Vacanza al Devero-Bocchetta d'Arbola 2 day
|
||||||||||||||||||||
Barbie Eccoci al mio pezzo forte escursionistico della vacanza: l' Albrunpass. Affrontarlo da Crampiolo freschi e riposati, dopo un'abbondante colazione con toma d'alpeggio e pane nero, è già partire con il piede giusto (ottimo soggiorno alla "Baita" di Crampiolo, un'unica stella ma luminosa!). Arrivati a Codelago la meta non è ancora visibile, spero non si tratti di una bocchetta stile "passo di Crampiolo"..Nel frattempo, la prima tappa da raggiungere è il fondo del lago e di lì risalire il sentiero che costeggia il torrente fino al superiore lago di Pianboglio. A quel punto la meraviglia dello sguardo si alterna in avanti e all'indietro, senza scampo. Davanti a noi si intravede la prima parte del sentiero che conduce al passo e che so mi condurrà ad un punto panoramico ammirato diverse volte sulle brochure illustrative dell'Alpe Devero. Il mio sguardo sarà costantemente impegnato ad individuare quel preciso punto, in un crescendo di vista mozzafiato sugli ambienti attraversati. E' l'apoteosi paesaggistica del Devero, la perfezione di elementi d'acqua e di terra concatenati fra loro. Un fiore individuato sulla roccia completa la mia inquadratura perfetta. E' un piacere incontrare tante persone sul sentiero ed immaginare che condividano la medesima meraviglia, ma c'è anche una punta di rammarico nel constatare che la maggior parte sono di nazionalità straniera. Spesso per gli italiani la vera montagna è solo Trentino, eppure io continuo a preferire questi luoghi, a noi più facilmente accessibili e spesso con un sapore di natura incontaminata e selvaggia che maggiormente sazia ed appaga lo spirito. Direi che le limitazioni a livello strutturale e di accesso a certe località possono costituire in questo caso un valore aggiunto, più in tema con la vera natura della montagna come ambiente duro e ostico, in cui ha davvero senso riappropriarsi dell'essenziale, ciò che può bastare. E allora la natura ti può anche offrire occasioni da vera "spa" a portata di mano, io sono sempre pronta a coglierle.. o diventare galleria d'arte nei panorami offerti e negli scorci da saper catturare, o ancora vivaio erboristico e floreale.. e osservatorio zoologico ... e ancora prezioso serbatoio di minerali a cielo aperto..e fonte di informazioni urbanistiche, architettoniche e antropiche....La montagna come cultura a tuttotondo, oltre gli impianti di risalita...la cultura della fatica, del cammino... della lentezza che sola può rendere attento lo sguardo e godere anche degli incontri più semplici. E in mezzo a questi pensieri ecco che appare la meta finale, individuata appena sopra un nevaio, su sentiero ben segnato e accessibile fra rivoli d'acqua di scioglimento. Al passo una linea ideale tracciata da cippi segna il confine svizzero sulle montagne intorno. Lo sguardo si apre su altri panorami, sotto di noi la Binntalhutte. Per me (ma solo per me!) è tempo di riposare, prima di proseguire con il percorso ad anello che ci porterà all'ingresso del Grande Est del Devero, per poi avventurarci nel Canaleccio. Qui, forse proprio oggi, le mucche al pascolo produrranno il latte per il primo Bettelmatt, coinquiline forzate delle marmotte, alle quali, per una volta all'anno, rubano la scena di protagoniste incontrastate del luogo.
Max64 Dopo una sosta in bocchetta,seguendo dei segnavia gialli,sono arrivato in un punto panoramico quotato 2510m di fronte al Monte Figascian.Mi è balenata l'idea di andarci in vetta,ma oggi ho preferito rimanere con Barbara.Mi rifarò domani.......To Be Continued!
Max64 Dopo una sosta in bocchetta,seguendo dei segnavia gialli,sono arrivato in un punto panoramico quotato 2510m di fronte al Monte Figascian.Mi è balenata l'idea di andarci in vetta,ma oggi ho preferito rimanere con Barbara.Mi rifarò domani.......To Be Continued!
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (11)