Salina: Fossa delle Felci m 962, la vetta delle Eolie
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Nei prossimi due giorni ci dedicheremo all’esplorazione di Salina. La meta di oggi è la Fossa delle Felci, massima elevazione delle Eolie. Su questa ci salgono diversi sentieri, tutti molto interessanti: noi decidiamo per la salita lungo il sentiero n. 5 che parte da Santa Marina, per scendere poi a Lingua lungo il n. 2.
Dalla chiesa parrocchiale prendiamo alla sua destra la viuzza pedonale che sale in via Rinascente. Volgendo a Nord, superiamo l’inizio del sentiero n. 4 e subito dopo troviamo sulla sinistra la scalinata dove inizia il n. 5. Lo seguiamo e presto un cartello con l’indicazione “Fossa delle Felci – sentiero 5” ci depista. Dopo essere scesi qualche decina di metri ci rendiamo conto che ci sta portando altrove, sul sentiero n. 4, che sale anch’esso in cima per un altro percorso. Tornati sui nostri passi continuiamo a salire. Al primo bivio un altro cartello indica la Grotta del Saraceno diritto: impossibile … la grotta si trova da un’altra parte! Qualcuno si è divertito a girare i cartelli … spero non le guide locali! Questa volta non ci lasciamo depistare e prendiamo a sinistra: in breve arriviamo alla deviazione per la Grotta del Saraceno. Un’occhiata alla grotta e proseguiamo la salita con bella vista sul canyon multicolore che ci si para davanti.
Come tutte le mattine il sole picchia forte e la gariga non da riparo. Inoltre il sentiero s’impenna sempre di più fino a diventare una ripida scala. Raggiungiamo il crinale lessati al punto giusto, ma qui fortunatamente la natura cambia radicalmente … ora ci troviamo sotto un fresco bosco, e presso il rifugio di Capo Serro troviamo anche un pozzo con pompa funzionante per darci una provvidenziale rinfrescata.
Dopo una meritata sosta banana, riprendiamo il cammino nel bosco lungo la strada forestale, che dolcemente ci conduce al crocevia presso il rifugio Monte Rivi. Proseguiamo fino ad un altro incrocio, dove incontriamo una Guida locale con un gruppo, la quale, sentite le nostre intenzioni, ci sconsiglia vivamente di scendere dal sentiero n. 2, a suo avviso molto ripido, scivoloso e assolato, talmente brutto che non lo percorre nessuno! Ovviamente noi lo faremo lo stesso e, a parte l’assolato come lo sono tutti i sentieri delle Eolie, a noi è parso un normale sentiero di montagna … un pò ripido ma nulla più!
Salutata la Guida, abbandoniamo la forestale e per sentiero diretto raggiungiamo l’ampia cima, punto più alto del crinale che racchiude il verde cratere: la Fossa delle Felci.
Dopo una lunga pausa prendiamo la pista forestale fino all’inizio del famigerato sentiero n. 2 e qui cominciamo a scendere molto più decisamente. Bellissima è la vista su Lingua, sotto di noi, che mi spinge a continue soste fotografiche. Anche Lipari, l’isola che non visiteremo, da qui si offre in bellavista.
Raggiunto il paese e visto l’assenza di traffico, Lella decide di tornare a Santa Marina a piedi lungo la strada, mentre io prenderò l’autobus, che arriva giusto pochi minuti dopo il nostro arrivo.
continua………………


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