MAROCCO - TRAVERSATA NORD DEL M'GOUN (4068 m)
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Atlante!
La grande catena montuosa che corre per 1500 Km dall'Atlantico al Mediterraneo.
Già solo a pensarla e ad immaginarla è qualcosa che affascina. Credo soprattutto per la sua localizzazione geografica: un massiccio, lì, in Africa, che d'inverno si copre pure di neve, e alle porte del deserto...... Meraviglioso!
Non ricordo bene quando, come e perchè il "sogno" di un trekking in Atlante abbia incominciato ad entrare nel mio personale "cassetto". Credo ancora ai tempi dell'Università, studiando catene e massicci montuosi, la loro dislocazione, la loro formazione.....
Ed ecco che questa estate il sogno si è concretizzato: 3 settimane a piedi fra le rocce e gli spazi infiniti delle grandi montagne marocchine. Con un colpo di coda finale - giusto per non farci mancare nulla (!) - su e giu per le dune del litorale atlantico. In tutto: oltre 230 km percorsi, su un dislivello complessivo di circa 11.000 metri.
Tra l'altro poi per il Marocco vale la formula "ogni sentiero ha la sua stagione". E l'estate è favorevole sia lungo la catena dell'Alto Atlante, dove è l'altitudine che determina il periodo migliore (dovendo fare sentieri in quota, l'estate garantisce temperature sopportabili e valichi sgombri dalla neve), che sulla costa atlantica (praticabile anche d'estate perchè decisamente rinfrescata dall'influsso dell'oceano).
Ecco dunque le nostre vacanze estive: 23 giorni - di cui 17 in cammino! - in terra marocchina, spaziando dapprima in Alto Altlante - sia nella zona a nord con la TRAVERSATA DEL M'GOUN, che nella zona SW con il CIRCUITO DEL TOUBKAL, il Tetto del Nord Africa - e poi percorrendo un tratto di costa atlantica tra Agadir e Essaouira.
ALTO ATLANTE:
In territorio marocchino la parte della catena dell'Atlante si estende per quasi 1000km. E al centro c'è l'Alto Atlante, con vette che superano i 4000 metri e paesaggi che dicono essere i più belli.
Qui l'ambiente arido è comunque ricchissimo di colori e forme: tutte le sfumature degli ossidi sembrano infatti essersi date appuntamento tra questi versanti. E le valli dove scorrono i fiumi non sono da meno, disegnando pennellate verdi nel cuore di terreni più desertici.
Qui l'acqua è fonte di vita, e nei suoi pressi sorgono i villaggi, con i loro granai e le loro abitazioni in terra rossa.
I sentieri che solcano questo massiccio, utilizzati da secoli, consentono di percorrerlo in tutte le direzioni.
E come alloggio la tenda è certamente la modalità di pernottamento più comune, ma si trovano spessissimo anche rifugi e alloggi rurali in case berbere. Sono le "gite d'etape": poste nelle case degli abitanti del posto, hanno locali semplici quasi privi di mobilio (solo tavoli rotondi su cui vengono serviti i cibi; divani, ma talvolta, non sempre; e poi assolutamente cuscini, tanti, tantissimi cuscini), pavimenti ricoperti da tappeti su cui camminare senza scarpe, e materassi stesi sui tappeti, dove si dorme al posto dei letti. E i padroni di casa sono sempre cordiali, gentili, col sorriso sulle labbra.....
TRAVERSATA NORD DEL M'GOUN (durata 10gg - di cui 8 di cammino)
Una traversata nel cuore dell'Alto Atlante Centrale, dove il deserto roccioso dei monti si alterna alla vita rigogliosa delle valli irrigue, immersi nelle montagne color ocra, nelle oasi delle valli, nei grandi prati dove d'estate vivono i pastori nomadi berberi, e nei villaggi, appollaiati sui monti o ben nascosti ai piedi dei fiumi, con le loro abitazioni in terra rossa che si confondono con il colore delle rocce.
E con ben due "chicche": la salita al Monte M'Goun, a 4071m, il più alto dell'Alto Atlante Centrale, e la discesa lungo le famose gole del fiume M'Goun.
