Sentiero Glaciologico al Ghiacciaio dei Forni
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Facile e panoramico anello adatto a tutti, nessuna difficoltà tecnica. Bellissimi panorami alpini.
Un minimo di allenamento per i 600m di dislivello. Il Ghiacciao dei Forni è il più vasto ghiacciaio vallivo italiano , è moitorato da oltre un secolo e nel 2015 si è "spaccato" in 3 lingue glaciali. SI pensa che, di questo passo, possa quasi scomparire nel 2100.
Dopo un’ iniziale presa di quota, il panorama si apre verso la vallata e verso il Rif. Branca, in seguito anche sull’impressionante Ghiacciaio dei Forni, evidentemente ridotto di decine di metri negli ultimi lustri. Tocchiamo q2520 quando avvistiamo diversi baraccamenti militari della prima guerra mondiale, tra cui (volutamente lasciato) rotoli di filo spinato ormai arrugginito.
Si prosegue tendendo alla discesa ma con diversi saliscendi fino alla piana morenica del ghiacciaio dei Forni. Qui risaliamo qualche centinaio di metri e facciamo una breve camminata sul ghiacciaio fino a q2600, in questa parte assai ricoperto di sfasciumi.
Tornando sui nostri passi, due facili ponti tibetani (direi più europei) ci portano sul versante opposto della valle. In pochi minuti siamo al Rifugio Branca q2.493, decisamene quasi un albergo con ristorante e tutte le comodità necessarie.
Breve pausa pranzo (si mangia molto bene, pizzoccheri soprattutto) e ritorno per la variante alta, ovvero il sentiero glaciologico basso ma direzionati verso il 530, giungendo ben sopra la Malga dei Forni q2318. Questa deviazione richiede una beve risalita (30m di disliv) ma permette un panorama spettacolare sul Gran Zebru (all’inizio della Val Cedec) e dello stesso Ghiacciaio dei Forni. L’altro sentiero che parte dal Branca sarebbe sceso subito in valle, azzerando il panorama.
Scesi alla Malga dei Forni il sentiero prosegue facile fino al parcheggio.

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