Scatta Minoia da Sagesboden
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Rieccomi qua a raccontare una nuova avventura;)
Partenza da Omegna ore 7.30 ed arrivo per le 9 a Valdo (la seggiovia del Sagersboden apre alle 8.30 fino a fine luglio) 10 euro A/R e subito "in sella"..
Seggiovia davvero rapida, con pendenze notevoli che per chi soffre di vertigini può rappresentare un problemino, per il resto in meno di dieci minuti facciamo i 400 e passa metri di dislivello che ci portano all'imbocco del sentiero per il Vannino.
Più che un sentiero è una vera e propria strada sterrata, larga mulattiera con pendenze davvero decise nel primo tratto, 5-6 tornanti che alzano la quota di parecchio in poca distanza e portano al di fuori del bosco. Appena si comincia ad aprire la visuale la strada spiana e si procede con tranquillità lungo un sentiero pressochè lineare che, in un bel paesaggio, porta rapidamente al rifugio Margaroli (1.10 h) e di conseguenza al lago del Vannino adiacente. Il clima è perfetto, soleggiato con qualche nuvolettina sparsa che da respiro dai raggi caldi estivi del sole..
Mangiamo un boccone e pensiamo al da farsi, l'orario è dalla nostra parte ma il fatto che la funivia chiuda alle 16.30 è non poco limitante per i nostri progetti (scartiamo a subito il Giove). Consultandoci con i numerosi escursionisti optiamo per salire allo Scatta Minoia, non una cima ma una sorta di bocchetta raggiungibile in 1 ora e 40 dal rifugio, tempo che ci dicono sia sovrastimato.
Tempo di un caffè corretto e ripartiamo verso le 11.30 e, a passo svelto, costeggiamo il chiaro sentiero che dalla destra dello splendido lago del Vannino (il cui azzurro sembra dipinto) ci porta in alto verso la nostra meta. La pendenza non è mai proibitiva, di neve ne troviamo pochissima nel tratto finale (ultimo passaggio su roccette) ed in poco più di un'oretta arriviamo al bivacco dello Scatta Minoia (2599 mt.) l'aria è freschina ma ci fermiamo comunque un bel po' per le foto di rito e per godere del panorama.
Ripartiamo verso le ore 14 scendendo a passo molto deciso, qualche foto qua e la, ed in 40 minuti scarsi eccoci di nuovo al Margaroli, il tempo guadagnato in discesa ci fa optare per un percorso alternativo, attraversiamo la diga e prendiamo il sentierino (un po' sparito) dalla parte opposta, l'idea è quella di passare dal rifugio Myriam, per la verità sarebbe stato più comodo ripercorrere la via dell'andata e tagliare poi verso destra al cartellino che segnala il percorso per il rifugio, ma la nostra scelta ci permette di ammirare qualche bella marmotta ;)
Tra una cosa e l'altro un po' di tempo lo perdiamo e ad un certo punto sopraggiunge il timore di non riuscire a prendere l'ultima corsa della seggiovia, alle 15.45 siamo al Myriam e la fretta purtroppo ci sconsiglia di fermarci a visitarlo, ci infiliamo quindi sul sentiero che riporta a quello di risalita e veniamo rassicurati sulle tempistiche da un signore ed il suo cane che belli carichi si dirigono al rifugio.. In in 25 minuti siamo di nuovo alla funivia, una sosta alla panchina per bere un goccio d'acqua e alle ore 16.20 ci sediamo per la discesa stanchi ma soddisfatti;) godiamo del paesaggio anche con qualche piccolo brivido dovuto alla pendenza ed in men che non si dica siamo alla macchina:)
Gita consigliata a tutti, arrivare al Margaroli è semplice e da molte possibilità, una su tutte quella del Monte Giove che sarà credo la nostra prossima meta..
un saluto a tutti i lettori
Maurizio (e Giacomo)
Partenza da Omegna ore 7.30 ed arrivo per le 9 a Valdo (la seggiovia del Sagersboden apre alle 8.30 fino a fine luglio) 10 euro A/R e subito "in sella"..
Seggiovia davvero rapida, con pendenze notevoli che per chi soffre di vertigini può rappresentare un problemino, per il resto in meno di dieci minuti facciamo i 400 e passa metri di dislivello che ci portano all'imbocco del sentiero per il Vannino.
Più che un sentiero è una vera e propria strada sterrata, larga mulattiera con pendenze davvero decise nel primo tratto, 5-6 tornanti che alzano la quota di parecchio in poca distanza e portano al di fuori del bosco. Appena si comincia ad aprire la visuale la strada spiana e si procede con tranquillità lungo un sentiero pressochè lineare che, in un bel paesaggio, porta rapidamente al rifugio Margaroli (1.10 h) e di conseguenza al lago del Vannino adiacente. Il clima è perfetto, soleggiato con qualche nuvolettina sparsa che da respiro dai raggi caldi estivi del sole..
Mangiamo un boccone e pensiamo al da farsi, l'orario è dalla nostra parte ma il fatto che la funivia chiuda alle 16.30 è non poco limitante per i nostri progetti (scartiamo a subito il Giove). Consultandoci con i numerosi escursionisti optiamo per salire allo Scatta Minoia, non una cima ma una sorta di bocchetta raggiungibile in 1 ora e 40 dal rifugio, tempo che ci dicono sia sovrastimato.
Tempo di un caffè corretto e ripartiamo verso le 11.30 e, a passo svelto, costeggiamo il chiaro sentiero che dalla destra dello splendido lago del Vannino (il cui azzurro sembra dipinto) ci porta in alto verso la nostra meta. La pendenza non è mai proibitiva, di neve ne troviamo pochissima nel tratto finale (ultimo passaggio su roccette) ed in poco più di un'oretta arriviamo al bivacco dello Scatta Minoia (2599 mt.) l'aria è freschina ma ci fermiamo comunque un bel po' per le foto di rito e per godere del panorama.
Ripartiamo verso le ore 14 scendendo a passo molto deciso, qualche foto qua e la, ed in 40 minuti scarsi eccoci di nuovo al Margaroli, il tempo guadagnato in discesa ci fa optare per un percorso alternativo, attraversiamo la diga e prendiamo il sentierino (un po' sparito) dalla parte opposta, l'idea è quella di passare dal rifugio Myriam, per la verità sarebbe stato più comodo ripercorrere la via dell'andata e tagliare poi verso destra al cartellino che segnala il percorso per il rifugio, ma la nostra scelta ci permette di ammirare qualche bella marmotta ;)
Tra una cosa e l'altro un po' di tempo lo perdiamo e ad un certo punto sopraggiunge il timore di non riuscire a prendere l'ultima corsa della seggiovia, alle 15.45 siamo al Myriam e la fretta purtroppo ci sconsiglia di fermarci a visitarlo, ci infiliamo quindi sul sentiero che riporta a quello di risalita e veniamo rassicurati sulle tempistiche da un signore ed il suo cane che belli carichi si dirigono al rifugio.. In in 25 minuti siamo di nuovo alla funivia, una sosta alla panchina per bere un goccio d'acqua e alle ore 16.20 ci sediamo per la discesa stanchi ma soddisfatti;) godiamo del paesaggio anche con qualche piccolo brivido dovuto alla pendenza ed in men che non si dica siamo alla macchina:)
Gita consigliata a tutti, arrivare al Margaroli è semplice e da molte possibilità, una su tutte quella del Monte Giove che sarà credo la nostra prossima meta..
un saluto a tutti i lettori
Maurizio (e Giacomo)
Tourengänger:
mauri87s

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