Proman Südwand: da Nibbio
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Oggi sono solo, le CG mi hanno abbandonato…
Che posso fare se non una bella via, piuttosto lunga e ingaggiosa (ma non troppo), già parecchie volte osservata entrando in Ossola che mi permetterà di raggiungere in linea diretta la Punta Proman partendo dal fondovalle di Nibbio.
Scoscese pareti aspre e selvagge, invase da felci, arbusti e rovi oltre che balze e crinali rocciosi dove l’unica cosa da fare è salire e improvvisare…
Nibbio ore 8: Seguo le indicazioni per la Palestra d’Arrampicata Panoramica percorrendo per un breve tratto rovine di Linea Cadorna, con galleria inclusa, continuando poi, oltre questa, lungo la dorsale boscosa che si alza parallela all’incassato vallone di Nibbio sfruttando inizialmente parziali tracce di sentiero sufficientemente evidenziate da ometti intervallati da bollini colorati.
Raggiunto il panoramico poggio del Sasso Grande (mt 818) i segnali praticamente svaniscono, ma ormai la dorsale pare ben definita ed anche la rocciosa parete del Pizzo d’la Voggia, spalla anticima del Proman, si vede bene frontalmente… ora non devo far altro che arrivare alla base e cercare il passaggio, “per me”, giusto.
Con un breve traverso sulla destra raggiungo l’attacco di un definito croso-canale posto tra la parete e una staccata lama rocciosa che mi consente di superare senza troppi problemi la basale fascia rocciosa.
Arrivato alla selletta salgo i pochi metri finali del dente per poter ammirare da posizione strategica cosa mi aspetta ora prima di riuscire a pervenire al Pizzo Voggia e alla cresta che lo collega al Proman… uno scivoloso canale erboso e qualche facile placca rocciosa, sembra fattibile…
Infatti una volta guadagnata la cresta, non mi resta che seguirne il filo… più lungo di quel che pensavo… fino alla visione… appare solo all’ultimo… della Croce del Proman.
Punta Proman ore 12,30: Giornata splendida… non una nuvola all’orizzonte… e panorama favoloso: da Premosello a Lauteraarhorn, da Cuzzago all’Adula e da Nibbio alle Grigne…
Pausa pranzo e pennichella con foto a nastro… in maniche corte al 1° Novembre…
Con il sentiero “Linea Cadorna” mi abbasso sino alla sella-intaglio tra la quota 2000 e il Moncucco, risalendo da qui alla Cima S (quota 1972) per iniziare la lunga e un tantino anche noiosa discesa a Cuzzago.
Nibbio ore 17: Una mezz’ora finale di pianeggiante rientro mi riconduce al Palestra Parking… e anche questa è andata!

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