Rosso di Ribia cima SW (m.2547)
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Poge
Bella escursione insieme a Emiliano che si "sacrifica" per tornare nuovamente al Rosso di Ribia, accettando la mia proposta.
Dopo il non breve viaggio fino al parcheggio di inizio escursione (e dopo aver dato un passaggio al "matto" della valle fino a Russo) saliamo di buon passo transitando dalla Capanna Ribia dove incontriamo una pecora da guardia che ci accoglie ... praticamente l'unica altra forma di vita in zona ...
Risaliamo verso il canale di accesso alla vetta senza difficoltà, grazie alle indicazioni di Emiliano e qualche ometto qua e là. Come aveva ipotizzato la sera precedente, troviamo la catena staccata dai chiodi ma noi siamo pronti e quindi tiriamo fuori i nostri "agganci" e passiamo senza ulteriori difficoltà e ci inerpichiamo per l'ultimo tratto fino in vetta ... bello!
La mia scimmia per i percorsi ad anello ci fa individuare dall'alto un sentierino che taglia tutta la testata della valle (evitandoci di ridiscendere fino alla Capanna) passando poco sotto alla lunga bastionata rocciosa della Cima NE del Rosso di Ribia e depositandoci nei pressi dell'Uomo Tondo.
Nel frattempo un bel banco di nubi ha coperto tutte le cime intorni a noi ...
Inizia la lunga discesa nella Valle di Fumegn fino all'Alpe di Categn da dove il percorso prosegue per un pochino a mezza costa e poi svolta decisamente a destra ... svolta che noi non vediamo (ma distratti non l'abbiamo neanche cercata). Invece di tornare sui nostri passi optiamo per un breve ravano, così da poter tornare sulla retta via e poi giù fino in valle...
Gran bella giornata in compagnia di Poncione.
Poncione
Dopo la doccia di sabato in quel di San Bernardino, ricevo un gradevole invito da Andrea Poge che potrebbe salvarmi il weekend "bagnato". Ci confrontiamo e la scelta cade su una cima da me già fatta, ma che avrei desiderato comunque bissare tanto m'era piaciuta... Rosso di Ribia in Val Vergeletto. Avviso pertanto Andrea che una corda nello zaino potrebbe rivelarsi fondamentale.
Liquidati senza problemi, nonostante l'umidità nella parte bassa dell'ascesa, gli accessi all'Alpe Ribia e al breve ma ripido canale per la vetta, troviamo una situazione inalterata... ovvero, la catena utile a superare il pezzo ostico giace ancora a terra staccata dalla sua sede. Occorre trovare un altro disagevole passaggio su queste placche inclinate e gradinate, o affrontare un breve ma ostico passaggio di II per poter attrezzare la corda fissa. Ci provo in libera ma desisto, ci riprova Andrea che - mediante fettuccia - riesce ad assicurarsi per salire e permettermi di affrontare in sicurezza il passaggino, davvero breve ma non semplicissimo.
Superato lo scoglio, e posate le bacchette, in breve saliamo l'erto canale tramite un'altra catena giungendo in cresta e affacciandoci a nord... la cresta è pulita, dunque affrontiamo in tranquillità gli ultimi metri che ci portano in vetta, dove sostiamo e pranziamo. La mia intenzione di salire anche su quella che reputo essere una terza cima del Rosso di Ribia posta pochi metri a ovest, divisa da un secco intaglio che costringe all'aggiramento, è purtroppo vanificata da neve ghiacciata e inaffidabile su un breve traverso. Peccato, ma non era importante.
Tornati all'imbocco del canale usufruendo ancora della corda, proseguiamo nel bello e interessante anello programmato da Andrea pervenendo alla sella del cosiddetto "Uomo Tondo", sorta di piccola torre d'avvistamento, quindi all'Alpe di Categn. Un breve ma intenso "ravano" nei rododendri dovuto alla perdita della traccia principale non c'impedisce comunque di ritrovare il sentiero più in basso nei pressi del torrente... il resto della discesa è lungo ma davvero piacevole, mentre il cielo rumoreggia di tanto in tanto.
Bellissimo giro... e grazie ad Andrea, col quale ho camminato con piacere, per aver proposto questa escursione.
