Pizzo della Presolana (2521m)
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Ascensione al Pizzo della Presolana, gruppo montuoso di roccia dolomitica tra la Val Seriana e la Val di Sclave.
Dopo il lungo viaggio in auto posteggiamo lungo la strada poco prima dello scollinamento del Passo della Presolana (1297). Individuati i cartelli di sentiero prendiamo una stradina da cui deviamo su comodo sentiero che si inoltra nel bosco. Usciamo dal bosco nei pressi della Baita Cassinelli (1568), chiusa in questo weekend, e, da qui in avanti saremo sempre in spazi aperti e sotto il sole. Il tempo è sereno ma sono previsti peggioramenti. Prendiamo il sentiero più diretto verso la grotta dei Pagani. La via si alza ripidamente su terreno ghiaioso ed arriva al bivio poco sotto la cappella Savina. Proseguiamo sul ghiaione che ci conduce alla grotta Pagani (2224) dove inizia la via di arrampicata. Nessuno di noi conosceva questa montagna e, leggendo le indicazioni date dalle relazioni su internet, abbiamo con noi imbrago, moschettoni, corde e casco. Chiediamo consigli agli altri escursionisti e optiamo momentaneamente per non usare le corde, dato che ci sentiamo abbastanza sicuri. Se avessimo avuto con noi qualcuno meno preparato avremmo dovuto legarlo fin dall'inizio. Il casco, invece, lo indossiamo subito per l'elevato rischio di caduta sassi vista la frequentazione della via e la natura stessa della roccia. Affrontiamo l'arrampicata sui numerosi appigli seguendo i bolli rossi. Dopo il primo ripido tratto (II) ed un paio di traversi esposti raggiungiamo un canalino attrezzato con una catena che facilita la salita sul lato opposto. Risaliamo l'esposto pendio fino ad arrivare al "sentierone", cengia che ci porta all'imbocco di un ampio canalone. Scaliamo il primo tratto (II) poi pieghiamo a sinistra su tratti meno ripidi (I) ma su terreno friabile. Raggiunta la cresta sommitale ci spostiamo sui blocchi fino a raggiungere la croce di vetta del Pizzo della Presolana Occidentale (2521). Ci congratuliamo a vicenda per la meta raggiunta e scambiamo impressioni e commenti con gli altri escursionisti che scendono o che arrivano in vetta durante la sosta. Dopo lo spuntino e le foto prendiamo la via di discesa. Sono salite le nebbie e cresce il rischio di pioggia. In caso di roccia bagnata la discesa si complicherebbe decisamente. Valutiamo la possibilità di usare la corda, sempre più utile in discesa che in salita, ma decidiamo di scendere piano piano e di tirarla fuori al momento opportuno. Durante la salita avevamo individuato la presenza di anelli idonei per la discesa in doppia. Con calma e prudenza effettuiamo tutta la disarrampicata senza usare le corde. Scesi alla grotta dei Pagani inizia a piovere, giusto in tempo per concludere la parte difficoltosa. Sostiamo al riparo nella grotta poi, indossate le giacche iniziamo la discesa. Per cambiare sentiero risaliamo dal bivio a visitare la cappella Savina (2082) ed il vicino bivacco Città di Clusone (2080). Scendiamo a prendere il sentiero che, con tratti in ghiaione, ci riporta alla Baita Cassinelli. Ha smesso momentaneamente di piovere e, sulla stessa via di salita, ritorniamo all'auto.
Partecipanti: Andrea, Dario, Domenico.
Tempi di percorrenza: 2h10' alla grotta dei Pagani, 3h10' al Pizzo della Presolana. 45' sosta in vetta. Discesa 2h40'.
Lunghezza del percorso: 12,0km
Meteo: Inizialmente sereno, poi nebbie e alternanza di piogge.
