Tregin, Roccagrande e Monte Capra (Liguria)
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Siamo ancora nell'entroterra di Sestri Levante per salire questo Monte Tregin, singolare sperone roccioso in un ambiente dominato dai boschi. Da Bargone seguiamo il segnavia "X rossa" per il Colle Lencisa. Arrivati al colle mentre Manuela mangiucchia qualcosa io faccio una breve visita al vicino Monte Incisa.
Riprendiamo la salita verso il Tregin ammirando la particolare roccia rossa della cresta finale. Il cielo è più coperto di quello che ci aspettavamo ma comunque la giornata rientra sempre nella nostra classificazione di "giornata bella" (devo ancora capire quali rientrano nella categoria "giornata brutta" ... anzi si, l'ho capito ... quelle in cui non si va in montagna :))))
Poco sotto la vetta notiamo molte persone con un giubbotto ad alta visibilità, sono una serie di cacciatori in attesa che i cani a valle stanino qualche cinghiale. Passiamo un pochino titubanti sotto di loro, continuando a seguire il segnavia "X rossa" che grosso modo segue la dorsale sino ad immettersi su una strada sterrata. Questa va seguita verso destra per circa 500 metri, fino al cartello che indica la direzione per il Monte Roccagrande, qualche ometto conduce senza troppi problemi in vetta.
Con una breve variante torniamo sulla sterrata precedente e la seguiamo fino ad un paletto dove è indicato il sentiero che porta al paese di Statale. Questo sentiero si immerge nel bel vallone a nord-est del Roccagrande, dove sembra che non passi molta gente. Qualche rado bollo aiuta, soprattutto nella prima parte in cui alcuni rigagnoli e molte tracce di animali possono trarre in inganno, poi il sentiero si mantiene per un buon tratto a mezzacosta e prosegue splendido nel vallone selvaggio.
Facciamo qualche "ghirigoro" per ritrovare il percorso dopo l'attraversamento di un torrentello ed infine ci ritroviamo su una strada sterrata che seguiamo fino ad una vecchia casa. Qui la mappa del gps segna un sentiero che dovrebbe portarci verso il Passo Broccheie ma sulla cartina non è segnato nulla. Siamo un po' indecisi se allungare il giro per andare a prendere il sentiero "più sicuro" fin quasi al paese di Statale oppure provare a salire nei pratoni sopra la casa. Vado in avanscoperta e scopro che una traccia sembra proseguire nella giusta direzione e quindi decidiamo per provare a salire più diretti.
Comunque il dislivello fino al passo non è molto e il percorso non complicato, essendo abbastanza ovvia la direzione da prendere e svolgendosi su terreno aperto. Arrivati al colle ci dirigiamo verso il Monte Porcile poi, vista l'ora, decidiamo di lasciar perdere e iniziare il rientro verso il Passo del Bocco, transitando lungo crinale e il Monte Capra. Dal Bocco ... imbocchiamo il sentiero con segnavia "triangolo rosso". Superata qualche difficoltà iniziale tra rovi, terreno da cinghiali e traccia che si perde, il sentiero si fa più netto e pulito e ci riporta a Bargone.
Riprendiamo la salita verso il Tregin ammirando la particolare roccia rossa della cresta finale. Il cielo è più coperto di quello che ci aspettavamo ma comunque la giornata rientra sempre nella nostra classificazione di "giornata bella" (devo ancora capire quali rientrano nella categoria "giornata brutta" ... anzi si, l'ho capito ... quelle in cui non si va in montagna :))))
Poco sotto la vetta notiamo molte persone con un giubbotto ad alta visibilità, sono una serie di cacciatori in attesa che i cani a valle stanino qualche cinghiale. Passiamo un pochino titubanti sotto di loro, continuando a seguire il segnavia "X rossa" che grosso modo segue la dorsale sino ad immettersi su una strada sterrata. Questa va seguita verso destra per circa 500 metri, fino al cartello che indica la direzione per il Monte Roccagrande, qualche ometto conduce senza troppi problemi in vetta.
Con una breve variante torniamo sulla sterrata precedente e la seguiamo fino ad un paletto dove è indicato il sentiero che porta al paese di Statale. Questo sentiero si immerge nel bel vallone a nord-est del Roccagrande, dove sembra che non passi molta gente. Qualche rado bollo aiuta, soprattutto nella prima parte in cui alcuni rigagnoli e molte tracce di animali possono trarre in inganno, poi il sentiero si mantiene per un buon tratto a mezzacosta e prosegue splendido nel vallone selvaggio.
Facciamo qualche "ghirigoro" per ritrovare il percorso dopo l'attraversamento di un torrentello ed infine ci ritroviamo su una strada sterrata che seguiamo fino ad una vecchia casa. Qui la mappa del gps segna un sentiero che dovrebbe portarci verso il Passo Broccheie ma sulla cartina non è segnato nulla. Siamo un po' indecisi se allungare il giro per andare a prendere il sentiero "più sicuro" fin quasi al paese di Statale oppure provare a salire nei pratoni sopra la casa. Vado in avanscoperta e scopro che una traccia sembra proseguire nella giusta direzione e quindi decidiamo per provare a salire più diretti.
Comunque il dislivello fino al passo non è molto e il percorso non complicato, essendo abbastanza ovvia la direzione da prendere e svolgendosi su terreno aperto. Arrivati al colle ci dirigiamo verso il Monte Porcile poi, vista l'ora, decidiamo di lasciar perdere e iniziare il rientro verso il Passo del Bocco, transitando lungo crinale e il Monte Capra. Dal Bocco ... imbocchiamo il sentiero con segnavia "triangolo rosso". Superata qualche difficoltà iniziale tra rovi, terreno da cinghiali e traccia che si perde, il sentiero si fa più netto e pulito e ci riporta a Bargone.
Tourengänger:
Andrea!

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