Nudo alla meta, ma i naturisti dove sono? Monte Frondine.
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Ormai si sta sfiorando la noia a furia di ripetere che le nostre escursioni ultimamente sono figlie delle previsioni Meteo, e d’altronde anche quest’ultima uscita non fa eccezione; e allora che fare quando tutto sembra girare per il verso sbagliato? Si vanno a rispolverare vecchi progetti che aspettano solo di essere “recuperati” quando tutto sembra perso, se poi il progetto in questione coincide con la presunta Meteo avversa e la vicinanza dei luoghi, be’, il gioco è praticamente fatto.
Giusto un paio d’anni fa, portai la Patrigang a fare un giro qua in Val Trompia, nei posti che oggi ho ripercorso, e tra una cima e l’altra, ci portammo nelle vicinanze del M. Frondine e Tigaldine, tentammo una loro risalita, ma niente, la traccia spesso spariva tra i fitti Mughi e le esposizione poste ad ovest. E così rinunciammo…
Una volta a casa continuai il “discorso”, diedi un’ occhiata ad internet per vedere se qualcuno aveva relazionato una possibile escursione su queste due cime, ma poco o nulla di preciso riuscii a trovare (web.tiscali l’ha tra i percorsi), se non che, vista la solitudine dei luoghi, la zona è frequentata da escursionisti che amano camminare in costume adamitico. E qua trovate qualcosa nei siti specialized…
Ora, riprendendo il titolo che diedi a quella escursione relazionata su Hikr http://www.hikr.org/tour/post80606.html, mi sono detto: perché non cercare i misteriosi sentieri del Frondine per vedere poi come “approcciarli”? D’altronde fatica e divertimento fanno parte o no del perfetto escursionista?
Via allora, si parte dal bel parcheggio dei Piani di Vaghezza e si segue la bollatura bianco/azzurra, si giunge con facilità al Passo delle Piazze, e da qua, ci si addentra in una bella faggeta calpestando un sentiero cosparso di roccette affioranti, si sbuca al soprastante Pian del Bene, e con ripido sentiero su pendio erboso, si va guadagnare la cresta che porta al M. Ario. La vista è a 360° e se il tempo è bello, si può vedere uno spicchio del L. di Garda.
Si prosegue il cammino scendendo ripidamente il versante opposto alla salita, ci si porta alla Goletta di Nasso e la si supera arrivando ad un bivio; su una bella mezzacosta si giunge direttamente al Passo Falcone, mentre piegando a sinistra, si affronta un breve ma vigliacco strappo che porta al Dosso Falcone.
Discesi al P.so Falcone, ora la traccia, a volte flebile, si inerpica verso il pendio W del M.Pezzeda, qua facendo leva sui gloriosi polpacci, in dieci minuti circa arriverete sulla cima dove è presente la parte finale di una seggiovia.
Dal M. Pezzeda ancora una volta ci si deve affidare alla vista e al senso di orientamento (neanche tanto) per salire al Frondine, comunque, si rimane in cresta seguendo la traccia che scende verso SE, una volta arrivati alla selletta, si continua il cammino su flebilissima traccia, ci si “confronta” con la fitta boscaglia di Mughi che si, questa volta picchiano veramente duro sugli zebedei sino a farli diventare grossi come uova di Struzzo, ma si procede; passato questo tratto (breve) ora bisogna restare vigili per evitare errori fatali.
Con il cielo abbastanza sereno, continuare a vista + senso di orientamento non è difficilissimo, e difatti, dopo aver attraversato un piccolo giardino di Rododendri, si arriva ad incrociare una zona rocciosa che ostruisce quasi il passaggio, la si costeggia salendo in maniera ripida, e una volta guadagnata la cresta, si prosegue il cammino proprio al limite del bosco di Mughi, a questo punto arrivare al Frondine è gioco facile. Sulla cima non vi è nessun segnale, vedrò che posso fare la prossima volta…escludo un segnale "eretto" per segnalare la cima! :)
Come scritto in precedenza, questa è una zona frequentata dagli escursionisti naturisti, ed io, preso da un entusiasmo liberatorio mentre mi avvicino alla meta, comincio ad abbandonare i “pesi”… via lo zaino, via la maglietta, via i calzoncini… e corro! Ragazzi sono qua!!!!! Pùtanis, non c’è nessuno… amici naturisti io c’ero, ma voi dove eravate?
Giusto il tempo di bere un sorso d’acqua in situazione adamitica, e fatte le dovute foto per immortalare l’avvenuta “presa” del Frondine, il mio sguardo si rivolge verso S, no, non verso quel miserabile camolotto che ciondola, ma verso il Tigaldine che penso si possa raggiungere in 20 minuti seguendo una bella cresta erbosa, ma… a questo punto delle nuvole minacciose stanno coprendo la vicina Corna Blacca, penso che un temporale a breve mi colpirà, e memore delle (farlocche) previsioni Meteo, alzo i tacchi abbandonando l’idea di proseguire sino al Tigaldine.
Ripreso il cammino a ritroso, mi sono riportato alla Selletta di Frondine, da qua, un sentiero delle Capre scende verso NW tagliando un versante erboso, si giunge al vicino Casinetto, e poi su strada sterrata si prosegue a destra in tutta tranquillità, prima di arrivare ad una grande malga, bisogna risalire un breve tratto erboso sino a raggiungere la Pozza Campo di Nasso, proprio lì vicino, una palina vi indica la direzione che dovrete prendere: Vaghezza, Pian del Bene.
Si cammina in falsopiano in questo famoso e bello Campo di Nasso, si sale leggermente sino alla Malga Pian del Bene, e da qua si arriva facilmente al vicino Passo Pian del Bene, da qua si riprende il sentiero percorso fatto all’andata ed in tutta comodità si ritorna alla macchina. Ma i temporali previsti? Niente, adesso c’è un sole che spacca le pietre…
Nota 1): Bellissimo giro secondo me da effettuare nei mesi di Aprile/Maggio o in autunno/inverno; per un bel tratto il percorso viaggia in cresta ed ha ampie aperture sulla Val Trompia/Maniva, e le fioriture, sono il quid per gli amanti della foto “d’autore”. Inutile dire che il Frondine e il Tigaldine sono due cime totalmente ignorate… ed io ho già in mente un bel “ravanage”! Il T3 è per il Frondine, per il resto è T2 o T2+
p.s.
Comincio a programmare un giro "hikriano" al Tigaldine? Forza timidoni... :)
Nota 2): Cose a caso & chi se ne frega.
Chi se ne frega: Le nuove volanti della Polizia saranno della Renault e non dell’Alfa Romeo.
Chi se ne frega: Il Cile ha vinto la Coppa America.
Rissa a Porta a Porta tra Vespa e Brunetta. E CHISSENEFREGA!!!!!
Nota 3 ): Solo Eric…
SOLO.
Io questo giro me lo faccio al volo,
tra il verde spumeggiante e i fiori col bocciolo,
e brindo a questa vista con l’ottimo Barolo.
Solo,
io salto nella Pozza e nuoto col bracciolo,
ma l’acqua è molto fredda ed io già esco al volo,
riprendo il mio cammino col siculo cannolo.
Solo,
di nudi non ne vedo e nascondo il cetriolo,
l’umore mio è alto per questo non mi duolo,
il giro mi è piaciuto e non son più pignolo.
Cammino a piedi nudi prendendomi il vaiolo, e in fondo mi domando: chi cazzo è mai sto Solo?
A’ la prochaine! Menek und Olmo.

Kommentare (28)