Cima di Negros
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Tra Milano e Como viene giù un'acqua tremenda.
Per sicurezza prima di passare la dogana faccio la sosta bar per dare un ultimo sguardo alle previsioni svizzere che confermano niente pioggia nella zona di Biasca.
Come da programma allora continuo il mio viaggio e, se fino a Lugano continua a piovere, dopo il Monteceneri la situazione migliora. Anzi, c'è anche qualche apertura di sole.
Parcheggio a Lodrino e mi incammino di buon passo verso la Capanna Alpe d'Alva, che raggiungo prima di quanto mi aspettassi. Continuo lungo il sentiero e per un pelo non perdo il bivio per l'Alpe Negros, indicata su un piccolo cartello in alto su un albero. Arrivato all'Alpe, noto che è abitata e per evitare di passare vicino alle case (più che altro perchè mi aspettavo che uscisse d'improvviso un cane) devio a sinistra, cercando di intercettare la traccia più in alto.
Seguendo poi grosso modo la dorsale su tracce (con qualche ometto) si giunge in cima.
In discesa continuo lungo la dorsale che conduce alla Cima delle Pecore, superando forse con una piccola variante un saltino di roccia. Nei pressi dell'Alpe Matro Cauri si riprende il sentiero ufficiale sempre ben segnato, bisogna solo prestare particolare attenzione a trovare la giusta direzione ad ogni alpeggio, dove magari il segnavia è posizionato un pochino lontano dalle case e non è immediato individuarlo.
Senza difficoltà si continua la discesa, finchè si giunge a Lodrino e si attraversa una zona di grotti, davvero caratteristici.
Per sicurezza prima di passare la dogana faccio la sosta bar per dare un ultimo sguardo alle previsioni svizzere che confermano niente pioggia nella zona di Biasca.
Come da programma allora continuo il mio viaggio e, se fino a Lugano continua a piovere, dopo il Monteceneri la situazione migliora. Anzi, c'è anche qualche apertura di sole.
Parcheggio a Lodrino e mi incammino di buon passo verso la Capanna Alpe d'Alva, che raggiungo prima di quanto mi aspettassi. Continuo lungo il sentiero e per un pelo non perdo il bivio per l'Alpe Negros, indicata su un piccolo cartello in alto su un albero. Arrivato all'Alpe, noto che è abitata e per evitare di passare vicino alle case (più che altro perchè mi aspettavo che uscisse d'improvviso un cane) devio a sinistra, cercando di intercettare la traccia più in alto.
Seguendo poi grosso modo la dorsale su tracce (con qualche ometto) si giunge in cima.
In discesa continuo lungo la dorsale che conduce alla Cima delle Pecore, superando forse con una piccola variante un saltino di roccia. Nei pressi dell'Alpe Matro Cauri si riprende il sentiero ufficiale sempre ben segnato, bisogna solo prestare particolare attenzione a trovare la giusta direzione ad ogni alpeggio, dove magari il segnavia è posizionato un pochino lontano dalle case e non è immediato individuarlo.
Senza difficoltà si continua la discesa, finchè si giunge a Lodrino e si attraversa una zona di grotti, davvero caratteristici.
Tourengänger:
Andrea!
Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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Kommentare (8)