Il massiccio del M.Goun è senza dubbio la perla dell'Alto Atlante; ma il punto più elevato un pò più basso di quello del Toubkal, la sua maggiore distanza da Marrakech, e - come ci siamo ben accorti (!) - le tappe un pò più toste rispetto quelle del Toubkal, giustificano forse il fatto che turisti ed escursionisti si concentrino invece sul suo vicino. Tuttavia è qui che l'Atlante riuniscie tutte le sue bellezze.
Ai piedi delle montagne, dove le sfumature dei colori sembrano essere il frutto della fantasia di un artista, si nascondono centinaia di villaggi dalle case di terra rossa, mentre le valli sono così verdi da far impallidire i pascoli irlandesi. E l'acqua, un tempo così rara, sembra ora scorrere in abbondanza. ben incanalata nei perfetti sistemi di irrigazione.
Otto giorni di marcia attraversando diverse valli dell'Alto Atlante Centrale: la valle di Ait Bougmez (o d'Heureuse), punto di partenza del nostro trek e conosciuta per i suoi prati con alberi di mele e noci, e le sue coltivazioni a terrazza; la valle del M'Goun; la valle di Oulilimt; e la Valle delle Rose.
05.08.2016: MARRAKECH - AZILAL - LA VALLE D'AIT BOUGMEZ - trasferimento
Atterriamo a Marrakech in un orario decisiamente non indicato per l'estate: le 14.30!..... Aria calda, caldissima (e per dirlo io!!!!!)..... Subito voglia di bere, di mangiare qualcosa di fresco, di bagnarsi, di rinfrescarsi..... Scappiamo quasi subito dalla città, senza vedere nulla (ma era già previsto: altri periodi - e altri viaggi! - da riservare per la sua visita). Un lungo tragitto con un minipullmino ci porta nel cuore dell'Alto Atlante, transitando dapprima per Azilal - la porta dell'Alto Atlante centrale - poi per il colle d'Oughbar a 2200m, e infine scendendo verso la valle d'Ait Bougmez. Arriviamo al villaggio di Timite ben oltre le 22 e ci sistemiamo in casa berbera, dove gli abitanti ci accolgono con tè alla menta e tajine di verdure..... I primi di una lunga, lunghissima serie (e sempre comunque gustosissimi e apprezzatissimi)
06.08.2016: ALLA SCOPERTA DELLA VALLE D'AIT BOUGMEZ - Km. 9,69 - dislivello 329mt.
Escursione nei villaggi e nei campi attorno al villaggio di Timite, attraverso le colture della valle caratterizzate da coltivazioni a terrazzo e sistemi di irrigazione capillare. Una visita al mercato di bestiame locale. E poi la salita alla prima "altura" in terra marocchina, che abbiamo scoperto poi essere un luogo quasi sacro perchè abitato in passato da una specie di santone..... Cena e pernotto presso la stessa casa berbera. E qui ci concediamo una lunga serata in terrazza, incantati da un cielo infinito di stelle..... Anche in questo caso, il primo di una lunga, lunghissima serie (e sempre comunque affascinantissimi)..... E domani inizia il trek "vero"!
07.08.2016: TIMITE (1750m) - AZIB N'IKISS (2300m) - Km. 16,77 - dislivello 708mt
Cominciamo il nostro trekking salendo a Siddi Moussa, dove gustiamo una vista magnifica della valle D'Ait Bougmez. Poi scendiamo a valle verso il villaggio di Agouiti, pranziamo sotto i grandi alberi di noce nelle vicinanze del villaggio di Arouss, e risaliamo per arrivare al nostro campo a Azib N'Ikkis.
08.08.2016: AZIB N'IKKIS (2300m) - PASSO DI TARKADDIT (3400m) - TARKADDIT (2900m) - Km. 8,05. - dislivello 1098mt
Saliamo per sentiero in direzione del colle e del passo di Tarkaddit, da dove iniziamo a scorgere la catena montosa del M'Goun, con la sua montagna più alta, a 4068m. E gli scenari iniziano meravigliosamente ad aprirsi.....
