Areuapass e Q 2632
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La meta sarebbe stata un po' oltre (la cima del Guggernüll) e assai più panoramica, ma la neve inaspettata e la temperatura molto bassa (soprattutto relativamente all'abbigliamento "leggero") hanno consigliato l'interruzione dell'escursione ad una quota intermedia lungo la facile cresta erbosa terminale. L'ambiente è comunque splendido, dominato dalla cupa parete settentrionale del Pizzo Tambò (Tambo per CNS) e rivolto alla sottostante verde e isolata Val Curciusa. Nota ambientale negativa, la presenza in zona Tamboalp delle stazioni a monte degli impianti sciistici di Splugen, che peraltro agevolano la ben nota frequentazione scialpinistica invernale di questi pendii.
Dal tornante di Q 1607 si imbocca subito la pista sterrata (interdetta alla percorrenza non autorizzata) per la Tamboalp: il tragitto, tutto di moderata pendenza, attraversa una foresta di abeti senza interruzioni, con la sola eccezione della radura di Windigstafel, fino all'arrivo sugli ampi pascoli dell'alpeggio, dopo l'attraversamento del Tambobach. Lasciata a sinistra la stazione dello skilift, si prosegue per una larga traccia erbosa che si addentra nella vallata: pochi tornanti segnano la fine della pista e il proseguimento lungo un sentierino in costante pendenza attraverso i pascoli punteggiati di candidi blocchi rocciosi (calcari saccaroidi) in quest'area geologicamente movimentata. A tratti i segni di passaggio scompaiono nell'erba, ma le sufficienti segnalazioni a vernice consentono di raggiungere la larga sella erbosa dell'Areuapass: sull'altro versante si apre la visuale su di una immensità di cime, rocciose o glaciali, nelle zone più interne della Svizzera. Si prosegue lungo il largo crestone di destra fino alla tondeggiante sommità della Q 2632.
Ritorno per la via di andata, potendo evitare - tramite discesa diretta - di tornare al passo, transitando nei pressi di alcuni piccoli laghetti.
Dal tornante di Q 1607 si imbocca subito la pista sterrata (interdetta alla percorrenza non autorizzata) per la Tamboalp: il tragitto, tutto di moderata pendenza, attraversa una foresta di abeti senza interruzioni, con la sola eccezione della radura di Windigstafel, fino all'arrivo sugli ampi pascoli dell'alpeggio, dopo l'attraversamento del Tambobach. Lasciata a sinistra la stazione dello skilift, si prosegue per una larga traccia erbosa che si addentra nella vallata: pochi tornanti segnano la fine della pista e il proseguimento lungo un sentierino in costante pendenza attraverso i pascoli punteggiati di candidi blocchi rocciosi (calcari saccaroidi) in quest'area geologicamente movimentata. A tratti i segni di passaggio scompaiono nell'erba, ma le sufficienti segnalazioni a vernice consentono di raggiungere la larga sella erbosa dell'Areuapass: sull'altro versante si apre la visuale su di una immensità di cime, rocciose o glaciali, nelle zone più interne della Svizzera. Si prosegue lungo il largo crestone di destra fino alla tondeggiante sommità della Q 2632.
Ritorno per la via di andata, potendo evitare - tramite discesa diretta - di tornare al passo, transitando nei pressi di alcuni piccoli laghetti.
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