Le montagne sopra Laveno: panorami e formaggi di prima classe


Publiziert von rochi , 1. Dezember 2015 um 20:43.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 Dezember 2015
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 700 m
Abstieg: 700 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Varese per Laveno. A Cittiglio al semaforo, voltare a destra in direzione di Passo Cuvignone e quindi Casere (7 km di strada stretta dove i locali scendono felici; porre attenzione).

Quando irrompo nella casa di Chiara, lei sta facendo colazione e mi pare un po' assonnata. Vive qui, in una incantevole casa nei boschi di Casere sopra Laveno con un marito, tre figli, un cane e trentasei capre. Conosco questa happy family da circa quindici anni e sempre con grande piacere vengo all'agriturismo Capre&Cavoli, per respirare aria buona, godere di una serenità altrove sconosciuta ed acquistare meravigliosi formaggi di capra home made, tra i quali il Crème Casere, un pasta fiorita che non deve abbassare la testa di fronte ai celebrati cucini francesi.
E poi ci vengo perché attacco sempre una camminata sui monti sovrastanti e questa mattina, con questo cielo e con queste temperature proprio non si può lasciar perdere.
Mi dirigo alla Gigliola e prendo a destra su stradina con indicazioni per i "Pizzoni". Attraverso il paese ed esco sulla strada per il Cuvignone che percorro per qualche centinaio di metri per voltare a sinistra (cartelli) nel bosco e risal llllirlo velocemente sino al passo Barbè. Da qui, a destra, in un attimo sulla ripida e rocciosetta cresta che va percorsa con un minimo di attenzione ma rimane un tracciato T2. Tante volte ho camminato su questa via, eppure, all'uscita dal bosco, quando mi volto e vedo quello che sta sotto, mi manca sempre un po' il respiro, non tanto per la fatica o la quota o le vertigine, bensì per l'impareggiabile panorama che si presenta. Credo che quella dei Pizzoni, sia una delle più belle visuali che si possano godere in Lombardia: le parole per descrivere sono superflue e le foto vengono sempre male. Bisogna andarci, e basta!
Continuo sulla cresta con diversi saliscendi resi insidiosi dalle numerose foglie secche ed arrivo all'attacco dell'erta per il monte Teggia. Probabilmente distratto dalla troppa bellezza circostante, sbaglio sentiero e m'incammino su un traverso che taglia il ripidissimo versante nord occidentale del monte. la traccia è a tratti molto stretta - quasi una cengia - e il fogliame non agevola la progressione. Qui, con neve e ghiaccio, solo esperti e ben attrezzati. Cammina cammina, arrivo dalla parte opposta del monte e per risalire al Cuvignone mi tocca un chilometro o due su asfalto. Attratto dal bosco, comincio a tagliare su pendii molto ripidi e scivolosi con il risultato che probabilmente avrei fatto prima a restare sulla strada.
Giunto al passo, proprio di fronte alla traccia che scende dalla Teggia, mi incammino su una traccia non segnalata e comincio a risalire questo versante: il prossimo obiettivo è il monte Nudo. La traccia va e viene e un po' ad occhio pervengo ad un bello sperone (credo senza nome) tanto per cambiare iperpanoramico. Poco distante vedo le istallazioni di vetta del monte Crocetta, pertanto scendo per prati, trovo una gippabile sterrata e la percorro sino ad un bivio dove volto a destra. In pochi minuti sono sul monte Crocetta, posto privilegiato per i lanci in parapendio.
Torno sui miei passi sino al suddetto bivio e parto spedito verso il monte Nudo, indicato ad un'ora e dieci di cammino. Dopo qualche centinaio di metri, abbandono la gippabile e mi immetto sulla cresta segnalata da qualche bollo. Il percorso è ripido tra roccette e bosco, tuttavia la progressione risulta veloce e divertente. Arrivo così in cima al monte Nudo e mi godo un altro panorama superlativo verso nord est.
La percorrenza dal bivio non supera la mezz'ora, il segnavia è decisamente esagerato.
Per tornare con un giro almeno parzialmente diverso, scendo ora verso sud su percorso poco visibile e ripidissimo sino ad entrate nel bosco fitto  e seminato di piante cadute. Una botta d'istinto (e di fortuna...) mi dice di voltare qui a destra e in breve ritrovo la gippabile.
A questo punto comincia la solita battaglia contro l'orologio del martedì: sono le 11.45 e alle 14.00 dovrò essere a Gallarate al lavoro. Come un missile torno al Cuvignone e da qui, su sentiero indicato scendo a  Vararo ribaltandomi diverse volte sulla discesa sdrucciolevole.
Da Vararo, in breve, rientro a Casere e trovo l'auto sotto un sole di venticinque gradi, meravigliosamente profumata di formaggio, pronta alla corsa verso il dovere.
Dislivello relativo ad abbondanti sali scendi di cresta e risalita al Cuvignone dopo errore di percorso.
tempi comprensivi di quindici minuti di pausa.
Sviluppo: 11 km circa; SE: 18 km circa.


Tourengänger: rochi
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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Poncione hat gesagt:
Gesendet am 1. Dezember 2015 um 23:47
Montagne sempre belle da percorrere... son passato spesso a fianco di questo agriturismo, ma francamente non sono mai entrato.
Bellissimo giro.

Ciao

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Dezember 2015 um 13:51
Lo consiglio caldamente....
Ciao!!
R.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 3. Dezember 2015 um 12:23
Convengo con te su tutto. Montagne-tte ma meravigliose!
Ciao

rochi hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. Dezember 2015 um 10:32
....sempre disponibili per gite rubate al tempo!!
Ciao!
R.


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