Poi scendiamo verso l'altopiano di Tarkaddit, frequentato dai nomadi con le loro capre, montoni e dromedari. E dove piantiamo le nostre tende per la notte (sotto una leggera pioggerella....."Ma come???? Ma siamo in Africa!!!!.....).
09.08.2016: TARKADDIT (2900m) - M'GOUN (4068m) - OULILIMT (2600m) - Km. 15,40 - dislivello 1254mt
Oggi la salita al monte M'Goun, che con i suoi 4071 metri domina tutto il massiccio omonimo. L'ascensione è lunga, ma priva di difficoltà particolari. L'arrivo sulla vetta è una bizzarra camminata di diversi chilometri lungo un gigantesco e affascinante crinale a semicerchio, che si mantiene costantemente sui 4000 metri di altitudine, e la cui estremità si innalza di qualche decina di metri per andare a formare la cima del monte, da cui si gode di una vista magnifica - anche se oggi un pò foschiosa - della Valle del Sud e della Valle delle Rose. E mentre camminiamo sul crinale, rimaniamo affascinanti dai numerosi pinnacoli rocciosi e dalle rocce multicolori dei pendii che vediamo appena sotto di noi..... Meraviglioso!
10.08.2016: OULILIMT (2600m) - LA SORGENTE D'AFLAFEL (2200m) - Km.14,79 - dislivello 323mt
Percorriamo dapprima la valle d'Oulilimt ("ou' ils s'iinstallent"), posta nelle vicinanze della valle delle Rose, luogo in cui d'estate si insediano temporaneamente i nomadi d'Ait Atta e delle montagne del Saghro per trovarre in queste terre un luogo adatto al loro stile di vita.
Seguiamo poi, facendo dei sali e scendi, il corso del fiume M'Goun, per arrivare alla sorgente Aflafel, dove montiamo le tende. Dall'altra parte del fiume: una superba kasbah!
11.08.2016: LA SORGENTE D'AFLAFEL (2200m) - LA VALLE DEL M'GOUN - IMI N'IRKT - Km. 17,5. - dislivello 343 mt
Scendiamo la valle del M'Goun per un sentiero ai bordi del fiume, attraversando numerosi villaggi berberi costruiti ai lati dei campi di mais, grano e di immense piantaggioni di mele e noci. Pranziamo al villaggio di Taghreft, situato al centro di questa bella valle, in una accoglientissima casa berbera dove la nostrqa guida ci prepara nel modo più tradizionale il tè alla mente. E infine arriviamo al villaggio di Imi N'Irkt, che in berbero significa "la porta della gola".
12.08.2016 - IMI N'IRKT - LE GOLE DEL M'GOUN - AGUERZEGUA (1650m) - Km. 17,50 - dislivello 300 mt circa (segnale gps non ottimo)
E l'Alto Atlante offre anche questo: delle bellissime e spettacolarissime gole, che percorrriamo restando coi piedi nell'acqua praticamente per tutta la giornata: meno male che in questo periodo è sopportabilmente fredda e con corrente.....gestibile (la nostra guida comunque ci racconta che a maggio/giugno questa attraversata difficilmente si riesce a fare, per l'acqua troppo fredda e, soprattutto, per la corrente troppo forte). Usciamo dall'acqua solo per pranzare, in un posto molto accogliente e sotto degli immensi alberi di fico alla sorgente di Ifasfas, per poi riprendere il nostro "pediluvio" fino al villaggio di Aguezegua, dove un buon tè caldo e un possente "principe azzurro" (così soprannominato perche aveva un vestito azzurro......Si tratta del padrone di casa!....) ci accolgono nella casa berbera dove alloggiamo la notte..... E qui, all'improvviso, circa un paio d'ore dopo il nostro arrivo, sentiamo un rumore assordante d'acqua. D'istinto alziamo tutti gli occhi al cielo: un temporale improvviso???.Magari succede anche questo in Africa, sull'Atlante.....
E invece no. L'acqua c'era si, scrosciante e impetuosa. Ma arrivava dal fiume.
