Rifugio Omio mt 2108
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Oggi per motivi vari parto più tardi e dovrei tornare più presto per cui cerco una gita abbastanza vicino. E' tanti anni che non vado in Val Masino ed allora decido di salire al rifugio Omio di cui il percorso ricordo che non superava le due ore e mezza...Arrivo ai Bagni di Masino....tutto in ombra e nessuna auto o persona in loco....Lasciata l'auto nel parcheggio dell'hotel Terme seguo le indicazioni per il rifugio Omio. Ci sono dei cartelli che indicano i tempi per varie categorie di escursionisti : atleta,trekker,famiglie.....ma la mia categoria di "Trekker anziano" non c'è...Comunque anche se i cartelli per Trekker indicano 2 ore ricordo che più giovane ci impiegai 2 ore e mezza che d'altra parte è il tempo indicato dal cartello escursionistico standard e dalla guida Saglio. Proseguo piacevolmente nel silenzio più totale salvo il rumore del più avanti torrente. Il sentiero abbondantemente marcato e largo sale a tornanti nel bosco misto ed è piuttosto ripido ed inizialmente con foglie....non ricordavo però che fosse molto sassoso.. La temperatura è sopportabile anche se con molta umidità. Il bosco è ancora tutto in ombra. Un poco di sole arriva solamente al Pian del Fango con una bella vista sul Badile e Cengalo. Riprende ancora il bosco stavolta non più misto ma di conifere e con sentiero sempre più sassoso (d'altra parte qui è la patria dei sassi e del granito). Ora è bello salire e vedere tra gli alberi visioni eccezionali di queste cattedrali naturali di granito con il contrasto dei colori autunnali degli alberi. Finalmente sono fuori dal bosco e l'ambiente ovviamente cambia aspetto. Sono all'alpe dell'Oro consistente in baite di pietra piuttosto decadenti ed in rifugi primitivi fatti sotto dei grossi ed alti massi spioventi di granito. Proseguo subito sempre seguendo l'abbondante marcatura sul terreno. L'ambiente aperto mi permette di vedere tutte le cime circostanti e soprattutto il pizzo Ligoncio teatro 45 anni fa di un tentativo insieme ad altri dal rifugio Omio (invece Pinuccia con altri escursionisti sedici anni fa vi è salita dal versante del rifugio Volta dopo avervi dormito.....io ero impegnato in altre faccende....). Salgo l'ultimo tratto camminando su liste di erba e placche di granito a debole pendenza ed arrivo al rifugio(chiuso) in ore 2,40 (quindi i ricordi erano abbastanza giusti). Sosta pranzo, foto e relax. A fianco del rifugio il bivacco Silvio Saglio con l'interno piuttosto in disordine... L'ambiente è fantastico ma non posso fermarmi più di 40-50 minuti. A volte quest'anno mi chiedo dove sono finiti gli animali perché non ne vedo mai.....Lascio questa parte di paradiso e ritorno per lo stesso sentiero.....nel bosco forse è un poco monotono ma il silenzio e l'atmosfera autunnale mi rendono piacevole la discesa....Breve sosta al Pian del Fango per fare ancora foto allo spettacolo del Badile e Cengalo. Dopo aver fotografato la cascata del torrente della Val Porcellizzo arrivo all'auto in piena ombra, umidità e.....solitudine. Alla prossima finestra meteo....
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