Punta Quinzenia, Punta Bersella, Punta di Verzel in traversata sulla "Bella Dormiente"
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Si chiama "Bella Dormiente" la cresta che collega la Punta Quinzenia alla Punta di Verzel e dopo averla tenuta nel cassetto per un po' di tempo oggi è giunto il momento di percorrerla.
Con Manuela partiamo dal Santuario di Santa Elisabetta in una splendida giornata di sole ... peccato che una nuvola si è fermata proprio sulla nostra prima vetta. Siamo speranzosi che il leggero vento che soffia possa portarla via. Saliamo con calma al Pian del Lupo e al Colle di Pian Mungel dove seguiamo gli evidenti e numerosi bolli posizionati per una gara di corsa in montagna, arrivando sulla Quinzenia di Santa Elisabetta, dove è posizionata una croce anche se di fatto non è la cima effettiva.
Dopo una pausa iniziamo la vera e propria traversata, immergendoci nella cresta avvolta dalle nuvole, che rende la progressione "misteriosa".
Tocchiamo la Punta Quinzenia Sud, qualche sali-scendi e arriviamo sulla Quinzenia principale, la punta Nord, affrontando qualche tratto con ancora della neve ma "scalinabile" senza difficoltà e superando un paio di passaggi in cui è necessario usare le mani.
Dalla Quinzenia Nord ci avventuriamo lungo il tratto più roccioso della traversata, sempre con qualche sali-scendi, per andare a scavalcare la Punta Bersella da cui si scende senza difficoltà al Piano dei Francesi. Da qui un sentiero segnalato scende verso destra, presumibilmente per andare verso il Rifugio Fornetto mentre noi seguiamo sempre i bolli arancioni lungo la cresta.
Ci attende l'ultima risalita per la Punta di Verzel, che nonostante la mole rocciosa, si svolge per la maggior parte su ripidi prati erbosi, in quanto la traccia aggira i torrioni più rocciosi (ma volendo qualcuno lo si può scalare senza eccessive difficoltà). Poco sotto la vetta affrontiamo con circospezione un breve traverso su neve dura, valutando e poi scartando la possibilità di evitarlo andando dritti sulle rocce sovrastanti (comunque nel caso fossero serviti avevamo i ramponi nello zaino).
Arriviamo soddisfatti in vetta, dopo aver percorso questo bellissimo itinerario, decisamente consigliabile a chi ama i percorsi di cresta senza affrontare eccessive difficoltà.
Ora ci attende la lunga discesa (tenete conto che in cima alla Punta Verzel non si è ancora a metà dello sviluppo) che ci regalerà ancora qualche bella sorpresa, facendoci passare in un "altro mondo", dove torna a splendere il sole con bei scorci panoramici sulla pianura e stupendi campi di narcisi.
NB: in valle e lungo la cresta, viene organizzata una gara di corsa in montagna abbondantemente segnalata con pallini arancioni. Inoltre nei tratti più esposti della cresta sono predisposti degli spit da utilizzare per montare delle corde fisse durante la gara. Eventualmente prendere in considerazione la possiblità di effettuare il giro quando le corde sono montate oppure starne alla larga ... in base alla preferenze!
Con Manuela partiamo dal Santuario di Santa Elisabetta in una splendida giornata di sole ... peccato che una nuvola si è fermata proprio sulla nostra prima vetta. Siamo speranzosi che il leggero vento che soffia possa portarla via. Saliamo con calma al Pian del Lupo e al Colle di Pian Mungel dove seguiamo gli evidenti e numerosi bolli posizionati per una gara di corsa in montagna, arrivando sulla Quinzenia di Santa Elisabetta, dove è posizionata una croce anche se di fatto non è la cima effettiva.
Dopo una pausa iniziamo la vera e propria traversata, immergendoci nella cresta avvolta dalle nuvole, che rende la progressione "misteriosa".
Tocchiamo la Punta Quinzenia Sud, qualche sali-scendi e arriviamo sulla Quinzenia principale, la punta Nord, affrontando qualche tratto con ancora della neve ma "scalinabile" senza difficoltà e superando un paio di passaggi in cui è necessario usare le mani.
Dalla Quinzenia Nord ci avventuriamo lungo il tratto più roccioso della traversata, sempre con qualche sali-scendi, per andare a scavalcare la Punta Bersella da cui si scende senza difficoltà al Piano dei Francesi. Da qui un sentiero segnalato scende verso destra, presumibilmente per andare verso il Rifugio Fornetto mentre noi seguiamo sempre i bolli arancioni lungo la cresta.
Ci attende l'ultima risalita per la Punta di Verzel, che nonostante la mole rocciosa, si svolge per la maggior parte su ripidi prati erbosi, in quanto la traccia aggira i torrioni più rocciosi (ma volendo qualcuno lo si può scalare senza eccessive difficoltà). Poco sotto la vetta affrontiamo con circospezione un breve traverso su neve dura, valutando e poi scartando la possibilità di evitarlo andando dritti sulle rocce sovrastanti (comunque nel caso fossero serviti avevamo i ramponi nello zaino).
Arriviamo soddisfatti in vetta, dopo aver percorso questo bellissimo itinerario, decisamente consigliabile a chi ama i percorsi di cresta senza affrontare eccessive difficoltà.
Ora ci attende la lunga discesa (tenete conto che in cima alla Punta Verzel non si è ancora a metà dello sviluppo) che ci regalerà ancora qualche bella sorpresa, facendoci passare in un "altro mondo", dove torna a splendere il sole con bei scorci panoramici sulla pianura e stupendi campi di narcisi.
NB: in valle e lungo la cresta, viene organizzata una gara di corsa in montagna abbondantemente segnalata con pallini arancioni. Inoltre nei tratti più esposti della cresta sono predisposti degli spit da utilizzare per montare delle corde fisse durante la gara. Eventualmente prendere in considerazione la possiblità di effettuare il giro quando le corde sono montate oppure starne alla larga ... in base alla preferenze!
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (6)