Note: C'è un po' di confusione sui waypoint della cime della Presolana. Da una mappa risulta che le cime da ovest verso est sono: Presolana di Castione (2474), Presolana Occidentale (2521), Presolana del Prato (2447), Presolana Centrale (2517) e Presolana Orientale (2485). La denominazione di Pizzo della Presolana spetta alla cima più alta, cioè la Presolana Occidentale
Dopo il lungo viaggio in auto posteggiamo lungo la strada poco prima dello scollinamento del Passo della Presolana (1297). Individuati i cartelli di sentiero prendiamo una stradina da cui deviamo su comodo sentiero che si inoltra nel bosco. Usciamo dal bosco nei pressi della Baita Cassinelli (1568), chiusa in questo weekend, e, da qui in avanti saremo sempre in spazi aperti e sotto il sole. Il tempo è sereno ma sono previsti peggioramenti. Prendiamo il sentiero più diretto verso la grotta dei Pagani. La via si alza ripidamente su terreno ghiaioso ed arriva al bivio poco sotto la cappella Savina. Proseguiamo sul ghiaione che ci conduce alla grotta Pagani (2224) dove inizia la via di arrampicata. Nessuno di noi conosceva questa montagna e, leggendo le indicazioni date dalle relazioni su internet, abbiamo con noi imbrago, moschettoni, corde e casco. Chiediamo consigli agli altri escursionisti e optiamo momentaneamente per non usare le corde, dato che ci sentiamo abbastanza sicuri. Se avessimo avuto con noi qualcuno meno preparato avremmo dovuto legarlo fin dall'inizio. Il casco, invece, lo indossiamo subito per l'elevato rischio di caduta sassi vista la frequentazione della via e la natura stessa della roccia. Affrontiamo l'arrampicata sui numerosi appigli seguendo i bolli rossi. Dopo il primo ripido tratto (II) ed un paio di traversi esposti raggiungiamo un canalino attrezzato con una catena che facilita la salita sul lato opposto. Risaliamo l'esposto pendio fino ad arrivare al "sentierone", cengia che ci porta all'imbocco di un ampio canalone. Scaliamo il primo tratto (II) poi pieghiamo a sinistra su tratti meno ripidi (I) ma su terreno friabile. Raggiunta la cresta sommitale ci spostiamo sui blocchi fino a raggiungere la croce di vetta del Pizzo della Presolana Occidentale (2521). Ci congratuliamo a vicenda per la meta raggiunta e scambiamo impressioni e commenti con gli altri escursionisti che scendono o che arrivano in vetta durante la sosta. Dopo lo spuntino e le foto prendiamo la via di discesa. Sono salite le nebbie e cresce il rischio di pioggia. In caso di roccia bagnata la discesa si complicherebbe decisamente. Valutiamo la possibilità di usare la corda, sempre più utile in discesa che in salita, ma decidiamo di scendere piano piano e di tirarla fuori al momento opportuno. Durante la salita avevamo individuato la presenza di anelli idonei per la discesa in doppia. Con calma e prudenza effettuiamo tutta la disarrampicata senza usare le corde. Scesi alla grotta dei Pagani inizia a piovere, giusto in tempo per concludere la parte difficoltosa. Sostiamo al riparo nella grotta poi, indossate le giacche iniziamo la discesa. Per cambiare sentiero risaliamo dal bivio a visitare la cappella Savina (2082) ed il vicino bivacco Città di Clusone (2080). Scendiamo a prendere il sentiero che, con tratti in ghiaione, ci riporta alla Baita Cassinelli. Ha smesso momentaneamente di piovere e, sulla stessa via di salita, ritorniamo all'auto.
Partecipanti: Andrea, Dario, Domenico.
Tempi di percorrenza: 2h10' alla grotta dei Pagani, 3h10' al Pizzo della Presolana. 45' sosta in vetta. Discesa 2h40'.
Lunghezza del percorso: 12,0km
Meteo: Inizialmente sereno, poi nebbie e alternanza di piogge.
Note: C'è un po' di confusione sui waypoint della cime della Presolana. Da una mappa risulta che le cime da ovest verso est sono: Presolana di Castione (2474), Presolana Occidentale (2521), Presolana del Prato (2447), Presolana Centrale (2517) e Presolana Orientale (2485). La denominazione di Pizzo della Presolana spetta alla cima più alta, cioè la Presolana Occidentale
Tourengänger:
morgan
Communities: Hikr in italiano
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