dentro le vigne” attraversando tra i filari le meraviglie di questi vigneti terrazzati in maniera incredibile per sfruttarli al massimo. Passiamo piccoli borghi e contrade, con angoli e scorci che sembrano emergere dal passato, e vigne “geometriche” dai variopinti colori, in un tripudio di semplicita’ e meraviglia crescenti. Cio’ che mi stupisce sempre, in questi luoghi, è la calma assoluta che vi regna, a così pochi chilometri dalla Statale e dalla “civilta’ ”di quella solita Valtellina che siamo abituati a vedere, passando, il piu’ delle volte di fretta, in macchina. Beh, non si immagina tutto questo , questa via dei Terrazzamenti ti fa conoscere davvero un’altra Valtellina.
Quando anche il sole illumina la valle, i colori cambiano ancora e rendono il tutto sempre piu’ incredibile.
Non ti annoi mai, tra filari di viti e altri di mele, altra specialita’ locale, tra una chiacchiera, uno scorcio da non perdere, una foto da fare…….per me anche ben piu’ di “una”……….il tempo passa e la strada scorre via. E’ tutto davvero magnifico, ma restiamo senza parole quando arriviamo nella zona della tenuta “La Gatta”, un posto da favola, così come da favola il sentiero che, nel vigneto, terrazzato in maniera spettacolare, si inerpica “attrezzato” con corrimano sulla ripida collina fino alla panoramica Curta bassa……si rimane a bocca aperta!!!
Da li, si sale decisi, puntando al punto piu’ alto del percorso, Teglio, posta davvero in magnifica posizione dominante. La fame comincia a farsi sentire insistente, scendiamo veloci verso l’agri scelto x il pranzo, per raggiungerlo deviamo dal percorso di circa 1 km, ma ne vale la pena……Alle 12.45 entriamo, accolti davvero con cordialita’ e simpatia, da Francesco e dalla moglie Anna, coppia mix abruzzo-valtellinese, ottimo l’antipasto con pizza unta e sciatt superlativi, sublimi gli abbondanti pizzoccheri, tra i migliori mai mangiati, con una pasta fatta in casa piu’ spessa del solito: spettacolare…..
Abbinamenti “liquidi” ben scelti come sempre, dal giovane ed ottimo vino di produzione propria….ovviamente…., allo “sfizio” di giornata. Per secondi e formaggi ci tocchera’ tornare……Dolci caserecci all’altezza. Buon caffè della moka, come a casa, e giro di grappe immancabile.
Insomma, bingo un’altra volta. Tripadvisor docet. https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g1632628-d4685828-Reviews-Azienda_Agrituristica_Il_Mulinel-Teglio_Province_of_Sondrio_Lombardy.html se siete da queste parti fermatevi!
Ben rifocillati, ci riavviamo vero le 15.30, percorriamo l’ultima parte del percorso, godendoci gli ultimi scampoli del sole prima, il tramonto e la “mega” - luna in arrivo poi. Alle 17.30 siamo al punto di partenza.
Poco prima delle 19.00 a Lecco, stanchi e felici.
Un grazie di cuore ai compagni di oggi per la bellissima giornata vissuta insieme. Non vedo l’ora di poter fare la 3° parte……
Un tripudio di colori, cultura, storia e natura che riempie il cuore.
Un’esperienza umana che tutti dovrebbero fare.
Chi c’è c’è, chi non c’è non parli…………….
Soddisfatto alla grandissima.
Alla prossima.

Per la buona riuscita della giornata la sveglia è di quelle che ti mandato ko all'istante, ore 4.30 è gia ora di lasciare la branda del resto il treno a Ponte è per le 6.51 e non resterà di certo ad aspettare noi.
Pronti via e lo scenario sopra Tirano è già meraviglioso, peccato manchi il sole ad esaltare i colori che ci circondano lungo il percorso che è perfettamente segnalato ed è praticamente impossibile perderlo.
Molto suggestivi i diversi passaggi nel mezzo delle vigne, ma il paradiso lo incontriamo nella tenuta "La Gatta" , davvero da restare senza parole. Poi si sale in mezzo ai vigneti e i panorami sono spettacolari con gli accesi colori dei vigneti a farla da padrone e con lo sfondo delle cime innevate.
La parte meno suggestiva è la seconda parte della salita che porta a Teglio poi discesa fino alla località Vangione dove si devia dal percorso per raggiungere la nostra meta prestabilita per la pausa pranzo: agriturismo "Il Mulinel" dove il pizzocchero è un arte, fra i più buoni mai mangiati, gli sciatt squisiti e la torta "Elisabetta" con amaretti e ricotta una vera delizia. Grazie ad Anna e Francesco per l'ospitalità e per l'ottimo pranzo preparatoci, con l'allegria che regna sovrana si riparte con la discesa su Chiuro per poi risalire a Ponte in Valtellina, che fadiga .......... il fegato si ribella all'abbuffata di pizzoccheri e all'acqua ......vite ingurgitata; ma ormai è finita manca solo la discesa per recuperare l'auto alla stazione di Ponte.
Che meravigliosa giornata, impagabile, grazie amici per aver condiviso queste speciali emozioni vissute in una soleggiata giornata di metà novembre.
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