Giro ad anello al Monte San Primo da Carvagnana
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Decido di andare in montagna la sera prima, così curioso nel sito per trovare un sentiero lungo ed impegnativo ma non troppo distante da casa, non ad alta quota e dove non fossi già stata. Trovo così una relazione di Rambaldi del 18 Maggio 2014, che sembra soddisfare tutte le mie richieste. Inoltre il Monte San Primo mi era stato descritto come molto carino per il panorama, e le previsioni meteo sembrano ottime!
Parto all'alba non sapendo quanto tempo impiegherò a concludere il giro ad anello. Mi fermo a bere un caffè al Peppo's bar a Pognana Lario dove una simpatica compagnia di over 60 mi da il benvenuto offrendomi il caffè e servendo complimenti per bellezza e simpatia, primo fra tutti Achille, " The Killer", età 69 anni. Meglio ripartire...
Parcheggio lungo la strada SS583 dopo l'insegna di Carvagnana. L'inizio del sentiero si trova esattamente alla fermata del bus C30 (vedi foto). Tempo stimato per Monte S.Primo 4.15 h.
Inizia così alle 8 del mattino una scalinata ripida che porta in pochissimi minuti alla frazione, seguo alcuni segnavia rosso/bianco e un cartello che indica "Strada Regia". Il sentiero ora si fa veramente ripido, la traccia per i primi metri è ben visibile, definita da massi che formano una passerella in mezzo al bosco. Terminata questa però le foglie al suolo la rendono meno ovvia, ma basta prestare attenzione ai segnavia rosso/bianco e non ci si perde. Il sentiero pare non essere molto frequentato dovendo fare slalom fra alberi sradicati al suolo che intralciano il sentiero e segnavia non proprio recentemente riverniciati. Raggiro un grosso masso, "Sasso Tasera", e continuo sul sentiero dove a pochi passi trovo l'indicazione "Calvarone Colmenacco" , qui iniziano dei tratti attrezzati con catena utili per non scivolare dato il terreno un po' franoso se non ghiacciato come oggi.
Si sale rapidamente ed il lago è già ben visibile. Supero uno spiano dove si trova una vecchia baita e tengo la sinistra risalendo sul sentiero, anche questo ben indicato. In un'ora dalla partenza raggiungo il "Sasso del Calvarone" chiamato anche "Del Diavul" a 907 mslm. La cima del masso è accessibile da una scala in legno, saliteci, la vista è mozzafiato!!! Leggo le informazioni e la cartina sul tabellone e, dopo un sorso di tè caldo, proseguo su una mulattiera recentemente costruita che abbandono dopo qualche metro prendendo la deviazione su un tornante. Tempo stimato per Monte Colmenacco 0.50 h, Monte S. Primo 2.25 h.
Qualche foto e scendo a "La Forcoletta", 1236 mslm, per risalire subito il corto ma ripidissimo sentiero che mi porta al "Piz Del Luser", 1405 mslm. Da qui fino al Monte San Primo è tutto un sali scendi leggero sulla via della cresta, che fortunatamente rimane sul versante sud pertanto protetta dal gelido vento. Anche il terreno è ottimo, un prato erboso autunnale, solo qualche punto ghiacciato pochi metri prima dalla cima, ma comodamente schivabile.
Giunta in vetta del Monte San Primo, 1682 mslm, non posso che ammirare il panorama e riconoscere facilmente Grignetta e Grignone, purtroppo non riconosco nessun altro monte, e fingere di non vedere i due ripetitori a fianco della croce di vetta.
Tornando indietro di qualche metro seguo l'indicazione per il Rif. Martina. Calzo i ramponcini, vivamente consigliati, e scendo con cautela dall'erto ghiacciato sentiero (scopro essere il n.39) fino a sentire un profumo di canedarli in brodo, ecco il Rifugio Martina. Mi concedo una lunga pausa sulla terrazza, sicuramente molto più sfruttata d'estate ma pur sempre con un panorama molto suggestivo. Il rifugio serve piatti a base di polenta, la specialità locale è la "polenta uncia": polenta, formaggio, burro e aglio!
Riprendo sulla strada jeppabile fino al primo segnavia rosso/bianco verniciato su un masso a sinistra di questa. Il sentiero mi porta ad un casolare che mi lascio alle spalle seguendo l'indicazione "M. Nuvolone". Passo per una piana con 3 casali ed una postazione di caccia dove mi fermo almeno 5 minuti in cerca del sentiero che presumevo fosse essere a sinistra, bastava proseguire dritto passando sul fianco destro del casolare più grande per trovare un sasso verniciato che indica la via.
Pochi minuti e arrivo alla "Bocchetta di Lezzeno", 1006 mslm, 90° sulla sinistra scende il sentiero che porta a "Madonna dei Ceppi a Lezzeno" (previsto 1.30 h). La discesa, tutto un surfare su foglie autunnali di castagno, passa per delle vecchie case in sasso ed un pozzo; dopo aver attraversato un ponticello in pietra e la centrale idro-energetica si giunge alla Chiesa sopracitata.
Da qui procedo lungo il sentiero indicato come "Strada Regia", un sentiero molto tranquillo a tratti alberato e a tratti esposto al sole che attraversa le frazioni di Lezzeno (Bagnana, Ponisio, Sormazzana, Carvagnana) costeggiando la SS583 rimanendo poco più alto. Ad un certo punto, a Lezzeno, si perdono le tracce e si deve percorrere la statale per circa 100 metri, la via pedonale, nuovamente indicata con la targhetta vista già cento volte, riprende con una leggera rampa per arrivare al punto di partenza, alla frazione di Carvagnana.
Tempistiche effettive:
Carvagnana - Sasso Calvarone: 1.10 h
Sasso Calvarone - Monte Colmenacco: 0.40 h
Monte Colmenacco - Monte San Primo: 1.20 h
Monte San Primo - Rifugio Martina: 0.35 h
Rifugio Martina - Madonna dei Ceppi: 1.00 h
Madonna dei Ceppi - Carvagnana: 0.55 h
Totale di cammino: 5.40 h

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