Gita al lago Fiorenza dal pian della Regina, al cospetto del "Re di Pietra"
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Oggi, con mia moglie, un primo approccio alla zona del Monviso, conosciuto anche come il "re di Pietra", splendida piramide sulle alpi della valle Po, in provincia di Cuneo, ben visibile anche dalle montagne di casa nostra.
Portiamo l'auto al Pian della Regina a quota 1720, nel cuore dell'alta valle Po e la parcheggiamo nonostante sia possibile raggiungere il Pian del Re a quota 2020 con una buona ma stretta strada carrabile. Proprio su questa carrabile ci incamminiamo affrontando pendenze camminabili intorno al 7/10%. Evitiamo il più breve sentiero per allungare di proposito la gita e percorrere un lato della montagna decisamente più panoramico e solivo perchè rimane alto.
Grazie alla splendida giornata di sole priva di vento e ben calda, il cammino è incessantemente glorificato dalla vista del Monviso che ad ogni sguardo ci conquista di più.
Dopo circa quattro km e un un'ora abbondante di viaggio, eccoci alla splendida piana del pian del Re, purtropppo rovinata dalle migliaia di automobili che infestano ogni angolo del parcheggio a pagamento.
Superiamo questa bruttura, ci concediamo una colazione al bel rifugio e proseguiamo in piano per duecento metri ad arrivare alla sorgente del Po che proprio qui emette i suoi primi respiri.
Non celo una certa emozione e, come tanti, scatto qualche foto e mi abbevero. Lungi da ogni strumentalizzazione pseudo politica riguardo a questa sorgente (numerose scritte sulla strada fan ben capire quanto l'uomo possa essere triste), il feeling con questo posto è immediato. Qui nasce il fiume che corre sulla mia terra e un caldo senso di appartenenza mi pervade. Anni fa, sempre con mia moglie, visitammo le sorgenti del Tevere al monte Fumone e l'emozione non fu minore.
Dalle sorgenti, un sentiero (ora T2) risale la costa del monte con diversi tornanti e, in breve (15/20 minuti) esce un centinaio di metri più in alto nell'incantevole bacino naturale del lago Fiorenza dove il Monviso e le altre cime del comprensorio si specchiano magicamente.
Troppo bello per non accamparsi, così sulle sponde del lago ci concediamo una lunga sosta pic nic prendi sole.
Un cimotto non nominato a circa 2200 m, proprio sopra le nostre teste attira la mia attenzione, pertanto, mentre mia moglie si conquista la meritata tintarella, risalgo un sentierino, esco ad una larga sella erbosa e affronto una brevissima cresta che tuttavia oppone un passo di II grado. Lo supero, ed eccomi in cima. Più giù, mia moglie mi saluta ed io approfitto per gogermi il panorama da questo inaspettato osservatorio. Discesa per la stessa via con qualche comica nella disarrampicata del suddetto passo ed eccomi di ritorno al posto spiaggia.
Per la discesa al Pian della Regina, abbiamo fatto la medesima strada di salita con i medesimi tempi che qui non contemplano la lunga pausa e vanno considerati a passo turistico.
Il dislivello tiene conto della salita alla cimetta senza nome(questo tratto T3 II non indicato nelle difficoltà ufficiali perchè è un fuori programma evitabile).
Sviluppo: 9 km circa; SE: 14 km circa.
Portiamo l'auto al Pian della Regina a quota 1720, nel cuore dell'alta valle Po e la parcheggiamo nonostante sia possibile raggiungere il Pian del Re a quota 2020 con una buona ma stretta strada carrabile. Proprio su questa carrabile ci incamminiamo affrontando pendenze camminabili intorno al 7/10%. Evitiamo il più breve sentiero per allungare di proposito la gita e percorrere un lato della montagna decisamente più panoramico e solivo perchè rimane alto.
Grazie alla splendida giornata di sole priva di vento e ben calda, il cammino è incessantemente glorificato dalla vista del Monviso che ad ogni sguardo ci conquista di più.
Dopo circa quattro km e un un'ora abbondante di viaggio, eccoci alla splendida piana del pian del Re, purtropppo rovinata dalle migliaia di automobili che infestano ogni angolo del parcheggio a pagamento.
Superiamo questa bruttura, ci concediamo una colazione al bel rifugio e proseguiamo in piano per duecento metri ad arrivare alla sorgente del Po che proprio qui emette i suoi primi respiri.
Non celo una certa emozione e, come tanti, scatto qualche foto e mi abbevero. Lungi da ogni strumentalizzazione pseudo politica riguardo a questa sorgente (numerose scritte sulla strada fan ben capire quanto l'uomo possa essere triste), il feeling con questo posto è immediato. Qui nasce il fiume che corre sulla mia terra e un caldo senso di appartenenza mi pervade. Anni fa, sempre con mia moglie, visitammo le sorgenti del Tevere al monte Fumone e l'emozione non fu minore.
Dalle sorgenti, un sentiero (ora T2) risale la costa del monte con diversi tornanti e, in breve (15/20 minuti) esce un centinaio di metri più in alto nell'incantevole bacino naturale del lago Fiorenza dove il Monviso e le altre cime del comprensorio si specchiano magicamente.
Troppo bello per non accamparsi, così sulle sponde del lago ci concediamo una lunga sosta pic nic prendi sole.
Un cimotto non nominato a circa 2200 m, proprio sopra le nostre teste attira la mia attenzione, pertanto, mentre mia moglie si conquista la meritata tintarella, risalgo un sentierino, esco ad una larga sella erbosa e affronto una brevissima cresta che tuttavia oppone un passo di II grado. Lo supero, ed eccomi in cima. Più giù, mia moglie mi saluta ed io approfitto per gogermi il panorama da questo inaspettato osservatorio. Discesa per la stessa via con qualche comica nella disarrampicata del suddetto passo ed eccomi di ritorno al posto spiaggia.
Per la discesa al Pian della Regina, abbiamo fatto la medesima strada di salita con i medesimi tempi che qui non contemplano la lunga pausa e vanno considerati a passo turistico.
Il dislivello tiene conto della salita alla cimetta senza nome(questo tratto T3 II non indicato nelle difficoltà ufficiali perchè è un fuori programma evitabile).
Sviluppo: 9 km circa; SE: 14 km circa.
Tourengänger:
rochi

Communities: Hikr in italiano, Alpinismo Cabaret!
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Kommentare (6)