Monte Cancervo (1835m) e Monte Venturosa (1999m) da Pianca
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Dopo la rinuncia alla Cima del Monte Cancervo a Febbraio causa neve e mancanza di ciaspole, decido di curiosare fra questo monte in cerca del sentiero che non trovavamo. Sinceramente non offre panorami mozzafiato come tante altre valli riescono a dare, ma la curiosità e la mia testardaggine prevalgono.
Questa volta però parto da Pianca, una frazione a 810 m, dove c'è un comodo parcheggio di fianco la chiesa. Io lo trovo pieno, per cui parcheggio poco più avanti lungo la strada. A piedi percorro la strada asfaltata e appena dopo il primo tornante, sulla sinistra, si trova la segnaletica per il sentiero n.102. Questo stretto sentiero passa in un prato fino ad una baracca, anche qui ben segnato. Aperto al caldo e alla luce del sole, sale ripidamente, senza lasciare tregua. Passata una bocchetta c'è un piccolo tratto attrezzato, utile solamente per l'equilibro o in caso di bagnato. Si sale un altro pò e si giunge ad un bivio. I due sentieri sono separati da un grosso masso sul quale viene indicato il "Passo dei Baciamorti" e la "Baita Cancervo" a sinistra ma nulla per il sentiero di destra. Controllata la cartina, svolto a destra, lasciando il gruppo di persone appena incontrate proseguire per il percorso più diretto alla vetta, quello di destra.
Da qui in poi la difficoltà sarà semplicemente T2, ad eccezione di un tratto al rientro, passato Cantiglio.
Il sentiero n.120 che passa per la "Baita Cancervo" è poco più lungo ma offre una bella vista di prati fioriti. Frecce e pallini gialli indicano la via e superata la distesa di mughetti si arriva alla croce di vetta del Cancervo.
Sono solamente le 10.30, pertanto procedo scendendo velocemente al "Passo Grialeggio". Qui incontro 2 ragazzi coi quali scambio quattro chiacchiere. In questo punto si incrociano altri 4 sentieri: quello da cui vengo, quello diretto al Monte Venturosa, il sentiero n.120 che aggira la cima del Cancervo ed un che scende verso est per "Foppelle". Proseguo per il n.102 arrivando ad una bella baita in sasso. Non si tratta del sentiero principale che va dritto in vetta, ma di uno che punta verso ovest. E' segnato con vernice blu, che a un certo punto perdo ma la vetta la raggiungo comunque facendomi strada sul pendio erboso. Sul "Monte Venturosa" comincia ad annuvolarsi e l'aria si fa più fredda. Con la cartina dell'applicazione alla mano individuo il "Pizzo Baciamorti""e il vicino "Monte Aralalta". Sono intenta a proseguire e raggiungere il Pizzo ma, non essendo in formissima pur avendo fatto una decente pausa, decido di scendere dal sentiero più diretto che mi riporta al passo, passando dalla "Baita del Giacom".
Al "Passo Grialeggio" svolto a destra, evitando così la risalita alla cima. Questo sentiero è perfetto per sgambettare, abbastanza piano e privo di massi instabili. Giungo in un prato con un'altra baita, sicuramente privata, e prendo il pendio a sinistra, ritornando così alla "Baita Cancervo". Ci stanno almeno sette cavalli, massicci ma docili. Qui seguo il sentiero n.130, che sta più sul versante ovest rispetto quello di salita. Eccomi sugli stessi passi di Febbraio scorso, ma ora il suolo è una distesa di foglie e non di centimetri e centimetri di neve. La vernice bianca e rossa è assai frequente ma spesso in punti ricoperti di neve nel periodo invernale. Ad un certo punto, terminato il sentiero sassoso bisogna svoltare a sinistra per arrivare al vecchio, ormai disabitato, paese di Cantiglio. Qui troverete un bagno ed un rubinetto per l'acqua, ma vi consiglio di proseguire qualche metro dove troverete una sorgente con acqua assai migliore. Sopra questa sorgente ci sta pure la chiesetta di San Lucio, purtroppo chiusa. Continuo dritto per il sentiero segnato come "Sentiero dei partigiano", in teoria il n.131...in teoria poiché i ritroverò su un sentiero poco praticato, molto stretto e selvaggio, segnato fortunatamente con vernice blu ogni tanto. A tratti sono costretta anche ad utilizzare qualche appiglio, generalmente qualche albero, per poter risalire ripide salite di terriccio instabile. Utili anche gli appigli rocciosi per discese altrettanto aspre. Questo tragitto mi mette a dura prova, un infinito sali e scendi con il dubbio che mi porti a Pianca. Fortunatamente dopo quasi un'ora che cammino ecco che si ricollega al sentiero originale. Da qui velocemente arrivo al paese, sbucando proprio a lato della chiesa.
Al termine della relazione scopro pure di aver incrociato e aver scambiato 2 parole con Grandemago senza riconoscerlo...
