Andossi e Cardinello


Publiziert von cai56 , 23. August 2016 um 19:03. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:14 August 2016
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 1441 m
Abstieg: 1444 m
Strecke:Circolare 24,89 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Campodolcino lungo la statale 36. Parecchi spazi di parcheggio in frazione Portarezza.

Agli inizi del '800 Maria Teresa d'Austria diede il via alla costruzione della strada carrozzabile del Passo dello Spluga (attuale statale 36, con ben poche modifiche); il passaggio però, con numerose varianti attuate nel corso dei secoli, è conosciuto e frequentato - con la presenza fisica di una strada mulattiera - almeno dall'epoca romana. Questa escursione unisce in un unico anello due passaggi storico/preistorici di movimenti di persone, merci e animali. Madesimo, fino alla prima metà del '800 era un florido alpeggio che, in assenza di accessi stradali diversi, riconosceva nel nostro percorso l'unica possibilità di raggiungere le enormi distese a pascolo disponibili; il tracciato di ritorno va a percorrere invece l'ultima "versione" della strada pedonale di valico (1818) nelle Gole del Cardinello, fortunatamente risparmiata dalla costruzione - nel 1963 - dell'oleodotto Genova-Amburgo, peraltro attualmente dismesso.


Dagli ampi parcheggi di Portarezza, sulle rive del lago artificiale di Prestone, ci si avvia verso il centro di Campodolcino lungo la strada statale; in corrispondenza del sagrato di una chiesa con monumento al santo locale Don Guanella, si svolta a destra ad imboccare la carrozzabile per Fraciscio. Dopo sole poche decine di metri, si attraversa la forra del torrente Rabbiosa tramite il bel ponte "romano" (certamente un attraversamento è sempre esistito e le periodiche piene del corso d'acqua hanno fatto sì che la costruzione venisse costantemente adattata: l'attuale risale, almeno in parte, al 1927). Sull'altra riva inizia il lungo traverso ascendente che, passando a monte dell'abitato di Campodolcino, nel fitto bosco, si porta ad attraversare al meglio uno sperone roccioso: ripide gradinate e ripetuti tornanti conducono a raggiungere un esteso poggio prativo ascendente. Oltrepassate le baite (molte in rovina) dell'Alpe Fontana, si prosegue al margine dell'abetaia lasciando a destra una deviazione per Motta e raggiungendo la spianata di Pian del Lanzo. Il sentiero si addentra in una valletta umida e, a saliscendi, affianca il torrente Scalcoggia; in breve si risale sulla carrozzabile per Madesimo, all'uscita della galleria di Pianazzo, a poca distanza dal centro. Si attraversa la strada e ci si addentra nel piccolo abitato di Scalcoggia: al termine dell'asfalto si imbocca il sentiero che, con lunghi traversi nei ripidi prati, sale le pendici del dosso boscoso che culmina nella località Mottaccio, sparsa di baite, abitazioni e ritrovi pubblici. Si passa a percorrere una carrozzabile sterrata/asfaltata che serpeggia lungo l'ondulato altopiano degli Andossi; si affianca la chiesetta di San Rocco e, oltrepassato il piccolo nucleo di baite di Andossi, si incontra e si segue un particolare muro a secco di spartizione delle pertinenze che, del tutto rettilineo (si affossa negli accenni di doline e scavalca i piccoli dossi ad esse intercalati) fino alla località Stuetta. Siamo tornati sulla statale dello Spluga nelle vicinanze dell'invaso di Montespluga che, proprio qui a Stuetta, presenta il suo sbarramento diviso in due muraglioni simmetrici separati dalla prominenza rocciosa del Castellaccio. Si aggira il suddetto Castellaccio e ci si dirige al piede della diga più occidentale: un evidente e ben conservato acciottolato medioevale introduce al percorso delle Gole del Cardinello: subito si affronta una ripida discesa di terriccio e sassi smossi (regolarmente danneggiata da primaverili scivolamenti nevosi) e ci si porta al livello della mulattiera ottocentesca che attraversa a mezza quota la parete orientale delle gole. Si procede assecondando le pieghe del versante con tratti talora scavati nella roccia, gradinate e terrapieni su muri a secco. Sul fondovalle scorrono le acque del Liro: al secondo ponte si attraversa sull'altro versante e, su terreno più addomesticato, si raggiungono le baite di Soste e poi il piccolo nucleo di Rasdeglia: le antiche costruzioni sono raggiunte da una pista forestale, ma il nostro percorso segue la vecchia via mulattiera e rapidamente si scende a Mottaletta. Fra le costruzioni rimodernate rimangono - come stalle o fienili - alcuni esempi mirabili di baite a "carden", cioè costruite con pareti ad incastro angolare di tronchi, tipiche di popolazioni stabilitesi prevalentemente a nord delle Alpi. Ormai su asfalto si prosegue fino ad attraversare la frazione di Isola al margine settentrionale dell'omonimo lago artificiale. Si segue la provinciale in direzione Pianazzo-Madesimo per breve tratto, andando poi ad imboccare la sterrata di servizio alla casa dei guardiani della diga. Si passa a monte delle strutture tecniche e si continua nel fitto bosco parallelamente al fiume: una ripida discesa conduce al suo livello; serpeggiando fra gli abeti e dopo l'attraversamento di qualche limitata pietraia si attraversa la provinciale risalendola per poche decine di metri. Un viottolo erboso conduce fino all'ingresso del campeggio di Campodolcino; da qui, seguendo con attenzione le piccole frecce metalliche della "Via Spluga", si evita il centro abitato e, scorrendone al margine in aree di verde pubblico, si torna lungo l'argine a Portarezza.

Tourengänger: cai56, chiaraa


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Geodaten
 31343.gpx Due artefatti per assenza di segnale nelle Gole del Cardinello

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Kommentare (2)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 30. August 2016 um 17:03
Bel giro anche questo. Simpatico il rincorrere l'ombra sulle pietre.
Ciao

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. August 2016 um 17:24
L'ombra si può rincorrere per centinaia di metri.
Occorre però guardare dove si posano i piedi ;-)


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