In quel momento stava arrivando l'onda di piena del fiume, causata da temporali avvenuti molto più a monte durante il pomeriggio (quelle nubone che vedevo in lontananza e che non mi facevano stare molto tranquilla.....) e che ora stava ingrossando e innalzando il fiume di oltre 3 metri. Acqua turbinosa, vorticosa, che stava devastando i bei campi piantumati e le ordinate coltivazioni a terrazza sulle due sponde del fiume, e che è andata avanti a scorrere velocissima per gran parte della notte...... E tutti a dirci "siete stati fortunati!.... Vi è andata bene!....."...... E già, mi sà che stavolta ci è proprio andata bene!..... Allah è stato grande (!!!!)
13.08.2016 - AGUERZEGUA (1650m) - BOUTAGHRAR (1500m) - Km. 15 circa - dislivello 750 mt circa (segnale gps non ottimo)
Oggi la nostra escursione avrebbe dovuto continuare nella parte bassa delle gole del M'Goun, alternando tratti nell'acqua e tratti nei campi..... Ma l'alluvione di ieri non ce lo consente: l'acqua è ancora abbastanza alta - ma soprattutto ancora velocissima - e dove si è ritirata e si potrebbe magari passare c'è un gran fango...... Ma la cosa che più impressiona è il suo colore: rispetto la limpidezza di ieri, oggi è di un inquietante color marrone......
Arriviamo quindi al villaggio di Boutaghrar dalle strade alte, ovvero quelle che percorrono anche i pochissimi mezzi a 4 ruote, transitando dapprima su una sterrata, poi tagliando per un sentiero, e infine su strada asfaltata che attraversa villaggi più civilizzati e trafficati. La nostra meta, Boutaghrar, è un bel villaggi posto sul fiume M'Goun, con un ponte che lo attraversa......e che ieri è stato sormontato dall'onda di piena..... Anche qui fango e tronchi divelti e trasportati dall'acqua.....
E qui finisce anche il nostro primo trek nell'Alto Atlante.....
14.08.2016 - BOUTAGHRAR - VALLE DELLE ROSE - OURZAZATE - IMLIL - ARMED - trasferimento
Giornata in auto, con trasferimento da Boutaghrar in direzione di Oursasate, passando per una magnifica strada dell'Atlante che attraversa tipici villaggi berberi prima di arrivare alla cittadona di Kalaat M'gouna, la capitale delle rose del Marocco. Proseguiamo passando per Ourzazate, la Hollywood del Marocco, dove sono stati girati film famosi (da Lawrence d'Arabia al Gladiatore, da Otello a Il gioiello del Nilo; e poi ancora Il tè nel deserto, Kundun, La mummia e Il ritorno, qualche film della saga di Asterix e Obelix, Sahara, Le Crociate, Babel, ...... ). Successivamente ci fermiamo a visitare la superba kasbah di Ait Benhadeou. Poi, attraversando il Passo Tizi N'Tichka, il più alto del Marocco che può essere percorso in auto, a 2260m, ci riavvicianiamo a Marrakech, per spostarci e proseguire verso Imlil, e successivamente - e finalmente! - con cambio auto (oramai oltre le 22!!!) ad Armed......
Il nostro secondo trek - quello del Toubkal - partirà direttamente da qui......
Ma domani abbiamo previsto un giorno di riposo!!!!!!!
Francesco Certo che per me da quando ho conosciuto Chiara, il mio modo di andare in montagna è cambiato, naturalmente in meglio.... anche se..... quando mi propone qualcosa, d'istinto, come fossi prevenuto, l'attacco. Ma, poi......la ringrazio per avermi sopportato.
......Anche per qs. trek, come quello dell'anno scorso in India, è stata lei l'artefice promotrice di tutto l'ambaradan.
Mi è piaciuto parecchio,anzi ...oserei dire di aver rivisto e vissuto momenti e scene di quando ero bambino con asini, muli e la campagna.
... Bello, proprio bello.
Grazie Chiara, santa della pazienza !!!!
