Tour del Monviso
8-9-10 agosto 2010
Splendido giro intorno al Monviso in compagnia di moglie e amici, un solo rammarico non aver tentato la vetta ma la cosa non era compatibile con il resto del gruppo, mi so ripromesso di ritornare per salire questa bella montagna
Tour di tre giorni pernottando nei rifugi Quintino sella e Vallanta con quattro deviazioni per toccare le cime del Viso Mozzo Punta Malta e Losetta e passaggio dal rif. Giacoletti
I 3700 m di dislivello sono comprensivi di deviazioni alle vette, limitandosi al puro tour si è sui 2400 m di dislivello
1° Giorno Pian del Re - Rif. Quintino Sella
Gruppo di 9 escursionisti con ben 6 donne.
Da pian del Re saliamo al Lago Fiorenza (2113 m), da dove si specchiano Monviso e Visolotto. Scavalchiamo un colletto, lasciamo a destra un bivio per il rifugio Giacoletti e proseguiamo passando a lato del Lago Chiaretto. La mulattiera sale poi a un’ampia conca di massi e detriti, compresa tra il Monviso e il Viso Mozzo sino al Colle di Viso (2650 m) Qui pranziamo al sacco tutti assieme. Dopo pranzo diversificato 3 rimangono a riposare mentre gli altri salgono al Viso Mozzo senza zaino, bello lo spettacolo dalla vetta.
Ricompattato il gruppo andiamo al rifugio Quintino Sella (2640 m) per la cena ed il pernottamento.
2° giorno Rif. Q. Sella - Rif. Vallanta
Seguiamo verso sud la mulattiera con i segnavia del Gta, che percorre la desolata conca dei Laghi delle Sagnette e poi saliamo al Passo Gallarino (2727 m). Da qui, dirigendosi verso ovest, arriviamo in breve al PassoChiaffredo (2764 m),che immette nel Vallone delle Giargiatte.
Qui abbandono il guppo e lasciato lo zaino facccio una veloce puntatina alla Punta Malta (2995m) da dove si gode un ottima vista sul versante sud del Monviso e sulle Alpi Marittime. Ritornato al passo proseguo passando accanto ai laghi Lungo e Bertin caratterizzati da innumerevoli ometti costruiti in zona, lascio a destra il bivacco Bertoglio e scendo per il selvaggio vallone, fra pietraie, boschi e radure, qui riprendo il resto del gruppo e insieme proseguiamo fino al suo sbocco nel Vallone di Vallanta presso le diroccate Grange Gheit (1912 m) dove ci fermiamo per la pausa pranzo. Attraversiamo il torrente e proseguiamo sulla mulattiera che risale il vallone principale fino al rifugio Vallanta. Arrivati al rifugio verso le 16 propongo una puntatina veloce senza zaino al M. Losetta ma sembra che nessuno se la senta di seguirmi (ci sono altri 600 m di dislivello) sapendo che domani ci aspetta un altra gionata di cammino minimo 6 ore escluse varianti preferiscono risparmiarsi. Alla fine saliamo alla bella e panoramica cima solo io e Ivan lungo un bel sentiero peccato la nebbia che va e viene e ci limita il panorama. Con nostro stupore troviamo un gruppo di bicker francesi in vetta alla Losetta. Ritorno al bel rifugio Vallanta
3° Giorno Rif. Vallanta - Pian del Re
Dal rifugio Vallanta (2450 m) prendiamo il sentiero che s’inalza verso nord-nordest fino al passo omonimo (2811 m), sul confine di stato italo francese. Si scende sul lato francese passando accanto al Lac Lestio (2510 m), che da origine al torrente Guil. Giunti su un ripiano a quota 2450 si gira a destra fra i pascoli a mezza costa,per raggiungere il refuge du Viso (2460 m). Proseguiamo verso nord fino a un crocevia, poi si sale a destra per raggiungere il Buco di Viso dove ricompattiamo il gruppo. Nell'attesa io Ivan e Lori saliamo al Colle delle Traversette (2950 m), scendiamo al buco di viso e lo percorriamo in senso inverso per verificarne la fattibilità per tutto il gruppo visto che qualcuno è titubante. Usciti sul versante francese del buco col gruppo al completo sosta pranzo visto che la valle italiana è immersa nelle nebbie. Ripercorriamo il Buco di Viso ora dalla Francia verso l'Italia senza problmi. Si scende ora per il Vallone delle Traversette raggiunto il bivio Pian del Re - Rif. Giacoletti si decide se andare al Giacoletti o scendere direttamente al Pian del Re, la maggiorparte opta per il Pian del Re o per la stanchezza o per il panorama limitatato dalla nebbia. Io Ivan e Lori che si era risparmiata sino ad oggi per paura del ginocchio effettuiamo la variante Giacoletti.
