Anello intorno ai Corni di Canzo
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Zero voglia di pestar neve e di fare lunghi viaggi in macchina, scelgo quindi di tornare nella zona dei Corni di Canzo.
Non ho una meta ben precisa, ho voglia di gironzolare un pò e di scoprire sentieri nuovi, cercando di tenere un ritmo sostenuto.
Da Gajum prendo la stradina per San Miro, quindi il comodo sentiero nel bosco fino a Terz'Alpe (0h35) e alla Colma di Val Ravella (0h55).
Dalla Colma perdo qualche metro di quota fino all'Acqua del Fo, quindi riprendo a salire, con pendenza ora sostenuta, fino alla Bocchetta della Luera ed alla cima del Corno Orientale (1h20).
Cima facilissima rispetto ai suoi due fratelli maggiori, ma molto bella e panoramica.
Dopo quasi un'ora di pausa, riparto, puntando al Rifugio SEV. Faccio solo una brevissima deviazione per vedere dove parte il sentiero per il Corno Centrale, quindi raggiungo il Rifugio.
Qui vorrei salire alla Forcella dei Corni, ma ricordando male il percorso, proseguo invece a mezzacosta sul sentiero che aggira i Corni, in ambiente ora ben innevato.
Mi accorgo ben presto dell'errore, ma non ho voglia di tornare indietro, quindi proseguo, finchè sulla sinistra trovo una taccia ben marcata che sale nella neve e pare inizialmente puntare proprio verso la Bocchetta.
In realtà dopo qualche minuto la traccia svolta decisamente a destra, puntando alla base delle rocce sommitali del Corno Occidentale.
Non avendo alcuna voglia di cacciarmi nei casini, faccio dietrofront e scendo nuovamente sul sentiero che aggira i Corni, che seguo ora fedelmente.
Mi concedo un'altra sosta al pianoro con la piccola croce, dove cambiando l'esposizione, la neve sparisce e l'ambiente torna primaverile (2h05).
A metà circa del ripido sentiero che scende da qui a Terz'Alpe svolto quindi a destra, prendendo il sentiero che traversa a mezzacosta, stranamente non segnalato da alcuna palina, e che non ho mai percorso.
Sbucato quindi sulla stradina che da Canzo sale fino a Terz'Alpe, la percorro in discesa fino a Prim'Alpe (2h55).
Qui vedo l'indicazione per il Sentiero Spirito del Bosco e decido di seguirlo, convinto che scenda verso Gajum.
Ben presto, guardando il gps mi accorgo dell'errore, ma incuriosito da questo sentiero decido di percorrerlo ugualmente, anche se ciò comporta il fatto di risalire fino a Terz'Alpe (3h20).
Da Terz'Alpe percorro corricchiando qua e là il sentiero fatto al mattino ed in breve rientro a Gajum (3h45).
Escursione strana, senza una meta ben precisa: forse proprio per questo mi sono davvero rilassato e goduto l'ambiente più di molte altre volte. Sono molto soddisfatto anche del passo tenuto per buona parte della gita, escludendo la parte in cui mi sono incasinato nella neve!
Non ho una meta ben precisa, ho voglia di gironzolare un pò e di scoprire sentieri nuovi, cercando di tenere un ritmo sostenuto.
Da Gajum prendo la stradina per San Miro, quindi il comodo sentiero nel bosco fino a Terz'Alpe (0h35) e alla Colma di Val Ravella (0h55).
Dalla Colma perdo qualche metro di quota fino all'Acqua del Fo, quindi riprendo a salire, con pendenza ora sostenuta, fino alla Bocchetta della Luera ed alla cima del Corno Orientale (1h20).
Cima facilissima rispetto ai suoi due fratelli maggiori, ma molto bella e panoramica.
Dopo quasi un'ora di pausa, riparto, puntando al Rifugio SEV. Faccio solo una brevissima deviazione per vedere dove parte il sentiero per il Corno Centrale, quindi raggiungo il Rifugio.
Qui vorrei salire alla Forcella dei Corni, ma ricordando male il percorso, proseguo invece a mezzacosta sul sentiero che aggira i Corni, in ambiente ora ben innevato.
Mi accorgo ben presto dell'errore, ma non ho voglia di tornare indietro, quindi proseguo, finchè sulla sinistra trovo una taccia ben marcata che sale nella neve e pare inizialmente puntare proprio verso la Bocchetta.
In realtà dopo qualche minuto la traccia svolta decisamente a destra, puntando alla base delle rocce sommitali del Corno Occidentale.
Non avendo alcuna voglia di cacciarmi nei casini, faccio dietrofront e scendo nuovamente sul sentiero che aggira i Corni, che seguo ora fedelmente.
Mi concedo un'altra sosta al pianoro con la piccola croce, dove cambiando l'esposizione, la neve sparisce e l'ambiente torna primaverile (2h05).
A metà circa del ripido sentiero che scende da qui a Terz'Alpe svolto quindi a destra, prendendo il sentiero che traversa a mezzacosta, stranamente non segnalato da alcuna palina, e che non ho mai percorso.
Sbucato quindi sulla stradina che da Canzo sale fino a Terz'Alpe, la percorro in discesa fino a Prim'Alpe (2h55).
Qui vedo l'indicazione per il Sentiero Spirito del Bosco e decido di seguirlo, convinto che scenda verso Gajum.
Ben presto, guardando il gps mi accorgo dell'errore, ma incuriosito da questo sentiero decido di percorrerlo ugualmente, anche se ciò comporta il fatto di risalire fino a Terz'Alpe (3h20).
Da Terz'Alpe percorro corricchiando qua e là il sentiero fatto al mattino ed in breve rientro a Gajum (3h45).
Escursione strana, senza una meta ben precisa: forse proprio per questo mi sono davvero rilassato e goduto l'ambiente più di molte altre volte. Sono molto soddisfatto anche del passo tenuto per buona parte della gita, escludendo la parte in cui mi sono incasinato nella neve!
Tourengänger:
peter86

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Kommentare (2)