Pietra Perduca, Spigolo Est
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Da un lato, la cresta massiccia della Pietra Parcellara che domina la vallata; dall’altro, lo spuntone della Pietra Perduca, sul quale è abbarbicata una chiesetta medioevale; tutto attorno, il morbido declinare delle colline piacentine della Val Trebbia. "Uno scenario affascinante, da millenni considerato un luogo magico, ricettacolo di energie e di fenomeni insoliti". Così qualcuno descrive la Pietra Perduca, meta della gitarella di oggi.
Partiamo dalla bassa verso le 9, sosta caffè a Perino, poi via in auto di nuovo verso la Perduca. Parcheggiamo davvero vicino, a circa 500m, nel piazzale dove d'estate si svolge l'annuale festa di Sant'Anna a cui è dedicata la chiesetta arroccata sulla Pietra. Fa freschino, la giornata è un po' cupa, sicuramente peggiore del giorno precedente caratterizzato da sole.
Nei pressi della roccia, ci imbraghiamo, lasciamo gli zaini e scendiamo con cautela le rocce basali per arrivare all'attacco dello spigolo. Parto io e ci alterneremo nei tiri. La via scorre tranquilla, la roccia è molto buona anche se qualche appiglio è meglio tastarlo prima di appoggiarcisi sopra. In circa venti minuti siamo in cima, bella vista a 360° con la Pietra Parcellara che ci osserva dal versante sud (poco esplorato).
Dopo qualche foto ci caliamo in doppia fino alla base e facciamo qualche monotiro davvero divertente tra cui "Trapa-nui" che Paolo ha chiodato una decina di anni fa, poi "Guzzi" (5c) e "Bissaboga" (5b). Verso le 14 comincia ad alzarsi un vento gelido, avvisaglia della neve che da lì a poco inzierà a scendere, per cui ci risistemiamo e torniamo verso l'auto non prima di esserci pianificati qualche bella uscita assieme per l'anno nuovo.
Sulla strada del rientro, sosta per una pizza e una birra, poi tutti a casa per festeggiare San Silvestro. Che dire, almeno ho chiuso in bellezza un anno davvero difficile.
Alla prossima!
Partiamo dalla bassa verso le 9, sosta caffè a Perino, poi via in auto di nuovo verso la Perduca. Parcheggiamo davvero vicino, a circa 500m, nel piazzale dove d'estate si svolge l'annuale festa di Sant'Anna a cui è dedicata la chiesetta arroccata sulla Pietra. Fa freschino, la giornata è un po' cupa, sicuramente peggiore del giorno precedente caratterizzato da sole.
Nei pressi della roccia, ci imbraghiamo, lasciamo gli zaini e scendiamo con cautela le rocce basali per arrivare all'attacco dello spigolo. Parto io e ci alterneremo nei tiri. La via scorre tranquilla, la roccia è molto buona anche se qualche appiglio è meglio tastarlo prima di appoggiarcisi sopra. In circa venti minuti siamo in cima, bella vista a 360° con la Pietra Parcellara che ci osserva dal versante sud (poco esplorato).
Dopo qualche foto ci caliamo in doppia fino alla base e facciamo qualche monotiro davvero divertente tra cui "Trapa-nui" che Paolo ha chiodato una decina di anni fa, poi "Guzzi" (5c) e "Bissaboga" (5b). Verso le 14 comincia ad alzarsi un vento gelido, avvisaglia della neve che da lì a poco inzierà a scendere, per cui ci risistemiamo e torniamo verso l'auto non prima di esserci pianificati qualche bella uscita assieme per l'anno nuovo.
Sulla strada del rientro, sosta per una pizza e una birra, poi tutti a casa per festeggiare San Silvestro. Che dire, almeno ho chiuso in bellezza un anno davvero difficile.
Alla prossima!
Tourengänger:
Barbacan

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