Da Sestri Levante a Lavagna passando dal Capenardo
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Al mattino presto è prevista pioggia e quindi decidiamo di partire con calma in tarda mattinata e fare un giro breve. A Genova tira un vento forte da brividi, arriviamo invece a Sestri che ci sono 10 gradi, sole e niente vento.
Vista la stagione troviamo parcheggio libero in centro senza problemi (e soprattutto non a pagamento) e passeggiamo sul lungomare a goderci il bel tepore. Individuato il sotto passo dei binari ci avviamo in direzione del campeggio Sant'Anna dove inizia il sentiero "cerchio barrato rosso". Pochi minuti di cammino e si è già totalmente avvolti dalla natura. Con una breve deviazione visitiamo le rovine della chiesetta di Sant'Anna mentre sotto di noi si sente il fragore delle onde sugli scogli.
La salita è inizialmente un pochino ripida per poi distendersi notevolmente (forse anche troppo visto il rapporto sviluppo-dislivello). Questo percorso viene anche utilizzato molto dalle mountain bike per la discesa quindi se sentite un rumore sopra di voi non è un cinghiale ma un biker.
Si attraversano bei tratti, caratteristici della vegetazione della zona e si prosegue fino a Costello dove si continua per un tratto su una sterrata seguendo i cartelli e i segnavia "triangolo rosso" per poi imboccare il sentiero che porta in cima al Monte Capenardo (sempre ben segnato). La cima non è molto panoramica essendo circondata da piante e inoltre non spicca particolarmente rispetto al percorso quindi ci transitiamo senza quasi neanche fermarci per giungere dopo una decina di minuti ad una selletta.
Dalla selletta facciamo una veloce deviazione al monte Le Rocchette, poco più alto del Capenardo ma anche lui senza panorama. Tornati alla sella, imbocchiamo il sentiero di discesa, non immediatamente intuibile ma fatto qualche passo iniziano i segnavia "cerchio pieno rosso". Si transita su una bella mulattiera, formata da una serie di gradini di pietra peccato che in questa giornata umida siano una trappola per escursionisti. Infatti sono molto scivolosi e bisogna fare attenzione a non cadere ... come ho fatto io, distratto nel guardare il bosco intorno a me. Per fortuna lo zaino ha attutito l'impatto con il bordo del gradino e mi sono salvato la schiena.
Dopo il primo tratto immersi nel bosco si prosegue tra una serie di frazioni e quasi sempre su mulattiera (ma non più a gradini) si raggiunge il bel balcone su cui sorge la chiesa di Santa Giulia. Ancora seguendo i segnavia proseguiamo per Lavagna, tralasciando le indicazioni per Cavi. Nonostante si attraversi una zona molto abitata, il percorso evita l'asfalto, transitando sempre sulla mulattiera, rendendo così piacevole anche l'ultimo tratto dell'escursione, sbucando a poche centinaia di metri dalla stazione.
Vista la stagione troviamo parcheggio libero in centro senza problemi (e soprattutto non a pagamento) e passeggiamo sul lungomare a goderci il bel tepore. Individuato il sotto passo dei binari ci avviamo in direzione del campeggio Sant'Anna dove inizia il sentiero "cerchio barrato rosso". Pochi minuti di cammino e si è già totalmente avvolti dalla natura. Con una breve deviazione visitiamo le rovine della chiesetta di Sant'Anna mentre sotto di noi si sente il fragore delle onde sugli scogli.
La salita è inizialmente un pochino ripida per poi distendersi notevolmente (forse anche troppo visto il rapporto sviluppo-dislivello). Questo percorso viene anche utilizzato molto dalle mountain bike per la discesa quindi se sentite un rumore sopra di voi non è un cinghiale ma un biker.
Si attraversano bei tratti, caratteristici della vegetazione della zona e si prosegue fino a Costello dove si continua per un tratto su una sterrata seguendo i cartelli e i segnavia "triangolo rosso" per poi imboccare il sentiero che porta in cima al Monte Capenardo (sempre ben segnato). La cima non è molto panoramica essendo circondata da piante e inoltre non spicca particolarmente rispetto al percorso quindi ci transitiamo senza quasi neanche fermarci per giungere dopo una decina di minuti ad una selletta.
Dalla selletta facciamo una veloce deviazione al monte Le Rocchette, poco più alto del Capenardo ma anche lui senza panorama. Tornati alla sella, imbocchiamo il sentiero di discesa, non immediatamente intuibile ma fatto qualche passo iniziano i segnavia "cerchio pieno rosso". Si transita su una bella mulattiera, formata da una serie di gradini di pietra peccato che in questa giornata umida siano una trappola per escursionisti. Infatti sono molto scivolosi e bisogna fare attenzione a non cadere ... come ho fatto io, distratto nel guardare il bosco intorno a me. Per fortuna lo zaino ha attutito l'impatto con il bordo del gradino e mi sono salvato la schiena.
Dopo il primo tratto immersi nel bosco si prosegue tra una serie di frazioni e quasi sempre su mulattiera (ma non più a gradini) si raggiunge il bel balcone su cui sorge la chiesa di Santa Giulia. Ancora seguendo i segnavia proseguiamo per Lavagna, tralasciando le indicazioni per Cavi. Nonostante si attraversi una zona molto abitata, il percorso evita l'asfalto, transitando sempre sulla mulattiera, rendendo così piacevole anche l'ultimo tratto dell'escursione, sbucando a poche centinaia di metri dalla stazione.
Tourengänger:
Andrea!
Communities: Hikr in italiano
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