Scrutando il mare...dal Monte Reixa.
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Dopo il girone infernale di domenica scorsa, stavolta era d’obbligo fare un giro più tranquillo, di quelli che ti riconcili con la vita, e allora, come non pensare alla bellissima Liguria?
Partiamo tardi da Crema, forse un po’ troppo visto la bella giornata, tanto che quando cominciamo a camminare sono già le 9:30 e il Sole brucia la pelle e la cabeza.
Si parte dalla chiesa del piccolo paese e si segue la rossa bollatura a forma di quadrato, si oltrepassa un breve tratto di bosco con diversi tornanti, e una volta guadagnato una zona più aperta, la visuale comincia già a regalare belle “cartoline”.
Sempre seguendo la fitta bollatura, il sentiero prosegue verso O.N.O. tra belle roccette affioranti, si lascia sulla sinistra la scorciatoia per il Reixa (3 bolli blu), e si continua per altri 5 minuti, in prossimità del Passo di Faiallo, il sentiero piega a sinistra e sale in moderata pendenza sino alla Cima di Faiallo, si fa una tappa all’anticima del Reixa, e dopo un paio di minuti si giunge sul M. Reixa dove la visuale spazia a 360°. Spettacolo! 2h20 dal via con un andazzo bello tranqui.
Dopo aver pranzato al cospetto di un Sole devastante ma anche di un venticello stranamente fresco, il giro prosegue ora verso il rifugio Argentea, prima però, si incontra il Passo Vaccaria e la Rocca Vaccaria, che si raggiunge con una impercettibile deviazione dal sentiero ufficiale, dal Vaccaria il rifugio è ben visibile. Bollatura: 2 pallini blu.
L’Argentea è un bel rifugetto posizionato in una zona invidiabile, dove passano mille sentieri e sottostanti creuza de ma, un angolo di mondo che fa da contraltare fra la bellezza del mare e la bellezza della montagna, peccato però che in questa struttura non abbiano il permesso di cucinare. Quindi gente, se passate da queste parti portatevi le cibarie, altrimenti “ciccia”! Adesso, senza fare polemiche inutili… perchè non gli danno il permesso di cucinare a questo gruppo di benemeriti volontari che sono lì tra l’altro anche come protezione civile? Vabbè, magari non avranno una cucina con i piani in inox, magari non avranno la posateria in argento sterling, ma porca troika, è un rifugio non il Grand Hotel Cigale Magique! Un po’ di tolleranza… Delle volte qua in Italia ci perdiamo in un bicchiere d’acqua, prima controlli zero, mentre adesso vanno a mettere il dito nel “pataghegnu” di qualsiasi cosa, per carità, qualche controllo ci vuole, ma andrebbe misurato anche per la sua reale funzione. E qua mi fermo per non annoiare…
Riprendendo la descrizione, L’Argentea è metà strada della nostra odierna escursione, da qua si fa il classico “giro di boa” e si prende il sentiero (3 bolli rossi+1 bicchiere) che porta verso il Passo della Gava (palina indicativa), una tappa intermedia prima del ritorno a Sambuco.
Il sentiero si snoda su una bellissima mezzacosta, che entra ed esce dal rado bosco, mentre sulla nostra destra, il mare ci accompagna amorevolmente come farebbe un badante quando porta l’anziano a far pipì…
Una volta arrivati al Passo della Gaval, ecco la situazione che non t’aspetti; per scendere a Sambuco il sentiero è valutato (come da palina) per esperti! Nooo! Avevo promesso a Nadia che su questo percorso non c’era nessuna difficoltà, e pure la descrizione trovata in rete mi da ragione!
Allora Nadia, che facciamo? Lei: proviamoci!
E giù allora ripidi per la traccia di sentiero che taglia il pendio erboso, e giù ancora più ripidi tra le roccette affioranti che costeggiano una forra, e avanti su qualche traversino esposto e un po’ sdrucciolevole, e giù nella forra per attraversare il torrente, e via infine, alla ricerca dello stretto sentierino parzialmente cancellato da delle piccole frane. Tante piccole difficoltà che non ci hanno impedito comunque di arrivare di nuovo alla nostra macchina. E, e, e, e, e vaffanculo…
Nota 1): Bellissimo giro ad anello nella mia amata Liguria; la morfologia del territorio e la bellezza del mare dove si affacciano i paesini dal color pastello, sono un ensemble che danno spessore all’escursione, se queste zone fossero più vicine a casa ci verrei sicuramente più spesso. Il giro per ¾ è un bel T2, mentre come da palina Cai, dal Passo della Gava a Sambuco (1h) il percorso è considerato EE, quindi sono obbligato a segnalarlo anch’io sulla relazione come T3. La bollatura dei sentieri è più che buona.
Nota 2): Cose a caso & chi se ne frega.
Alle “amministrative” si presentano personaggi come Daniele Massaro, Rachele Mussolini, Simona Tagli e Roberta Beta… e poi si lamentano se la gente non va a votare!
Trionfo di Ken Loach al Cannes Film Festival… la classe operaia può ancora andare in paradiso?
Ratzinger: completamente svelato il terzo segreto di Fatima. No ma, qualcuno conosce gli altri due segreti?
Nota 3): Semplicemente Eric…
VEDUTA.
Per fare questo giro bisogna stare in muta,
ma non perché c’è l’acqua, il mare non t’aiuta,
già viaggio a puttanate e bevo la cicuta.
Veduta,
non dico più cazzate e cambio la battuta,
ma in fondo vedo tetti e una struttura mal tenuta,
è forse la casuccia che posseggo a mia insaputa?
Veduta,
la spiaggia che io vedo è un poco contenuta,
la sabbia bella fine qualcuno l’ha fottuta,
se l’arenile fosse bianca… il Lapo se la fiuta.
Da questo bel “balcone” mi faccio ‘na goduta, e in fondo mi domando: che cazzo di Veduta?
A’ la prochaine! La Family al completo.

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