Monte Armetta 1739 m e...
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Lasciata l’auto nell’ampio posteggio del Santuario della Madonna del Lago, (Caprauna, CN), imbocchiamo la sterrata per il Colle San Bartolomeo. Troviamo la prima neve intorno a 1200 m o poco meno. Neve durissima ma su cui si cammina che è una favola.
Lasciamo la strada in corrispondenza del cartello che indica Colle Dubasso, triangolino rosso. Sulla cartina il sentiero non è segnato ma per nostra fortuna è stato bollato sugli alberi per cui senza problemi, tagliamo buona parte della strada andando a riprenderla all’ultimo tornante. Non so se il sentiero terminava qui o ce lo siamo perso, fatto sta che il triangolo lo abbiamo perso per cui proseguiamo lungo la strada segnata con il quadrato. Sapendo a naso dove si trova il Colle e il Monte Dubasso, la riabbandoniamo per risalire a muzzo i pendii fino ad andare a incrociare l’AV. Svoltiamo ora a dx e raggiungiamo la crocetta del Monte Dubasso.
Scendiamo ora al Colle San Bartolomeo e dopo una breve pausa puntiamo al Monte Armetta. Siamo stati qui varie volte ma mai con la neve, così è molto più bello, peccato non ne sia rimasta sugli alberi.
Raggiungiamo il Monte Armetta facendo un giro leggermente diverso dal solito.
Raggiunta la cima sempre ventosa e fatta una breve sosta ripartiamo per il Monte della Guardia dove nessuno è ancora salito. Sosta pranzo alla croce e poi discesa verso il Rifugio Pian dell’Arma. Appena sotto la cima siamo costretti a mettere le ciaspole. La neve non tiene più.
Sosta caffè al rifugio e rientro per la strada al Colle San Bartolomeo. Dal rifugio scendiamo lungo la strada di accesso allo stesso fino ad incontrare il sentiero CAI per Caprauna, lo seguiamo fino ad incrociare la sterrata per il Colle San Bartolomeo, non è indicato ma l’incrocio è evidente.
Senza raggiungere il colle, tagliamo per prati rimanendo poi nella valletta, raggiungiamo un bella casetta in ristrutturazione. Sentiamo una voce di richiamo, è il cacciatore incontrato in mattinata. Ci offre genziana e mirto e, anche se non bevo, mi piace assaggiare, per cui facciamo un’altra sosta, non poi tanto breve, ma tanto non manca molto al posteggio e la chiacchiera è piacevole. Ancora una ventina di minuti circa di strada e siamo al posteggio.
Escursione che merita sempre, molto più bella con la neve!
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