I Laghi di Varese e Comabbio pedalando in compagnia
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Eugenio (veget) dice:
Qualche settimana fa, gbal sapendo che mi "diverto" gironzolare in bici (city/MB) mi propone d'imbastire un giretto con il mezzo sopracitato.... .Per la verità ultimamente è il passatempo più "gettonato" da me ( considerato come miglior coaudiante terapeutico per il ginocchio sx )Gustare di camminare in montagna, devo continuare "assumerlo" a piccole ...dosi......
Mi propone due o tre itinerari, i quali inizierebbero tutti da Laveno Mombello o quasi. in modo che io arrivando con il traghetto, non userei la macchina, e lui arriverebbe in treno da Varese. gli chiedo di darmi il tempo per capire quanto riesco portare a casa durante le mie varie uscite. In un paio di queste supero i 33km. Le lunghezze dei tracciati previsti, sono di circa di 40 km. Come si può ben immaginare il dubbio è, di non "condizionare" l'esperto e fortissimo Giulio. Si fà strada e, mi sprona a non lasciare al caso nulla, per l' impegno preso... ... non desidero nemmeno .rischiare di perdere la faccia.... senza tralasciare il grande piacere come realmente è avvenuto, di partecipare ad un esperienza inimmaginabile fino a pochi giorni fa, (in particolare il merito lo rivolgo a Giulio, ad Hikr... ed allo sciopero dei treni....)
Per vari motivi trascorrono almeno tre settimane.Il mercoledì della settimana scorsa, la meteo segnala tempo incerto, decidiamo per venerdì, Ok siamo d'accordo!!!. Ma il giorno prcedente, (ed era a me noto), vengo sottoposto alla seconda infiltrazione di "ialuronico" al ginocchio.Al termine della quale. Il consiglio dell'ortopedico è: oggi riposo e ghiaccio, domani ritorno alla normalità.... Ma durante la notte maturo l'idea che è meglio non strafare, Venerdì mattino ,ore 6,15 telefono a Giulio, del mio proposito a non rischiare, La sua risposta: non preoccuparti ho sempre in serbo un piano B.
Ed eccoci pronti!!!Viste le previsioni le quali, finalmente segnalano che mercoledì è , e sarà il giorno "fatidico". Ma "gatta ci cova", martedì mattino alla radio viene comunicato che nel giorno successivo, in Lombardia, verrà attuato lo sciopero dei treni.... A questo proposito,in precedenza, ho dimenticato di segnalare che ,Giulio per arrivare a Laveno, utilizzerà il treno e, che per entrambi lo stesso, servirà per il rientro. Io per quest'ultima località e Giulio per tornare a Varese....
Ed ecco, anche per questa occasione scattare, il piano B..... ("iniziale"di bellissimo e.... straordinario...).
A quanto sopra aggiungo la magnifica impressione ricevuta, nel percorrere in costante sicurezza,ciò che offre il tracciato della pista ciclabile , le quali come in questo caso, contornano due bellissimi laghi.... Constato con ammirazione la presenza di parecchie infrastrutture ludiche e sportive .....A mio parere queste "opere" sono vere "eccellenze" le quali,viste queste peculiarità attraggono persone di ogni età ed in ogni stagione, siano questi semplici pedoni , runner o in bicicletta. Parecchi dei quali stranieri....
Lascio a Giulio , la parte che precisa con la sua competenza e la conoscenza la descrizione dei numerosi luoghi , toccati e fotografati....
Da parte mia, non dimenticherò facilmente, d'aver percorso una pista interamente ciclabile, di questa lunghezza, le quali incastonano in modo elegante, due bellissimi laghi....
Di questo , non posso che ringraziare Giulio,.. per la pazienza la disponibilità e molto altro..... Condividendo tra di noi, molte emozioni !!!!
Spero anch'io in una prossima!!! Auguri!!!
Ciao a Tutti
Eugenio
Giulio (gbal) dice:
Ancora una volta il destino gioca contro ed il progetto ideato viene nuovamente accantonato per lo sciopero di Trenord. Fortunatamente veget si fa venire una bella idea e propone un piano B che ci salva la giornata. Un’idea alla quale rispondo proponendo una mia gita del passato che mi aveva dato grande soddisfazione per cui…”approvato”!