Ps: lo so le foto sono tantissime ma, ogni foto rappresenta un'istante di vita !!!
La grande catena montuosa che corre per 1500 Km dall'Atlantico al Mediterraneo.
Già solo a pensarla e ad immaginarla è qualcosa che affascina. Credo soprattutto per la sua localizzazione geografica: un massiccio, lì, in Africa, che d'inverno si copre pure di neve, e alle porte del deserto...... Meraviglioso!
Non ricordo bene quando, come e perchè il "sogno" di un trekking in Atlante abbia incominciato ad entrare nel mio personale "cassetto". Credo ancora ai tempi dell'Università, studiando catene e massicci montuosi, la loro dislocazione, la loro formazione.....
Ed ecco che questa estate il sogno si è concretizzato: 3 settimane a piedi fra le rocce e gli spazi infiniti delle grandi montagne marocchine. Con un colpo di coda finale - giusto per non farci mancare nulla (!) - su e giu per le dune del litorale atlantico. In tutto: oltre 230 km percorsi, su un dislivello complessivo di circa 11.000 metri.
Tra l'altro poi per il Marocco vale la formula "ogni sentiero ha la sua stagione". E l'estate è favorevole sia lungo la catena dell'Alto Atlante, dove è l'altitudine che determina il periodo migliore (dovendo fare sentieri in quota, l'estate garantisce temperature sopportabili e valichi sgombri dalla neve), che sulla costa atlantica (praticabile anche d'estate perchè decisamente rinfrescata dall'influsso dell'oceano).
Ecco dunque le nostre vacanze estive: 23 giorni - di cui 17 in cammino! - in terra marocchina, spaziando dapprima in Alto Altlante - sia nella zona a nord con la TRAVERSATA DEL M'GOUN, che nella zona SW con il CIRCUITO DEL TOUBKAL, il Tetto del Nord Africa - e poi percorrendo un tratto di costa atlantica tra Agadir e Essaouira.
ALTO ATLANTE:
In territorio marocchino la parte della catena dell'Atlante si estende per quasi 1000km. E al centro c'è l'Alto Atlante, con vette che superano i 4000 metri e paesaggi che dicono essere i più belli.
Qui l'ambiente arido è comunque ricchissimo di colori e forme: tutte le sfumature degli ossidi sembrano infatti essersi date appuntamento tra questi versanti. E le valli dove scorrono i fiumi non sono da meno, disegnando pennellate verdi nel cuore di terreni più desertici.
Qui l'acqua è fonte di vita, e nei suoi pressi sorgono i villaggi, con i loro granai e le loro abitazioni in terra rossa.
I sentieri che solcano questo massiccio, utilizzati da secoli, consentono di percorrerlo in tutte le direzioni.
E come alloggio la tenda è certamente la modalità di pernottamento più comune, ma si trovano spessissimo anche rifugi e alloggi rurali in case berbere. Sono le "gite d'etape": poste nelle case degli abitanti del posto, hanno locali semplici quasi privi di mobilio (solo tavoli rotondi su cui vengono serviti i cibi; divani, ma talvolta, non sempre; e poi assolutamente cuscini, tanti, tantissimi cuscini), pavimenti ricoperti da tappeti su cui camminare senza scarpe, e materassi stesi sui tappeti, dove si dorme al posto dei letti. E i padroni di casa sono sempre cordiali, gentili, col sorriso sulle labbra.....
TRAVERSATA NORD DEL M'GOUN (durata 10gg - di cui 8 di cammino)
Una traversata nel cuore dell'Alto Atlante Centrale, dove il deserto roccioso dei monti si alterna alla vita rigogliosa delle valli irrigue, immersi nelle montagne color ocra, nelle oasi delle valli, nei grandi prati dove d'estate vivono i pastori nomadi berberi, e nei villaggi, appollaiati sui monti o ben nascosti ai piedi dei fiumi, con le loro abitazioni in terra rossa che si confondono con il colore delle rocce.
E con ben due "chicche": la salita al Monte M'Goun, a 4071m, il più alto dell'Alto Atlante Centrale, e la discesa lungo le famose gole del fiume M'Goun.
