Cima di Biasagn m.2417
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In vista di un altro weekend tendenzialmente umido ci si propongono vari dilemmi, tenendo conto di vari fattori. Tra le varie scelte che ci siamo ripromessi risale in cattedra una cima già sfuggita due volte, vuoi per il tempo metereologico vuoi per quello "fisico": la Cima di Biasagn, in Val Pontirone.
E anche stavolta non si può dire sia stata una "passeggiata" comunemente intesa.
Presenti froloccone, ramingo, Francesca, giansa ed Elena. Si sale dal sentiero classico che da Fontana attraversa in dolce pendenza i nuclei di Sgioranch, Tücetvai e Mazzorino per poi impennarsi nella pineta, la quale infine si dirada nei prati che ospitano il Rifugio Biasagn. Dopo una pausa ristoratrice si riparte su ripidi prati intercettando un evidente sentiero diretto alla forcella (m.2283) posta tra Pizzo Quadro e Cima di Biasagn. Solitamente per quest'ultima si procede in "direttissima" dal rifugio, ma l'idea è di fare un anello utilizzando questo itinerario (T3) in discesa.
Invece si traversa in falsopiano per prati utilizzando un bel sentiero di capre, facile, ma che in molti punti procede su tratti decisamente esposti; oltretutto la montagna reca evidenti segni di "sgretolamento" in molte sue parti, e dunque occorre la massima attenzione negli attraversamenti di frane. Altro fattore di "disturbo", se vogliamo, è la presenza di moltissimi sentieri di capre che soprattutto nella parte alta possono confondere le idee o portar fuori strada. Sta di fatto che giungiamo alla forcella, dove Francesca sventola bandiera bianca per la stanchezza tornando in rifugio scortata da ramingo: la nebbia comincia a interferire e scende qualche goccia... evitiamo la breve salita al vicinissimo Pizzo Quadro, e puntiamo decisi alla Cima di Biasagn studiando bene il da farsi, aggirando brevemente la cima. Quindi saliamo dritti su erba e rocce, finchè decidiamo di dividerci: Ale e Giampiero salgono dritti, mentre io - seguito da Elena - incappo in un ulteriore sentiero di capre che va a spegnersi nel precipizio. Nonostante le nebbie noto ancora Ale "di vedetta" sulla cresta da cui ci siamo lievemente allontanati, così saliamo dritti anche noi utilizzando tracce e cengie che s'impennano decisamente in un canalino con chiazze nevose. Non è difficile, ma data l'esposizione sul lato pontironese e l'umidità del fondo, occorre ancora attenzione: superato il tratto in pendenza, aggiriamo l'anticima incontrando un (altro!) sentiero di capre da cui sono appena transitati Ale e Giampiero, ormai portatisi sotto la Cima, che si affronta su prati ripidissimi, cengie e un breve passaggio gradinato, elementare ma insidioso per la roccia bagnata. Cima di Biasagn raggiunta, proprio mentre comincia a gocciolare con maggior insistenza... foto di vetta e fuga immediata per raggiungere Cristian e Francesca al Rifugio. Toccata anche la seconda cima di Biasagn scendiamo: resto un attimo indietro e mi avvedo che gli altri tre hanno già iniziato un ennesimo traverso su sentiero di capre, interrotto tuttavia da una brutta frana. Rimasto alto proseguo su cresta, segnalando agli altri che si passa senza problema, pervenendo a un'ulteriore gobba con ometto di pietra in ottime condizioni, al cospetto di quelli mancanti (o caduti) sulla Cima di Biasagn. In vista della Cima m.2415, raggiunta solo pochi mesi fa', capiamo che è davvero il momento di utilizzare un sentiero di capre per raggiungere la ripidissima dorsale, la quale in una ventina di minuti ci catapulta al rifugio.
Intanto ha già smesso di gocciolare (piovere è dir tanto) e ogni tanto il sole fa capolino tra le nuvole: si mangia, si ride, si scherza e... sorpresa... ecco un'ottima crostata di Francesca ad allietarci ulteriormente.
Il rientro per lo stesso sentiero dell'andata è senza storia... Fine.
Grazie a tutti per la splendida giornata insieme e... Avanti così.
DESCRIZIONE ITINERARIO:
> Fontana-Rifugio Alpe Biasagn T2: segnata ufficialmente.
> Alpe Biasagn-Sella 2282 T2/T3: non segnata, ma con traccia sempre evidente (Itinerario 884 Guida delle Alpi Ticinesi vol.3)
> Sella 2282-Cima di Biasagn Cresta W - T4 o F: traccia confusionaria o non presente, passi di I° grado, su cengie erbose misto a roccette, terreno ripido e in parte esposto (Parte dell'itinerario 886 Guida delle Alpi Ticinesi vol.3)
> Cima di Biasagn-Sella 2328 Cresta ESE-Rifugio Alpe Biasagn - T3/T3+: traccia di capre quasi sempre visibile, ma su terreno erboso ripido.
froloccone
Da una cima apparentemente semplice,ne è uscito un giro di tutto rispetto,con una parte finale di salita da non sottovalutare,con "lettura" della montagna.........Peccato il meteo balordo,ma almeno non abbiamo "preso la pioggia"che ci avrebbe creato molti problemi su questo tipo di terreno.Grazie a tutti per la giornata e alla prossima avventura!!!!!
giansa
Bel giro, in parte ad anello, nella selvaggia Val Pontirone. Divertente l'arrampicata alla cima in "stile libero". Meteo avverso ma ottima compagnia... Grazie a tutti per la condivisione,
Giampiero e Elena
E anche stavolta non si può dire sia stata una "passeggiata" comunemente intesa.
