Attraversata della Bocchetta di Scilano
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Il versante settentrionale della Val Bregaglia italiana, quasi completamente al di fuori da popolari frequentazioni turistiche, è tuttavia molto abitato, anche se solo stagionalmente. I fianchi della montagna, boscosi e prevalentemente molto ripidi, a tratti si appianano in panoramiche radure sparse di baite, fienili e stalle, i cosiddetti "monti"; attualmente queste costruzioni sono quasi del tutto trasformate in abitazioni di vacanza ben raggiungibili tramite recenti piste forestali risalenti dal fondovalle, che si sono affiancate (e in qualche caso sostituite) ai tipici sentieri tradizionali. La rappresentazione di quest'area sulla cartografia disponibile è da sempre assai sommaria: ogni più piccola baita e ogni agglomerato di baite ha - ovviamente - un suo nome, mai riportato sulle carte, talvolta ripetuto in convalli diverse e spesso confuso dalla nuova viabilità. Punto fermo escursionistico di questo versante è la "Traversata dei Monti", mulattiera/sentiero/traccia che da Uschione attraversa a media quota fino al confine svizzero (e poco oltre), che attualmente si giova di una recentissima rinfrescatura della segnaletica grazie all'effettuazione nella primavera 2016 della prima edizione della corsa podistica "Val Bregaglia Trail".
Proprio di fronte alla chiesa di S.Martino, vicino al campo sportivo, inizia il sentiero che, attraversato un vasto prato, si avvicina alle ripide pendici della montagna; subito prendono avvio le ripide scalinate che - con brevi zigzag - portano sul filo delle rocce a picco sul solco della bassa Valle Aurosina. Proseguendo lungamente con analoghe pendenze, si oltrepassano i monti Basso, Pianginedo e La Sella, fino a raggiungere - in corrispondenza di Motta - la Traversata dei Monti. La si segue a saliscendi verso sinistra entrando in alta Valle Aurosina: usciti dal bosco, si raggiunge il fondovalle nei pressi della baita di Tabiadascio; ad un bivio segnalato si abbandona la Traversata per salire a destra verso la testata della valle. La traccia scorre a margine del bosco, fiancheggiando l'amplissimo greto del torrente: facendo ben attenzione ai segnali alterati da rovinose piene ci si allontana dalla riva per andare a risalire lungo la linea di massima pendenza un valloncello infestato da ontani e rododendri. Nei pressi di un franamento, il sentiero attraversa a sinistra e raggiunge in breve la piccola costruzione del Bivacco Garzonedo. Saliti poi all'altezza della piazzola per elicotteri, si ritrova un sentiero sconnesso che si avvia ad attraversare in costa verso nord le rocciose propaggini della soprastante Corona di Garzonè (molto meglio il locale "Corna de Garzonèed): la traccia affronta un percorso a tratti roccioso ed esposto con frequenti segni di frana; un ultimo pendio sassoso consente di raggiungere la Bocchetta di Scilano. La discesa sull'altro versante fa attraversare il lungo pendio di blocchi rocciosi dell'alta Val Scilano fino a portarsi alla visibile piana pascoliva con pochi ruderi di baite; si volge poi a sinistra in attraversata ascendente in un rado lariceto oltrepassando un bivio (tenere la sinistra) e raggiungendone un secondo: di nuovo a sinistra, e in poche decine di metri si sale alla piccola conca del Laghetto del Grillo, con livello delle acque sempre più basso con l'avanzare della stagione. Tornati all'ultimo bivio, si procede nella discesa della valletta erbosa a fianco di un torrentello minimo; la ripida traccia attraversa il bosco fino a sbucare nella vastissima radura del Prato del Conte, dove si perde un poco nell'erba. Si rientra nell'abetaia tenendo la sinistra e si torna a scendere ripidamente fino al monte Pesceda (notare le incisioni sui massi affioranti); la tappa successiva è la baita di Quarantapàn, da cui prendono avvio le lunghe scalinate che accompagnano fino ad Uschione. Ci troviamo all'inizio della Traversata dei Monti e, per breve tratto la seguiamo. Raggiunta una pista forestale asfaltata, la si segue verso destra tralasciando deviazioni per singole baite; fattasi sterrata /cementata, la carrozzabile raggiunge Pradella e la si segue fino al suo termine: un sentiero si stacca al margine destro del piazzale e inizia una breve traversata nel fitto bosco. Appena possibile il tratto pianeggiante - raggiunto un pendio abbordabile - si lancia in una interminabile e ripida scalinata che scende a stretti tornanti fino al fondovalle bregagliotto: nei pressi delle poche case di Scilano si incrocia la "Via Bregaglia", pista ciclo-pedonale italo-svizzera. La si segue verso destra, privilegiando ad un bivio il tracciato pedonale lungo uno splendido acciottolato medioevale che sale alle prime case di S.Croce, presso il punto di partenza alla chiesa di S.Martino.