Il massiccio del M.Goun è senza dubbio la perla dell'Alto Atlante; ma il punto più elevato un pò più basso di quello del Toubkal, la sua maggiore distanza da Marrakech, e - come ci siamo ben accorti (!) - le tappe un pò più toste rispetto quelle del Toubkal, giustificano forse il fatto che turisti ed escursionisti si concentrino invece sul suo vicino. Tuttavia è qui che l'Atlante riuniscie tutte le sue bellezze.
Ai piedi delle montagne, dove le sfumature dei colori sembrano essere il frutto della fantasia di un artista, si nascondono centinaia di villaggi dalle case di terra rossa, mentre le valli sono così verdi da far impallidire i pascoli irlandesi. E l'acqua, un tempo così rara, sembra ora scorrere in abbondanza. ben incanalata nei perfetti sistemi di irrigazione.
Otto giorni di marcia attraversando diverse valli dell'Alto Atlante Centrale: la valle di Ait Bougmez (o d'Heureuse), punto di partenza del nostro trek e conosciuta per i suoi prati con alberi di mele e noci, e le sue coltivazioni a terrazza; la valle del M'Goun; la valle di Oulilimt; e la Valle delle Rose.
05.08.2016: MARRAKECH - AZILAL - LA VALLE D'AIT BOUGMEZ - trasferimento
Atterriamo a Marrakech in un orario decisiamente non indicato per l'estate: le 14.30!..... Aria calda, caldissima (e per dirlo io!!!!!)..... Subito voglia di bere, di mangiare qualcosa di fresco, di bagnarsi, di rinfrescarsi..... Scappiamo quasi subito dalla città, senza vedere nulla (ma era già previsto: altri periodi - e altri viaggi! - da riservare per la sua visita). Un lungo tragitto con un minipullmino ci porta nel cuore dell'Alto Atlante, transitando dapprima per Azilal - la porta dell'Alto Atlante centrale - poi per il colle d'Oughbar a 2200m, e infine scendendo verso la valle d'Ait Bougmez. Arriviamo al villaggio di Timite ben oltre le 22 e ci sistemiamo in casa berbera, dove gli abitanti ci accolgono con tè alla menta e tajine di verdure..... I primi di una lunga, lunghissima serie (e sempre comunque gustosissimi e apprezzatissimi)
06.08.2016: ALLA SCOPERTA DELLA VALLE D'AIT BOUGMEZ - Km. 9,69 - dislivello 329mt.
Escursione nei villaggi e nei campi attorno al villaggio di Timite, attraverso le colture della valle caratterizzate da coltivazioni a terrazzo e sistemi di irrigazione capillare. Una visita al mercato di bestiame locale. E poi la salita alla prima "altura" in terra marocchina, che abbiamo scoperto poi essere un luogo quasi sacro perchè abitato in passato da una specie di santone..... Cena e pernotto presso la stessa casa berbera. E qui ci concediamo una lunga serata in terrazza, incantati da un cielo infinito di stelle..... Anche in questo caso, il primo di una lunga, lunghissima serie (e sempre comunque affascinantissimi)..... E domani inizia il trek "vero"!
07.08.2016: TIMITE (1750m) - AZIB N'IKISS (2300m) - Km. 16,77 - dislivello 708mt
Cominciamo il nostro trekking salendo a Siddi Moussa, dove gustiamo una vista magnifica della valle D'Ait Bougmez. Poi scendiamo a valle verso il villaggio di Agouiti, pranziamo sotto i grandi alberi di noce nelle vicinanze del villaggio di Arouss, e risaliamo per arrivare al nostro campo a Azib N'Ikkis.
08.08.2016: AZIB N'IKKIS (2300m) - PASSO DI TARKADDIT (3400m) - TARKADDIT (2900m) - Km. 8,05. - dislivello 1098mt
Saliamo per sentiero in direzione del colle e del passo di Tarkaddit, da dove iniziamo a scorgere la catena montosa del M'Goun, con la sua montagna più alta, a 4068m. E gli scenari iniziano meravigliosamente ad aprirsi.....