Così, presi gli accordi, stamattina io scendo da casa mia al lago e pedalo verso Gavirate, lieu de rendez-vous, mentre Eugenio attraverso il Lago Maggiore in battello e poi in auto raggiunge il parcheggio prospicente l’Australian Institute of Sport e lì ci troviamo. Ci abbracciamo, studiamo i nostri cavalli di ferro, e poi…c’è solo da andare per cui imbocchiamo la Ciclabile del Lago di Varese e iniziamo a girarla in senso antiorario.
I dettagli della gita sono noti a chi avesse letto la mia precedente per cui mi limito a narrare qualche mia impressione. Quasi subito incontriamo il bel ponticello di Bardello sul fiume omonimo nei cui pressi un pigro pescatore spera pazientemente nella sorte. Qualche scatto nei pressi del Porto di Biandronno da dove nel we barchette traghettano i gitanti all’Isolino Virginia, sito archeologico importante. Oltrepassiamo il curioso spaventapasseri e filiamo nel bosco con qualche leggero saliscendi; senza parere tengo d’occhio il mio compagno per capire come potremo far evolvere la gita e arrivati al raccordo per il Lago di Comabbio, uno dei miei check point, Eugenio sceglie di andare verso questo secondo lago. 4 km di raccordo passano in breve nel fresco del bosco che tange la Palude Brabbia e arriviamo all’inizio del secondo anello, a Ternate. Il giro del Lago di Comabbio è diverso: è più corto ma è un itinerario più nervosetto sia per i saliscendi che per il tipo di fondo. Eugenio non cessa di stupirsi per le distese di ninfee; da ex-canottiere apprezza i numerosi Centri di Canottaggio che passiamo, e su questo lago la fa da campione il Centro di Corgeno. Il tempo passa in fretta e in men che non si dica lo avviso: “siamo in fondo, estremo sud!”. Giro di boa e si torna lungo la sponda occidentale; tratti asfaltati, dentro e fuori dai boschi, un avvicinarsi e un discostarsi dall’acqua finché percorriamo la lunga passerella che consente di vivere meglio il lago: sembra di navigare. È ancora lunga ma dopo poco più di un’ora siamo di nuovo al ponte di Ternate dove ammiriamo un bellissimo airone intento anch’esso a pescare con successo. Ripercorriamo i 4 km del raccordo e giunti sul luogo della prima scelta Eugenio, conscio delle proprie possibilità, decide di continuare a girare per il Lago di Varese; in cuor mio sono contento di vedere il “rampollo” che viene su così bene su un percorso che alla fine misurerà per lui più di 50 km. Seguiamo le pigre curve della ciclabile e arrivati a Bodio Lomnago lo guido al Porto di Bodio dove ci prendiamo la pausa più lunga e ci rifocilliamo ammirando lago, monti, l’azzurro del cielo, il bianco di una famigliola di cigni mentre noi, come altri ciclisti, sediamo su una bella panchina e sgranocchiamo qualcosa. Poi ripartiamo, arriviamo fino alla Schiranna e qui altra deviazione per fargli visitare il Parco Zanzi, luogo fresco e riposante con bellissima…vista lago. Ma il momento del commiato è vicino; cerco di procrastinarlo arrivando assieme a Calcinate del Pesce dove gli mostro il Centro di Volo a Vela che suscita molto interesse in lui. Poi ci salutiamo; Eugenio proseguirà fino a tornare felicemente alla sua auto a Gavirate mentre io torno indietro e poi prendo la rampa di Via Macchi che sale fino a Casbeno e al Viale Europa. Praticamente a casa!
E la prossima volta Eugenio? Se non c’è sciopero sappiamo che fare e sennò…ci inventeremo un altro piano B.
Grazie Amico mio e…complimenti!
Pillole….della pedalata:
Percorso 51,6 km
Dislivello 274 m
Tempo lordo 4h57’
Soste 45’
Tempo netto 4h12’
Percorso 58,6 km
Dislivello 360 m
Tempo lordo 5h45’
Soste 45’
Tempo netto 5h00’
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