Pietra Parcellara e Pietra Perduca 2.....la vendetta!
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Ero d'accordo di andare sabato con gli amici alla Pietra Parcellara, un'escursione ambita da tutti e programmata già da una settimana, ma proprio sabato mi tocca di dover recuperare un impegno preso come healt Deejay.....e all'ultimo momento devo rinunciare!
Come sempre mi viene in aiuto Mauro....ed insieme elaboriamo il piano B, che poi molto assomiglia al piano A.....cambia solo il giorno......
Ci ritroviamo così domenica mattina a Donceto.
Il posto in cui parcheggiamo l'auto non promette granchè, ma per fortuna, via via che saliamo, l'ambiente migliora di molto.
In breve entriamo nel bosco, che ci regala da subito una lussureggiante esplosione di colori, caratteristica della stagione.
L'itinerario si presenta da subito piuttosto ripido e non concede molte tregue, probabilmente il primo tracciatore non amava le curve.....
Dopo un'oretta di cammino si arriva alla base della cresta da percorrere per raggiungere la cima, molto ben segnata, ma che si presenta piuttosto "nervosetta".
Le difficoltà non sono mai elevate anche se l'esposizione in alcuni tratti è notevole.
Proseguendo su roccette, in una quarantina di minuti, sbuchiamo sulla sommità, che a dispetto dell'arditezza della montagna, si presenta piacevolmente piatta.
Ci godiamo il bellissimo panorama che ci regalano le dolci colline piacentine circostanti, ricamate da campi coltivati ricchi di cromatismi, intervallati a boschi che disegnano linee più sinuose.
La vigna, in queste lande, sui versanti soleggiati la fa da padrone.....
Da qui il nostro programma prevede di dirigerci verso la Pietra Perduca, rilievo roccioso che, da lontano, sembra un curioso "muntun de tera" con incastonata al centro una graziosa chiesetta.
Ci avviamo dunque lungo il ripido sentiero di discesa, che non è lo stesso di salita, seguendo le indicazioni di un escursionista incontrato sulla vetta.
Durante la discesa incrociamo una moltitudine di persone che scopriamo essere un variegato gruppo CAI in gita.
Il sentiero si snoda poi nel bosco con una decisa virata a destra sotto il versante est della Parcellara per raggiungere una larga sella che fronteggia la Pietra Perduca, distante ormai poche decine di metri.
Ci avviciniamo affascinati da questo strano affioramento roccioso, che da vicino risulta essere molto più saldo di quello che sembrava, composto da un conglomerato di un colore marrone scuro, mai visto prima, tant'è che su di esso sono state tracciate anche delle vie di arrampicata.
Dopo aver "conquistato" (saran ben 25 metri di dislivello!) la cima della Perduca ci sediamo a rimirare la seconda porzione di bel paesaggio appenninico che ci tocca oggi.
Da qui in poi il tracciato, a parte qualche tratto, si snoda su una stradina asfaltata, anche se poco o niente frequentata dalle auto e in una mezz'oretta torniamo al punto di partenza, dove ci attende il nostro "pandino".
La stessa escursione è stata percorsa ieri dai nostri amici Esilde,Giusi, Marica, Mauro C., Pino e....il Vacchi.
Come sempre mi viene in aiuto Mauro....ed insieme elaboriamo il piano B, che poi molto assomiglia al piano A.....cambia solo il giorno......
Ci ritroviamo così domenica mattina a Donceto.
Il posto in cui parcheggiamo l'auto non promette granchè, ma per fortuna, via via che saliamo, l'ambiente migliora di molto.
In breve entriamo nel bosco, che ci regala da subito una lussureggiante esplosione di colori, caratteristica della stagione.
L'itinerario si presenta da subito piuttosto ripido e non concede molte tregue, probabilmente il primo tracciatore non amava le curve.....
Dopo un'oretta di cammino si arriva alla base della cresta da percorrere per raggiungere la cima, molto ben segnata, ma che si presenta piuttosto "nervosetta".
Le difficoltà non sono mai elevate anche se l'esposizione in alcuni tratti è notevole.
Proseguendo su roccette, in una quarantina di minuti, sbuchiamo sulla sommità, che a dispetto dell'arditezza della montagna, si presenta piacevolmente piatta.
Ci godiamo il bellissimo panorama che ci regalano le dolci colline piacentine circostanti, ricamate da campi coltivati ricchi di cromatismi, intervallati a boschi che disegnano linee più sinuose.
La vigna, in queste lande, sui versanti soleggiati la fa da padrone.....
Da qui il nostro programma prevede di dirigerci verso la Pietra Perduca, rilievo roccioso che, da lontano, sembra un curioso "muntun de tera" con incastonata al centro una graziosa chiesetta.
Ci avviamo dunque lungo il ripido sentiero di discesa, che non è lo stesso di salita, seguendo le indicazioni di un escursionista incontrato sulla vetta.
Durante la discesa incrociamo una moltitudine di persone che scopriamo essere un variegato gruppo CAI in gita.
Il sentiero si snoda poi nel bosco con una decisa virata a destra sotto il versante est della Parcellara per raggiungere una larga sella che fronteggia la Pietra Perduca, distante ormai poche decine di metri.
Ci avviciniamo affascinati da questo strano affioramento roccioso, che da vicino risulta essere molto più saldo di quello che sembrava, composto da un conglomerato di un colore marrone scuro, mai visto prima, tant'è che su di esso sono state tracciate anche delle vie di arrampicata.
Dopo aver "conquistato" (saran ben 25 metri di dislivello!) la cima della Perduca ci sediamo a rimirare la seconda porzione di bel paesaggio appenninico che ci tocca oggi.
Da qui in poi il tracciato, a parte qualche tratto, si snoda su una stradina asfaltata, anche se poco o niente frequentata dalle auto e in una mezz'oretta torniamo al punto di partenza, dove ci attende il nostro "pandino".
La stessa escursione è stata percorsa ieri dai nostri amici Esilde,Giusi, Marica, Mauro C., Pino e....il Vacchi.
Tourengänger:
patripoli

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