Percorso effettuato di buon passo recuperando un oretta sui tempi di marcia in modo che non aspettino troppo chi ha optato per la discesa diretta al Pian del Re
Splendido giro intorno al Monviso in compagnia di moglie e amici, un solo rammarico non aver tentato la vetta ma la cosa non era compatibile con il resto del gruppo, mi so ripromesso di ritornare per salire questa bella montagna
Tour di tre giorni pernottando nei rifugi Quintino sella e Vallanta con quattro deviazioni per toccare le cime del Viso Mozzo Punta Malta e Losetta e passaggio dal rif. Giacoletti
I 3700 m di dislivello sono comprensivi di deviazioni alle vette, limitandosi al puro tour si è sui 2400 m di dislivello
1° Giorno Pian del Re - Rif. Quintino Sella
Gruppo di 9 escursionisti con ben 6 donne.
Da pian del Re saliamo al Lago Fiorenza (2113 m), da dove si specchiano Monviso e Visolotto. Scavalchiamo un colletto, lasciamo a destra un bivio per il rifugio Giacoletti e proseguiamo passando a lato del Lago Chiaretto. La mulattiera sale poi a un’ampia conca di massi e detriti, compresa tra il Monviso e il Viso Mozzo sino al Colle di Viso (2650 m) Qui pranziamo al sacco tutti assieme. Dopo pranzo diversificato 3 rimangono a riposare mentre gli altri salgono al Viso Mozzo senza zaino, bello lo spettacolo dalla vetta.
Ricompattato il gruppo andiamo al rifugio Quintino Sella (2640 m) per la cena ed il pernottamento.
2° giorno Rif. Q. Sella - Rif. Vallanta
Seguiamo verso sud la mulattiera con i segnavia del Gta, che percorre la desolata conca dei Laghi delle Sagnette e poi saliamo al Passo Gallarino (2727 m). Da qui, dirigendosi verso ovest, arriviamo in breve al PassoChiaffredo (2764 m),che immette nel Vallone delle Giargiatte.
Qui abbandono il guppo e lasciato lo zaino facccio una veloce puntatina alla Punta Malta (2995m) da dove si gode un ottima vista sul versante sud del Monviso e sulle Alpi Marittime. Ritornato al passo proseguo passando accanto ai laghi Lungo e Bertin caratterizzati da innumerevoli ometti costruiti in zona, lascio a destra il bivacco Bertoglio e scendo per il selvaggio vallone, fra pietraie, boschi e radure, qui riprendo il resto del gruppo e insieme proseguiamo fino al suo sbocco nel Vallone di Vallanta presso le diroccate Grange Gheit (1912 m) dove ci fermiamo per la pausa pranzo. Attraversiamo il torrente e proseguiamo sulla mulattiera che risale il vallone principale fino al rifugio Vallanta. Arrivati al rifugio verso le 16 propongo una puntatina veloce senza zaino al M. Losetta ma sembra che nessuno se la senta di seguirmi (ci sono altri 600 m di dislivello) sapendo che domani ci aspetta un altra gionata di cammino minimo 6 ore escluse varianti preferiscono risparmiarsi. Alla fine saliamo alla bella e panoramica cima solo io e Ivan lungo un bel sentiero peccato la nebbia che va e viene e ci limita il panorama. Con nostro stupore troviamo un gruppo di bicker francesi in vetta alla Losetta. Ritorno al bel rifugio Vallanta
3° Giorno Rif. Vallanta - Pian del Re
Dal rifugio Vallanta (2450 m) prendiamo il sentiero che s’inalza verso nord-nordest fino al passo omonimo (2811 m), sul confine di stato italo francese. Si scende sul lato francese passando accanto al Lac Lestio (2510 m), che da origine al torrente Guil. Giunti su un ripiano a quota 2450 si gira a destra fra i pascoli a mezza costa,per raggiungere il refuge du Viso (2460 m). Proseguiamo verso nord fino a un crocevia, poi si sale a destra per raggiungere il Buco di Viso dove ricompattiamo il gruppo. Nell'attesa io Ivan e Lori saliamo al Colle delle Traversette (2950 m), scendiamo al buco di viso e lo percorriamo in senso inverso per verificarne la fattibilità per tutto il gruppo visto che qualcuno è titubante. Usciti sul versante francese del buco col gruppo al completo sosta pranzo visto che la valle italiana è immersa nelle nebbie. Ripercorriamo il Buco di Viso ora dalla Francia verso l'Italia senza problmi. Si scende ora per il Vallone delle Traversette raggiunto il bivio Pian del Re - Rif. Giacoletti si decide se andare al Giacoletti o scendere direttamente al Pian del Re, la maggiorparte opta per il Pian del Re o per la stanchezza o per il panorama limitatato dalla nebbia. Io Ivan e Lori che si era risparmiata sino ad oggi per paura del ginocchio effettuiamo la variante Giacoletti.
Percorso effettuato di buon passo recuperando un oretta sui tempi di marcia in modo che non aspettino troppo chi ha optato per la discesa diretta al Pian del Re
Tourengänger:
ser59

Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (1)