Monte Resegone (1875 m) - anello dai Piani d'Erna
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Il Resegone mi mancava, ed era decisamente l'ora di colmare questa lacuna!
Zero voglia di fare grandi dislivelli e di camminare per ore nel bosco, dunque faccio uno strappo alla regola e decido di semplificarmi la vita salendo in funivia fino ai Piani d'Erna.
Sveglia comoda ben oltre le 7, meno coda rispetto al previsto e con una puntualità da orologio svizzero arrivo alla partenza delle funivia alle 8.56, giusto il tempo di mettermi gli scarponi, fare il biglietto e salire sulla cabina delle 9!
Dalla stazione a monte della funivia scendo lungo la stradina, fino a raggiungere la Bocca d'Erna, dove si diramano diversi sentieri.
La segnaletica, come spesso in Lombardia, è un pò caotica: mille cartelli di diverse forme e colori... senza aver studiato prima l'escursione, non sarebbe facile orientarsi.
Seguo il sentiero n°5, in direzione Pian Serrada e Rifugio Azzoni, che entra nel bosco ed inizia un lungo traverso in leggera discesa.
Dopo aver perso circa 100 metri di quota dalla partenza, confluisco sul sentiero n°1, che sale dal Rifugio Stoppani.
Si inizia ora a salire, superando diversi tratti di facilissime roccette, rese leggermente insidiose solo dall'umidità che le ricopre, rendendole un pò scivolose.
Con un ripido strappo si esce dal bosco nei pressi di Pian Serrada (1h15), dove qualche metro pianeggiante permette di riprendere fiato.
Raggiunta la piccola fonte riprende la salita, per ora non ripida. Ignorato un bivio a destra, il sentiero compie quindi una netta svolta a sinistra, ed inizia il tratto più spettacolare e divertente dell'escursione.
Tra incredibili formazioni rocciose ed innumerevoli camosci il sentiero si fa più impegnativo. Bisogna di frequente aiutarsi con le mani per superare alcune balze rocciose, in particolare la prima piuttosto ripida.
Si tratta comunque di passaggi brevi ed elementari, su rocce ben appigliate, e non particolarmente esposti.
Superata una breve e larga cengia attrezzata con un cavo, arrivo in vista del Rifugio Azzoni, più vicino di quanto pensassi.
Il sentiero si porta sulla sinistra del ripido canale che porta al Rifugio, e sale con decisione, sempre su terreno piuttosto accidentato con diversi passaggi su facili roccette.
Raggiunto il Rifugio bastano un paio di minuti per salire senza difficoltà sulla Punta Cermenati (2h20), la vetta più alta del Resegone.
Peccato per le nubi che celano quasi tutte le cime verso le Orobie, mentre dall'altra parte i vari 4000 vallesani si stagliano nel cielo azzurro e limpido.
Mi fermo in vetta circa mezzora, quindi torno al Rifugio e, dopo un attimo di indecisione (anche qui la segnaletica non è di certo esaustiva...) prendo il sentiero n°17 in direzione di Brumano.
Questo versante è ben diverso da quello di salita, si entra ben presto nel bosco ed il sentiero scende senza alcuna difficoltà attraverso la faggeta.
Ad un bivio ignoro il sentiero che scende a destra verso Brumano e proseguo sul sentiero n°7 verso la sorgente le Forbesette, ora ben indicata dalle paline.
Ancora un tratto in leggera discesa nella faggeta e, ignorato il bivio a destra per il Rifugio Tironi Consoli, passo accanto alla fonte ed arrivo all'area picnic (3h20).
Qui seguo il sentiero più a sinistra, con indicazioni per il Passo del Giuff ed i Piani d'Erna.
Con una risalita di circa 130 m di dislivello, raggiungo il Passo del Giuff (3h40), dove torno sul versante Lecchese ed inizio la discesa verso i Piani d'Erna.
Il primo tratto è davvero ripido, ma ben presto il sentiero spiana ed inizia un lungo traverso pianeggiante nel bosco, fino a raggiungere la zona delle piste da sci (ex piste credo) e scendere quindi per prati alla Bocca d'Erna.
Da qui risalendo la stradina torno alla stazione della funivia (4h15), immersa in un nuvolone grigio a dispetto del bel sole lasciato in vetta!
Escursione dai due volti: sentiero di salita davvero spettacolare, suggestivo e divertente (difficoltà T3), sentiero di discesa facilissimo ed alla lunga un pò monotono (difficoltà T2).
Nel complesso comunque bellissimo anello e grande soddisfazione per aver raggiunto questa cima mitica, seppur da una via molto facile e con l'ausilio della funivia!
