Pizzo Rabbioso ... in pieno relax!
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Montagne invisibili …
Di questa e di tante altre della zona non sapevo manco della loro esistenza: le sfioravo per andare oltre.
Oltre cosa? Oltre non finisce mai …
A volte ci si deve fermare e ritornare: sicuramente abbiamo tralasciato qualcosa …
Sicuramente qualcosa che valeva la pena vedere, conoscere …
Da Santa Croce c’incamminiamo in direzione di Salvarizza. Con un paio di ripidi taglioni, non segnalati ma intuibili, evitiamo quasi tutto l’asfalto. Dopo le ultime case la strada diventa sterrata e raggiunge la Tribulina (Passo di Salvarizza). Prima di questa uno stradello porta l’indicazione per la Croce, ma noi lo ignoriamo volutamente. Alla Tribulina (niente segnaletica) prendiamo il crinale sulla destra e risaliamo fino ad una costruzione, dove arriva lo stradello di cui sopra e dove troviamo l’indicazione per la Croce (Crus di Coregn). In breve siamo in cima.
Proseguiamo lungo il bel crinale fino ad un capanno di caccia, dove a destra scende un sentiero verso S. Croce, mentre a sinistra continua, inizialmente poco visibile, il sentiero che raggiunge il crinale del Pizzo Rabbioso. Anche qui nessuna segnaletica!
Dopo un paio di brevi strappi raggiungiamo il crinale, con l’immancabile capanno di caccia, ora fortunatamente chiusa! Qui troviamo le indicazioni per tutte le destinazioni: noi voltiamo a destra ed in breve siamo in cima al Pizzo Rabbioso. La cresta che prosegue si presenta interessante, ma noi vogliamo vedere i famosi pinnacoli, quindi dopo una breve pausa torniamo al capanno e scendiamo sulla destra fino a raggiungere il sentiero Cai 597, che seguiamo in direzione S. Pellegrino.
Giunti in vista di Fenii, abbandoniamo il sentiero segnato che perde inutilmente quota e puntiamo diritto raggiungendo la costruzione, dove facciamo pausa pranzo. Poi proseguiamo ed in breve riprendiamo il sentiero segnato presso la Sella di Bracca. Lo seguiamo in direzione S. Pellegrino fino ad un bivio sopra la Baita Alta di Valcava. Qui lo abbandoniamo e proseguiamo diritto lungo un sentiero non segnato, che in breve ci porta sulla sterrata che scende a Santa Croce, ormai davanti a noi, che raggiungiamo in venti minuti.
Nota:
Percorso molto bello e vario: a noi è piaciuto molto. Consiglio tuttavia di evitare il periodo d’apertura della caccia, qui la densità di roccoli e capanni è notevole. Non verrete uccellati, ma la cosa è abbastanza snervante!


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