Tempistiche effettive:
Pianca - Monte Cancervo: 1.30h
Monte Cancervo - Passo Grialeggio: 0.15h
Passo Grialeggio - Monte Venturosa: 0.35h
Monte Venturosa - Baita Cancervo: 0.30h
Baita Cancervo - Cantiglio: 0.45h
Cantiglio - Pianca: 1.05h
totale ore di cammino: 4.40 h
Questa volta però parto da Pianca, una frazione a 810 m, dove c'è un comodo parcheggio di fianco la chiesa. Io lo trovo pieno, per cui parcheggio poco più avanti lungo la strada. A piedi percorro la strada asfaltata e appena dopo il primo tornante, sulla sinistra, si trova la segnaletica per il sentiero n.102. Questo stretto sentiero passa in un prato fino ad una baracca, anche qui ben segnato. Aperto al caldo e alla luce del sole, sale ripidamente, senza lasciare tregua. Passata una bocchetta c'è un piccolo tratto attrezzato, utile solamente per l'equilibro o in caso di bagnato. Si sale un altro pò e si giunge ad un bivio. I due sentieri sono separati da un grosso masso sul quale viene indicato il "Passo dei Baciamorti" e la "Baita Cancervo" a sinistra ma nulla per il sentiero di destra. Controllata la cartina, svolto a destra, lasciando il gruppo di persone appena incontrate proseguire per il percorso più diretto alla vetta, quello di destra.
Da qui in poi la difficoltà sarà semplicemente T2, ad eccezione di un tratto al rientro, passato Cantiglio.
Il sentiero n.120 che passa per la "Baita Cancervo" è poco più lungo ma offre una bella vista di prati fioriti. Frecce e pallini gialli indicano la via e superata la distesa di mughetti si arriva alla croce di vetta del Cancervo.
Sono solamente le 10.30, pertanto procedo scendendo velocemente al "Passo Grialeggio". Qui incontro 2 ragazzi coi quali scambio quattro chiacchiere. In questo punto si incrociano altri 4 sentieri: quello da cui vengo, quello diretto al Monte Venturosa, il sentiero n.120 che aggira la cima del Cancervo ed un che scende verso est per "Foppelle". Proseguo per il n.102 arrivando ad una bella baita in sasso. Non si tratta del sentiero principale che va dritto in vetta, ma di uno che punta verso ovest. E' segnato con vernice blu, che a un certo punto perdo ma la vetta la raggiungo comunque facendomi strada sul pendio erboso. Sul "Monte Venturosa" comincia ad annuvolarsi e l'aria si fa più fredda. Con la cartina dell'applicazione alla mano individuo il "Pizzo Baciamorti""e il vicino "Monte Aralalta". Sono intenta a proseguire e raggiungere il Pizzo ma, non essendo in formissima pur avendo fatto una decente pausa, decido di scendere dal sentiero più diretto che mi riporta al passo, passando dalla "Baita del Giacom".
Al "Passo Grialeggio" svolto a destra, evitando così la risalita alla cima. Questo sentiero è perfetto per sgambettare, abbastanza piano e privo di massi instabili. Giungo in un prato con un'altra baita, sicuramente privata, e prendo il pendio a sinistra, ritornando così alla "Baita Cancervo". Ci stanno almeno sette cavalli, massicci ma docili. Qui seguo il sentiero n.130, che sta più sul versante ovest rispetto quello di salita. Eccomi sugli stessi passi di Febbraio scorso, ma ora il suolo è una distesa di foglie e non di centimetri e centimetri di neve. La vernice bianca e rossa è assai frequente ma spesso in punti ricoperti di neve nel periodo invernale. Ad un certo punto, terminato il sentiero sassoso bisogna svoltare a sinistra per arrivare al vecchio, ormai disabitato, paese di Cantiglio. Qui troverete un bagno ed un rubinetto per l'acqua, ma vi consiglio di proseguire qualche metro dove troverete una sorgente con acqua assai migliore. Sopra questa sorgente ci sta pure la chiesetta di San Lucio, purtroppo chiusa. Continuo dritto per il sentiero segnato come "Sentiero dei partigiano", in teoria il n.131...in teoria poiché i ritroverò su un sentiero poco praticato, molto stretto e selvaggio, segnato fortunatamente con vernice blu ogni tanto. A tratti sono costretta anche ad utilizzare qualche appiglio, generalmente qualche albero, per poter risalire ripide salite di terriccio instabile. Utili anche gli appigli rocciosi per discese altrettanto aspre. Questo tragitto mi mette a dura prova, un infinito sali e scendi con il dubbio che mi porti a Pianca. Fortunatamente dopo quasi un'ora che cammino ecco che si ricollega al sentiero originale. Da qui velocemente arrivo al paese, sbucando proprio a lato della chiesa.
Al termine della relazione scopro pure di aver incrociato e aver scambiato 2 parole con Grandemago senza riconoscerlo...
Tempistiche effettive:
Pianca - Monte Cancervo: 1.30h
Monte Cancervo - Passo Grialeggio: 0.15h
Passo Grialeggio - Monte Venturosa: 0.35h
Monte Venturosa - Baita Cancervo: 0.30h
Baita Cancervo - Cantiglio: 0.45h
Cantiglio - Pianca: 1.05h
totale ore di cammino: 4.40 h
Tourengänger:
martynred
Communities: Hikr in italiano
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