Cornone di Blumone dal Gaver
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Prima cima dell'anno. Beh sì sono arrivato lungo ma da Gennaio ho solamente arrampicato e la voglia di fare del sano trekking era parecchia.
Parto da casa alle 5:00 e dopo due ore abbondanti arrivo alla malga Gaver. Alle 7:30 sono in partenza! Il cielo è sgombro da nubi, l'aria frizzante del mattino mi mette di buon umore, accellero il passo e arrivo al rifugio Tita Secchi in un'ora e mezza contro le 2h15' della palina.
Qui faccio una pausa tè, poi di nuovo via verso il Passo del Blumone (a tratti ancora innevato) mentre le nuvole accerchiano la cima del Cornone. Arrivato al passo inzio il tratto più "alpinistico", prima dritto sullo spallone di destra seguendo ometti, poi un lungo traverso su neve mi deposita all'ultima grossa balza rocciosa prima della cima.
C'è ancora qualche nevaio da superare ma la neve è abbastanza portante nonostante in più punti si entra fino al ginocchio. La salita è facile (II), bisogna solo stare attenti a non perdere di vista gli ometti e gli sbiaditi segnavia... poi d'improvviso spunta la croce arancio e sono in cima.
Attendo qualche minuto e le nubi si diradano regalandomi una magnifica vista sul Tredenus e sulle cime circostanti. Deciso a pranzare al rifugio, inizio la discesa verso il passo, ripercorro il sentiero a ritroso e alle 12:30 in punto sono con le gambe sotto il tavolo. Dopo un buonissimo cervo in salmì con polenta, davvero sublime, mi concedo un pisolino allungato sulle placche granitiche fuori dal rifugio mentre il sole riscalda l'aria e l'animo.
Poi, ripreso dal torpore e ancora mezzo assopito, imbocco il sentiero 17 che in poco più di un'ora mi riporta alla macchina. Sicuramente una grande giornata!
Alla prossima
Parto da casa alle 5:00 e dopo due ore abbondanti arrivo alla malga Gaver. Alle 7:30 sono in partenza! Il cielo è sgombro da nubi, l'aria frizzante del mattino mi mette di buon umore, accellero il passo e arrivo al rifugio Tita Secchi in un'ora e mezza contro le 2h15' della palina.
Qui faccio una pausa tè, poi di nuovo via verso il Passo del Blumone (a tratti ancora innevato) mentre le nuvole accerchiano la cima del Cornone. Arrivato al passo inzio il tratto più "alpinistico", prima dritto sullo spallone di destra seguendo ometti, poi un lungo traverso su neve mi deposita all'ultima grossa balza rocciosa prima della cima.
C'è ancora qualche nevaio da superare ma la neve è abbastanza portante nonostante in più punti si entra fino al ginocchio. La salita è facile (II), bisogna solo stare attenti a non perdere di vista gli ometti e gli sbiaditi segnavia... poi d'improvviso spunta la croce arancio e sono in cima.
Attendo qualche minuto e le nubi si diradano regalandomi una magnifica vista sul Tredenus e sulle cime circostanti. Deciso a pranzare al rifugio, inizio la discesa verso il passo, ripercorro il sentiero a ritroso e alle 12:30 in punto sono con le gambe sotto il tavolo. Dopo un buonissimo cervo in salmì con polenta, davvero sublime, mi concedo un pisolino allungato sulle placche granitiche fuori dal rifugio mentre il sole riscalda l'aria e l'animo.
Poi, ripreso dal torpore e ancora mezzo assopito, imbocco il sentiero 17 che in poco più di un'ora mi riporta alla macchina. Sicuramente una grande giornata!
Alla prossima
Tourengänger:
Barbacan

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