Poi scendiamo verso l'altopiano di Tarkaddit, frequentato dai nomadi con le loro capre, montoni e dromedari. E dove piantiamo le nostre tende per la notte (sotto una leggera pioggerella....."Ma come???? Ma siamo in Africa!!!!.....).
09.08.2016: TARKADDIT (2900m) - M'GOUN (4068m) - OULILIMT (2600m) - Km. 15,40 - dislivello 1254mt
Oggi la salita al monte M'Goun, che con i suoi 4071 metri domina tutto il massiccio omonimo. L'ascensione è lunga, ma priva di difficoltà particolari. L'arrivo sulla vetta è una bizzarra camminata di diversi chilometri lungo un gigantesco e affascinante crinale a semicerchio, che si mantiene costantemente sui 4000 metri di altitudine, e la cui estremità si innalza di qualche decina di metri per andare a formare la cima del monte, da cui si gode di una vista magnifica - anche se oggi un pò foschiosa - della Valle del Sud e della Valle delle Rose. E mentre camminiamo sul crinale, rimaniamo affascinanti dai numerosi pinnacoli rocciosi e dalle rocce multicolori dei pendii che vediamo appena sotto di noi..... Meraviglioso!
10.08.2016: OULILIMT (2600m) - LA SORGENTE D'AFLAFEL (2200m) - Km.14,79 - dislivello 323mt
Percorriamo dapprima la valle d'Oulilimt ("ou' ils s'iinstallent"), posta nelle vicinanze della valle delle Rose, luogo in cui d'estate si insediano temporaneamente i nomadi d'Ait Atta e delle montagne del Saghro per trovarre in queste terre un luogo adatto al loro stile di vita.
Seguiamo poi, facendo dei sali e scendi, il corso del fiume M'Goun, per arrivare alla sorgente Aflafel, dove montiamo le tende. Dall'altra parte del fiume: una superba kasbah!
11.08.2016: LA SORGENTE D'AFLAFEL (2200m) - LA VALLE DEL M'GOUN - IMI N'IRKT - Km. 17,5. - dislivello 343 mt
Scendiamo la valle del M'Goun per un sentiero ai bordi del fiume, attraversando numerosi villaggi berberi costruiti ai lati dei campi di mais, grano e di immense piantaggioni di mele e noci. Pranziamo al villaggio di Taghreft, situato al centro di questa bella valle, in una accoglientissima casa berbera dove la nostrqa guida ci prepara nel modo più tradizionale il tè alla mente. E infine arriviamo al villaggio di Imi N'Irkt, che in berbero significa "la porta della gola".
12.08.2016 - IMI N'IRKT - LE GOLE DEL M'GOUN - AGUERZEGUA (1650m) - Km. 17,50 - dislivello 300 mt circa (segnale gps non ottimo)
E l'Alto Atlante offre anche questo: delle bellissime e spettacolarissime gole, che percorrriamo restando coi piedi nell'acqua praticamente per tutta la giornata: meno male che in questo periodo è sopportabilmente fredda e con corrente.....gestibile (la nostra guida comunque ci racconta che a maggio/giugno questa attraversata difficilmente si riesce a fare, per l'acqua troppo fredda e, soprattutto, per la corrente troppo forte). Usciamo dall'acqua solo per pranzare, in un posto molto accogliente e sotto degli immensi alberi di fico alla sorgente di Ifasfas, per poi riprendere il nostro "pediluvio" fino al villaggio di Aguezegua, dove un buon tè caldo e un possente "principe azzurro" (così soprannominato perche aveva un vestito azzurro......Si tratta del padrone di casa!....) ci accolgono nella casa berbera dove alloggiamo la notte..... E qui, all'improvviso, circa un paio d'ore dopo il nostro arrivo, sentiamo un rumore assordante d'acqua. D'istinto alziamo tutti gli occhi al cielo: un temporale improvviso???.Magari succede anche questo in Africa, sull'Atlante.....
E invece no. L'acqua c'era si, scrosciante e impetuosa. Ma arrivava dal fiume.