Presenti froloccone, ramingo, Francesca, giansa ed Elena. Si sale dal sentiero classico che da Fontana attraversa in dolce pendenza i nuclei di Sgioranch, Tücetvai e Mazzorino per poi impennarsi nella pineta, la quale infine si dirada nei prati che ospitano il Rifugio Biasagn. Dopo una pausa ristoratrice si riparte su ripidi prati intercettando un evidente sentiero diretto alla forcella (m.2283) posta tra Pizzo Quadro e Cima di Biasagn. Solitamente per quest'ultima si procede in "direttissima" dal rifugio, ma l'idea è di fare un anello utilizzando questo itinerario (T3) in discesa.
Invece si traversa in falsopiano per prati utilizzando un bel sentiero di capre, facile, ma che in molti punti procede su tratti decisamente esposti; oltretutto la montagna reca evidenti segni di "sgretolamento" in molte sue parti, e dunque occorre la massima attenzione negli attraversamenti di frane. Altro fattore di "disturbo", se vogliamo, è la presenza di moltissimi sentieri di capre che soprattutto nella parte alta possono confondere le idee o portar fuori strada. Sta di fatto che giungiamo alla forcella, dove Francesca sventola bandiera bianca per la stanchezza tornando in rifugio scortata da ramingo: la nebbia comincia a interferire e scende qualche goccia... evitiamo la breve salita al vicinissimo Pizzo Quadro, e puntiamo decisi alla Cima di Biasagn studiando bene il da farsi, aggirando brevemente la cima. Quindi saliamo dritti su erba e rocce, finchè decidiamo di dividerci: Ale e Giampiero salgono dritti, mentre io - seguito da Elena - incappo in un ulteriore sentiero di capre che va a spegnersi nel precipizio. Nonostante le nebbie noto ancora Ale "di vedetta" sulla cresta da cui ci siamo lievemente allontanati, così saliamo dritti anche noi utilizzando tracce e cengie che s'impennano decisamente in un canalino con chiazze nevose. Non è difficile, ma data l'esposizione sul lato pontironese e l'umidità del fondo, occorre ancora attenzione: superato il tratto in pendenza, aggiriamo l'anticima incontrando un (altro!) sentiero di capre da cui sono appena transitati Ale e Giampiero, ormai portatisi sotto la Cima, che si affronta su prati ripidissimi, cengie e un breve passaggio gradinato, elementare ma insidioso per la roccia bagnata. Cima di Biasagn raggiunta, proprio mentre comincia a gocciolare con maggior insistenza... foto di vetta e fuga immediata per raggiungere Cristian e Francesca al Rifugio. Toccata anche la seconda cima di Biasagn scendiamo: resto un attimo indietro e mi avvedo che gli altri tre hanno già iniziato un ennesimo traverso su sentiero di capre, interrotto tuttavia da una brutta frana. Rimasto alto proseguo su cresta, segnalando agli altri che si passa senza problema, pervenendo a un'ulteriore gobba con ometto di pietra in ottime condizioni, al cospetto di quelli mancanti (o caduti) sulla Cima di Biasagn. In vista della Cima m.2415, raggiunta solo pochi mesi fa', capiamo che è davvero il momento di utilizzare un sentiero di capre per raggiungere la ripidissima dorsale, la quale in una ventina di minuti ci catapulta al rifugio.
Intanto ha già smesso di gocciolare (piovere è dir tanto) e ogni tanto il sole fa capolino tra le nuvole: si mangia, si ride, si scherza e... sorpresa... ecco un'ottima crostata di Francesca ad allietarci ulteriormente.
Il rientro per lo stesso sentiero dell'andata è senza storia... Fine.
Grazie a tutti per la splendida giornata insieme e... Avanti così.
DESCRIZIONE ITINERARIO:
> Fontana-Rifugio Alpe Biasagn T2: segnata ufficialmente.
> Alpe Biasagn-Sella 2282 T2/T3: non segnata, ma con traccia sempre evidente (Itinerario 884 Guida delle Alpi Ticinesi vol.3)
> Sella 2282-Cima di Biasagn Cresta W - T4 o F: traccia confusionaria o non presente, passi di I° grado, su cengie erbose misto a roccette, terreno ripido e in parte esposto (Parte dell'itinerario 886 Guida delle Alpi Ticinesi vol.3)
> Cima di Biasagn-Sella 2328 Cresta ESE-Rifugio Alpe Biasagn - T3/T3+: traccia di capre quasi sempre visibile, ma su terreno erboso ripido.
froloccone
Da una cima apparentemente semplice,ne è uscito un giro di tutto rispetto,con una parte finale di salita da non sottovalutare,con "lettura" della montagna.........Peccato il meteo balordo,ma almeno non abbiamo "preso la pioggia"che ci avrebbe creato molti problemi su questo tipo di terreno.Grazie a tutti per la giornata e alla prossima avventura!!!!!
giansa
Bel giro, in parte ad anello, nella selvaggia Val Pontirone. Divertente l'arrampicata alla cima in "stile libero". Meteo avverso ma ottima compagnia... Grazie a tutti per la condivisione,
Giampiero e Elena
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