Corno Birone, Monte Rai
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Oggi faccio un sentiero nuovo, quello che da San Pietro al Monte sale al Corno Birone.
Questa è la zona che conosco meglio, ma c'è ancora qualche lacuna, che col tempo cercherò di colmare.
Arrivato a Civate col treno sono accolto da una fitta e fredda nebbia, che salendo sparisce lasciando il posto ad un caldo sole.
Prendo il sentiero n° 10 della Valle dell'Oro arrivando a San Pietro, accaldato; una sosta al sole per asciugarmi la schiena, il tempo non mi manca.
Riprendo la salita per il sentiero n° 7; salita graduale con qualche saliscendi ed un venticello che attenua il calore.
Raggiungo il bivio con il ripido e accidentato sentiero n° 9 che sale al Corno Birone; il caldo si fa sentire ancora di più, sono rimasto in calzoncini e canottiera; con questo sole mi farò una buona scorta di vitamina D per l'inverno.
Supero il bivio col sentiero per il rifugio SEC (anche questo mi manca), e proseguo in ripida salita fino alla croce del Corno Birone.
Altra sosta per godermi il panorama; oggi il cielo è pulito e con poca foschia, e si vedono tanti dettagli delle zone circostanti che di solito sfuggono.
Riprendo la salita su sentiero ancora un po' accidentato arrivando sul Monte Rai, 2 ore e 30 minuti da Civate, dove faccio una lunga sosta per il pranzo.
Qui incontro i primi escursionisti della giornata.
Dopo aver soddisfatto anche le esigenze dello stomaco, oltre a quelle della vista e dello spirito, comincio la discesa verso la Terzalpe, oggi chiusa, e verso Canzo, dove prendo il treno per il ritorno in compagnia di un amico incontrato durante la discesa.
Alla prossima
Ciao
Stefano
Questa è la zona che conosco meglio, ma c'è ancora qualche lacuna, che col tempo cercherò di colmare.
Arrivato a Civate col treno sono accolto da una fitta e fredda nebbia, che salendo sparisce lasciando il posto ad un caldo sole.
Prendo il sentiero n° 10 della Valle dell'Oro arrivando a San Pietro, accaldato; una sosta al sole per asciugarmi la schiena, il tempo non mi manca.
Riprendo la salita per il sentiero n° 7; salita graduale con qualche saliscendi ed un venticello che attenua il calore.
Raggiungo il bivio con il ripido e accidentato sentiero n° 9 che sale al Corno Birone; il caldo si fa sentire ancora di più, sono rimasto in calzoncini e canottiera; con questo sole mi farò una buona scorta di vitamina D per l'inverno.
Supero il bivio col sentiero per il rifugio SEC (anche questo mi manca), e proseguo in ripida salita fino alla croce del Corno Birone.
Altra sosta per godermi il panorama; oggi il cielo è pulito e con poca foschia, e si vedono tanti dettagli delle zone circostanti che di solito sfuggono.
Riprendo la salita su sentiero ancora un po' accidentato arrivando sul Monte Rai, 2 ore e 30 minuti da Civate, dove faccio una lunga sosta per il pranzo.
Qui incontro i primi escursionisti della giornata.
Dopo aver soddisfatto anche le esigenze dello stomaco, oltre a quelle della vista e dello spirito, comincio la discesa verso la Terzalpe, oggi chiusa, e verso Canzo, dove prendo il treno per il ritorno in compagnia di un amico incontrato durante la discesa.
Alla prossima
Ciao
Stefano
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stefano58

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