In quel momento stava arrivando l'onda di piena del fiume, causata da temporali avvenuti molto più a monte durante il pomeriggio (quelle nubone che vedevo in lontananza e che non mi facevano stare molto tranquilla.....) e che ora stava ingrossando e innalzando il fiume di oltre 3 metri. Acqua turbinosa, vorticosa, che stava devastando i bei campi piantumati e le ordinate coltivazioni a terrazza sulle due sponde del fiume, e che è andata avanti a scorrere velocissima per gran parte della notte...... E tutti a dirci "siete stati fortunati!.... Vi è andata bene!....."...... E già, mi sà che stavolta ci è proprio andata bene!..... Allah è stato grande (!!!!)
13.08.2016 - AGUERZEGUA (1650m) - BOUTAGHRAR (1500m) - Km. 15 circa - dislivello 750 mt circa (segnale gps non ottimo)
Oggi la nostra escursione avrebbe dovuto continuare nella parte bassa delle gole del M'Goun, alternando tratti nell'acqua e tratti nei campi..... Ma l'alluvione di ieri non ce lo consente: l'acqua è ancora abbastanza alta - ma soprattutto ancora velocissima - e dove si è ritirata e si potrebbe magari passare c'è un gran fango...... Ma la cosa che più impressiona è il suo colore: rispetto la limpidezza di ieri, oggi è di un inquietante color marrone......
Arriviamo quindi al villaggio di Boutaghrar dalle strade alte, ovvero quelle che percorrono anche i pochissimi mezzi a 4 ruote, transitando dapprima su una sterrata, poi tagliando per un sentiero, e infine su strada asfaltata che attraversa villaggi più civilizzati e trafficati. La nostra meta, Boutaghrar, è un bel villaggi posto sul fiume M'Goun, con un ponte che lo attraversa......e che ieri è stato sormontato dall'onda di piena..... Anche qui fango e tronchi divelti e trasportati dall'acqua.....
E qui finisce anche il nostro primo trek nell'Alto Atlante.....
14.08.2016 - BOUTAGHRAR - VALLE DELLE ROSE - OURZAZATE - IMLIL - ARMED - trasferimento
Giornata in auto, con trasferimento da Boutaghrar in direzione di Oursasate, passando per una magnifica strada dell'Atlante che attraversa tipici villaggi berberi prima di arrivare alla cittadona di Kalaat M'gouna, la capitale delle rose del Marocco. Proseguiamo passando per Ourzazate, la Hollywood del Marocco, dove sono stati girati film famosi (da Lawrence d'Arabia al Gladiatore, da Otello a Il gioiello del Nilo; e poi ancora Il tè nel deserto, Kundun, La mummia e Il ritorno, qualche film della saga di Asterix e Obelix, Sahara, Le Crociate, Babel, ...... ). Successivamente ci fermiamo a visitare la superba kasbah di Ait Benhadeou. Poi, attraversando il Passo Tizi N'Tichka, il più alto del Marocco che può essere percorso in auto, a 2260m, ci riavvicianiamo a Marrakech, per spostarci e proseguire verso Imlil, e successivamente - e finalmente! - con cambio auto (oramai oltre le 22!!!) ad Armed......
Il nostro secondo trek - quello del Toubkal - partirà direttamente da qui......
Ma domani abbiamo previsto un giorno di riposo!!!!!!!
Francesco Certo che per me da quando ho conosciuto Chiara, il mio modo di andare in montagna è cambiato, naturalmente in meglio.... anche se..... quando mi propone qualcosa, d'istinto, come fossi prevenuto, l'attacco. Ma, poi......la ringrazio per avermi sopportato.
......Anche per qs. trek, come quello dell'anno scorso in India, è stata lei l'artefice promotrice di tutto l'ambaradan.
Mi è piaciuto parecchio,anzi ...oserei dire di aver rivisto e vissuto momenti e scene di quando ero bambino con asini, muli e la campagna.
... Bello, proprio bello.
Grazie Chiara, santa della pazienza !!!!
Ps: lo so le foto sono tantissime ma, ogni foto rappresenta un'istante di vita !!!
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