Bella escursione insieme a Emiliano che si "sacrifica" per tornare nuovamente al Rosso di Ribia, accettando la mia proposta.
Dopo il non breve viaggio fino al parcheggio di inizio escursione (e dopo aver dato un passaggio al "matto" della valle fino a Russo) saliamo di buon passo transitando dalla Capanna Ribia dove incontriamo una pecora da guardia che ci accoglie ... praticamente l'unica altra forma di vita in zona ...
Risaliamo verso il canale di accesso alla vetta senza difficoltà, grazie alle indicazioni di Emiliano e qualche ometto qua e là. Come aveva ipotizzato la sera precedente, troviamo la catena staccata dai chiodi ma noi siamo pronti e quindi tiriamo fuori i nostri "agganci" e passiamo senza ulteriori difficoltà e ci inerpichiamo per l'ultimo tratto fino in vetta ... bello!
La mia scimmia per i percorsi ad anello ci fa individuare dall'alto un sentierino che taglia tutta la testata della valle (evitandoci di ridiscendere fino alla Capanna) passando poco sotto alla lunga bastionata rocciosa della Cima NE del Rosso di Ribia e depositandoci nei pressi dell'Uomo Tondo.
Nel frattempo un bel banco di nubi ha coperto tutte le cime intorni a noi ...
Inizia la lunga discesa nella Valle di Fumegn fino all'Alpe di Categn da dove il percorso prosegue per un pochino a mezza costa e poi svolta decisamente a destra ... svolta che noi non vediamo (ma distratti non l'abbiamo neanche cercata). Invece di tornare sui nostri passi optiamo per un breve ravano, così da poter tornare sulla retta via e poi giù fino in valle...
Gran bella giornata in compagnia di Poncione.
Poncione
Dopo la doccia di sabato in quel di San Bernardino, ricevo un gradevole invito da Andrea Poge che potrebbe salvarmi il weekend "bagnato". Ci confrontiamo e la scelta cade su una cima da me già fatta, ma che avrei desiderato comunque bissare tanto m'era piaciuta... Rosso di Ribia in Val Vergeletto. Avviso pertanto Andrea che una corda nello zaino potrebbe rivelarsi fondamentale.
Liquidati senza problemi, nonostante l'umidità nella parte bassa dell'ascesa, gli accessi all'Alpe Ribia e al breve ma ripido canale per la vetta, troviamo una situazione inalterata... ovvero, la catena utile a superare il pezzo ostico giace ancora a terra staccata dalla sua sede. Occorre trovare un altro disagevole passaggio su queste placche inclinate e gradinate, o affrontare un breve ma ostico passaggio di II per poter attrezzare la corda fissa. Ci provo in libera ma desisto, ci riprova Andrea che - mediante fettuccia - riesce ad assicurarsi per salire e permettermi di affrontare in sicurezza il passaggino, davvero breve ma non semplicissimo.
Superato lo scoglio, e posate le bacchette, in breve saliamo l'erto canale tramite un'altra catena giungendo in cresta e affacciandoci a nord... la cresta è pulita, dunque affrontiamo in tranquillità gli ultimi metri che ci portano in vetta, dove sostiamo e pranziamo. La mia intenzione di salire anche su quella che reputo essere una terza cima del Rosso di Ribia posta pochi metri a ovest, divisa da un secco intaglio che costringe all'aggiramento, è purtroppo vanificata da neve ghiacciata e inaffidabile su un breve traverso. Peccato, ma non era importante.
Tornati all'imbocco del canale usufruendo ancora della corda, proseguiamo nel bello e interessante anello programmato da Andrea pervenendo alla sella del cosiddetto "Uomo Tondo", sorta di piccola torre d'avvistamento, quindi all'Alpe di Categn. Un breve ma intenso "ravano" nei rododendri dovuto alla perdita della traccia principale non c'impedisce comunque di ritrovare il sentiero più in basso nei pressi del torrente... il resto della discesa è lungo ma davvero piacevole, mentre il cielo rumoreggia di tanto in tanto.
Bellissimo giro... e grazie ad Andrea, col quale ho camminato con piacere, per aver proposto questa escursione.
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