Barbie Oggi è il tempo della resa...finiti i bagni in alta quota...accettare a malincuore di rimanere sulla riva e accarezzare quelle acque che suadenti si offrono allo sguardo. Il sole è ingannatore, illumina ma non scalda. Una brezza leggera fa rabbrividire più del dovuto ...accumulo calore attraverso gli occhi, catturando scorci d'autunno intorno ai laghi ...Oggi i colori riscaldano più del sole, ma mancano all'appello diverse sfumature ...è il preludio al moltiplicarsi di toni e di contrasti che aggiungeranno colore ai pendii ... la natura sta iniziando a elargire nuovi doni con parsimonia: i colori migrano dai fiori alle foglie, mescolandosi fra loro come in una tavolozza ...ed ogni sguardo registra una nuova combinazione, perché le dosi delle miscele cambiano repentinamente...la miccia è accesa, l'esplosione è in arrivo...Mi troverà pronta su qualche sentiero, forse a quote più basse, dove i boschi permettono la convivenza di specie diverse e la varietà innesca agli occhi uno spettacolo di meraviglia unico...colori che non sbiadiscono nemmeno nel ricordo...e servono nomi e aggettivi nuovi per definirli ...è una caccia ad associazioni personali...l'intera gamma Max Meyer a riferimento ...e forse ancora non basta. È arrivato l'autunno , non è ancora sotto ai piedi ma è arrivato.. il sentiero è libero, le radici degli alberi ancora visibili sembrano l'ordito su cui la natura sta iniziando a tessere una trama di foglie come mantello ai tesori della terra...Al momento a terra una miriade di piccole pigne di pino uncinato, scure, quasi a creare una sorta di margine naturale ai lati del sentiero. Sono fra gli elementi naturali che preferisco nelle mie produzioni decorative "handmade"...ma oggi niente raccolta, ci sono ancora scorte in magazzino...Le tracce del recente passaggio delle mucche sono ancora presenti, la maggior parte iniziano ad avere una innocua consistenza "fossile", altre movimentano il percorso, lasciando ancora tracce nell'aria. Negli alpeggi appena abbandonati risuona ancora l'operosita' di chi li occupava, uomini e animali...nella loro primitiva e rudimentale struttura, le baite e le stalle sono state lasciate in ordine...l'inverno le vedrà punti di riferimento per le pause-ristoro di ciaspolatori e scialpinisti. Per il momento l'acqua sgorga ancora dalla fontana ...il tempo del gelo, forse, è ancora lontano...
Max64 Quella di oggi è una delle gite più belle all'interno del Parco del Monte Avic,nella Val Chalamy, attraversando la foresta di pino uncinato della Serva con il suo bel lago.La foresta di pino uncinata è stata classificata"foresta da seme" per l'elevata qualità dei fusti ed è l'unica di queste dimensioni in Val d'Aosta.La peculiarità è dovuta al sottosuolo,povero di nutrimenti che non favorisce la crescita dell'abete rosso,molto diffuso su tutto il territorio valdostano e qui assente.L'itinerario tocca diversi laghi, alpeggi,torbiere e il Rifugio Barbustel.Per l'andata seguiamo il sentiero 5C fino al rifugio(3ore e 15min.).Abbiamo proseguito lungo i laghi,Bianco,Nero e Cornuto.Tornati al rifugio,per chiudere l'anello siamo scesi sul sentiero 5,passando dal lago Leser e dai due omonimi alpeggi.Poi una ripida e interminabile discesa da un bosco ci ha riportati a Veulla.
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