Cima della Rosetta
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Gran ritorno sulla Cima di Rosetta, classica scialpinistica della Val Gerola e classica gita di un amico che mi portava almeno due volte all'anno agli esordi del mio scialpinismo.
Quindi una cima su cui non ambivo particolarmente a tornare ma oggi le condizioni meteo e il fatto di essere da solo, sono due fattori che la fanno tornare alla ribalta. E visto che non ci sarà granchè "esplorazione" almeno affronterò la giornata con spirito di "allenamento".
Lascio la macchina nei pressi del bivio per il Rifugio Alpe Corte e seguo la strada che con un pochino di monotonia mi porta al RIfugio Bar Bianco, ma almeno posso sfruttare fin da subito i pochi centimetri di neve per la salita (al ritorno invece non basteranno per sciare).
Dal rifugio i pendii si aprono e seguo le tracce dei tre fuggitivi davanti a me (gente "famosa" sul web), traccia che segue il percorso classico sulla dorsale di destra ai margini del boschetto.
Arrivo in cima in solitudine (cosa strana sul Rosetta) e mi preparo a scendere. I ricordi di affondi nella polvere dalla pala del Rosetta sono appunto ricordi .... oggi c'è solo un lieve strato di neve nuova su un fondo semi-duro ma martoriato da vecchie tracce e la sciata ne risulta penalizzata, costringendomi a continui e irregolari sobbalzi. Solo in alcuni tratti, con il fondo più liscio, ci si riesce a divertire ma purtroppo sono veramente brevi. Almeno la visibilità è migliore di quello che mi aspettassi.
Ritorno al Rifugio Bar Bianco dove tenendo fede al programma odierno di "allenamento" ripello più volte ... ma questo non è più scialpinismo ....
Quindi una cima su cui non ambivo particolarmente a tornare ma oggi le condizioni meteo e il fatto di essere da solo, sono due fattori che la fanno tornare alla ribalta. E visto che non ci sarà granchè "esplorazione" almeno affronterò la giornata con spirito di "allenamento".
Lascio la macchina nei pressi del bivio per il Rifugio Alpe Corte e seguo la strada che con un pochino di monotonia mi porta al RIfugio Bar Bianco, ma almeno posso sfruttare fin da subito i pochi centimetri di neve per la salita (al ritorno invece non basteranno per sciare).
Dal rifugio i pendii si aprono e seguo le tracce dei tre fuggitivi davanti a me (gente "famosa" sul web), traccia che segue il percorso classico sulla dorsale di destra ai margini del boschetto.
Arrivo in cima in solitudine (cosa strana sul Rosetta) e mi preparo a scendere. I ricordi di affondi nella polvere dalla pala del Rosetta sono appunto ricordi .... oggi c'è solo un lieve strato di neve nuova su un fondo semi-duro ma martoriato da vecchie tracce e la sciata ne risulta penalizzata, costringendomi a continui e irregolari sobbalzi. Solo in alcuni tratti, con il fondo più liscio, ci si riesce a divertire ma purtroppo sono veramente brevi. Almeno la visibilità è migliore di quello che mi aspettassi.
Ritorno al Rifugio Bar Bianco dove tenendo fede al programma odierno di "allenamento" ripello più volte ... ma questo non è più scialpinismo ....
Tourengänger:
Andrea!
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Kommentare (2)