Zero voglia di fare grandi dislivelli e di camminare per ore nel bosco, dunque faccio uno strappo alla regola e decido di semplificarmi la vita salendo in funivia fino ai Piani d'Erna.
Sveglia comoda ben oltre le 7, meno coda rispetto al previsto e con una puntualità da orologio svizzero arrivo alla partenza delle funivia alle 8.56, giusto il tempo di mettermi gli scarponi, fare il biglietto e salire sulla cabina delle 9!
Dalla stazione a monte della funivia scendo lungo la stradina, fino a raggiungere la Bocca d'Erna, dove si diramano diversi sentieri.
La segnaletica, come spesso in Lombardia, è un pò caotica: mille cartelli di diverse forme e colori... senza aver studiato prima l'escursione, non sarebbe facile orientarsi.
Seguo il sentiero n°5, in direzione Pian Serrada e Rifugio Azzoni, che entra nel bosco ed inizia un lungo traverso in leggera discesa.
Dopo aver perso circa 100 metri di quota dalla partenza, confluisco sul sentiero n°1, che sale dal Rifugio Stoppani.
Si inizia ora a salire, superando diversi tratti di facilissime roccette, rese leggermente insidiose solo dall'umidità che le ricopre, rendendole un pò scivolose.
Con un ripido strappo si esce dal bosco nei pressi di Pian Serrada (1h15), dove qualche metro pianeggiante permette di riprendere fiato.
Raggiunta la piccola fonte riprende la salita, per ora non ripida. Ignorato un bivio a destra, il sentiero compie quindi una netta svolta a sinistra, ed inizia il tratto più spettacolare e divertente dell'escursione.
Tra incredibili formazioni rocciose ed innumerevoli camosci il sentiero si fa più impegnativo. Bisogna di frequente aiutarsi con le mani per superare alcune balze rocciose, in particolare la prima piuttosto ripida.
Si tratta comunque di passaggi brevi ed elementari, su rocce ben appigliate, e non particolarmente esposti.
Superata una breve e larga cengia attrezzata con un cavo, arrivo in vista del Rifugio Azzoni, più vicino di quanto pensassi.
Il sentiero si porta sulla sinistra del ripido canale che porta al Rifugio, e sale con decisione, sempre su terreno piuttosto accidentato con diversi passaggi su facili roccette.
Raggiunto il Rifugio bastano un paio di minuti per salire senza difficoltà sulla Punta Cermenati (2h20), la vetta più alta del Resegone.
Peccato per le nubi che celano quasi tutte le cime verso le Orobie, mentre dall'altra parte i vari 4000 vallesani si stagliano nel cielo azzurro e limpido.
Mi fermo in vetta circa mezzora, quindi torno al Rifugio e, dopo un attimo di indecisione (anche qui la segnaletica non è di certo esaustiva...) prendo il sentiero n°17 in direzione di Brumano.
Questo versante è ben diverso da quello di salita, si entra ben presto nel bosco ed il sentiero scende senza alcuna difficoltà attraverso la faggeta.
Ad un bivio ignoro il sentiero che scende a destra verso Brumano e proseguo sul sentiero n°7 verso la sorgente le Forbesette, ora ben indicata dalle paline.
Ancora un tratto in leggera discesa nella faggeta e, ignorato il bivio a destra per il Rifugio Tironi Consoli, passo accanto alla fonte ed arrivo all'area picnic (3h20).
Qui seguo il sentiero più a sinistra, con indicazioni per il Passo del Giuff ed i Piani d'Erna.
Con una risalita di circa 130 m di dislivello, raggiungo il Passo del Giuff (3h40), dove torno sul versante Lecchese ed inizio la discesa verso i Piani d'Erna.
Il primo tratto è davvero ripido, ma ben presto il sentiero spiana ed inizia un lungo traverso pianeggiante nel bosco, fino a raggiungere la zona delle piste da sci (ex piste credo) e scendere quindi per prati alla Bocca d'Erna.
Da qui risalendo la stradina torno alla stazione della funivia (4h15), immersa in un nuvolone grigio a dispetto del bel sole lasciato in vetta!
Escursione dai due volti: sentiero di salita davvero spettacolare, suggestivo e divertente (difficoltà T3), sentiero di discesa facilissimo ed alla lunga un pò monotono (difficoltà T2).
Nel complesso comunque bellissimo anello e grande soddisfazione per aver raggiunto questa cima mitica, seppur da una via molto facile e con l'ausilio della funivia!
Tourengänger:
peter86

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Kommentare (2)