Proprio di fronte alla chiesa di S.Martino, vicino al campo sportivo, inizia il sentiero che, attraversato un vasto prato, si avvicina alle ripide pendici della montagna; subito prendono avvio le ripide scalinate che - con brevi zigzag - portano sul filo delle rocce a picco sul solco della bassa Valle Aurosina. Proseguendo lungamente con analoghe pendenze, si oltrepassano i monti Basso, Pianginedo e La Sella, fino a raggiungere - in corrispondenza di Motta - la Traversata dei Monti. La si segue a saliscendi verso sinistra entrando in alta Valle Aurosina: usciti dal bosco, si raggiunge il fondovalle nei pressi della baita di Tabiadascio; ad un bivio segnalato si abbandona la Traversata per salire a destra verso la testata della valle. La traccia scorre a margine del bosco, fiancheggiando l'amplissimo greto del torrente: facendo ben attenzione ai segnali alterati da rovinose piene ci si allontana dalla riva per andare a risalire lungo la linea di massima pendenza un valloncello infestato da ontani e rododendri. Nei pressi di un franamento, il sentiero attraversa a sinistra e raggiunge in breve la piccola costruzione del Bivacco Garzonedo. Saliti poi all'altezza della piazzola per elicotteri, si ritrova un sentiero sconnesso che si avvia ad attraversare in costa verso nord le rocciose propaggini della soprastante Corona di Garzonè (molto meglio il locale "Corna de Garzonèed): la traccia affronta un percorso a tratti roccioso ed esposto con frequenti segni di frana; un ultimo pendio sassoso consente di raggiungere la Bocchetta di Scilano. La discesa sull'altro versante fa attraversare il lungo pendio di blocchi rocciosi dell'alta Val Scilano fino a portarsi alla visibile piana pascoliva con pochi ruderi di baite; si volge poi a sinistra in attraversata ascendente in un rado lariceto oltrepassando un bivio (tenere la sinistra) e raggiungendone un secondo: di nuovo a sinistra, e in poche decine di metri si sale alla piccola conca del Laghetto del Grillo, con livello delle acque sempre più basso con l'avanzare della stagione. Tornati all'ultimo bivio, si procede nella discesa della valletta erbosa a fianco di un torrentello minimo; la ripida traccia attraversa il bosco fino a sbucare nella vastissima radura del Prato del Conte, dove si perde un poco nell'erba. Si rientra nell'abetaia tenendo la sinistra e si torna a scendere ripidamente fino al monte Pesceda (notare le incisioni sui massi affioranti); la tappa successiva è la baita di Quarantapàn, da cui prendono avvio le lunghe scalinate che accompagnano fino ad Uschione. Ci troviamo all'inizio della Traversata dei Monti e, per breve tratto la seguiamo. Raggiunta una pista forestale asfaltata, la si segue verso destra tralasciando deviazioni per singole baite; fattasi sterrata /cementata, la carrozzabile raggiunge Pradella e la si segue fino al suo termine: un sentiero si stacca al margine destro del piazzale e inizia una breve traversata nel fitto bosco. Appena possibile il tratto pianeggiante - raggiunto un pendio abbordabile - si lancia in una interminabile e ripida scalinata che scende a stretti tornanti fino al fondovalle bregagliotto: nei pressi delle poche case di Scilano si incrocia la "Via Bregaglia", pista ciclo-pedonale italo-svizzera. La si segue verso destra, privilegiando ad un bivio il tracciato pedonale lungo uno splendido acciottolato medioevale che sale alle prime case di S.Croce, presso il punto di partenza alla chiesa di S.Martino.
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