Pizzo Canariscio (2523 m) - Posmeda (2616 m) - Giübin (2776 m)
Prima neve, passi chiusi. Gottardo compreso, ovviamente. Da quelle parti ho fatto solo la Fibbia, mi piacerebbe provare qualcos’altro.. il Centrale in questa stagione mi sembra troppo difficile.. il Giübin mi stuzzica, semplice, ma con un panorama interessante.. Piuttosto, non so da dove dover partire. Se la strada del Gottardo è chiusa, temo di dover parcheggiare ad Airolo. Non conosco molto bene la zona, penso al caseificio, anche se poi da lì dovrò fare il viadotto e salire lungo la strada del passo. Ad ogni modo, vedrò l’indomani.
Il giorno dopo, arrivo ad Airolo col buio. Contrariamente a quanto credevo, non ci sono cartelli di divieto di transito, verso il Gottardo, e così prendo la strada della Tremola. Quanto più riuscirò a salire con la macchina, tanto meglio ! Alla fine, arrivo alla sbarra. Sono a quota 1690, buono ! Parcheggio e aspetto che il sole sorga. Proprio da lì parte un sentierino che taglia e permette di evitare di transitare dal passo del San Gottardo. Lo seguo, dopo qualche curva mi porta tutto verso sinistra e, a quel punto, mi accorgo di averlo perso.. Lo cerco con lo sguardo, ma non lo trovo.. Il pendio è ripido ed erboso, i traversi non mi piacciono, così decido di salire, dritto per dritto, puntando ad una crestina sopra di me. Salgo, picca alla mano. Le cose si fanno più difficili del previsto. Trovo una flebile traccia che corre lungo un fianco di quella crestina, un traverso di 60°.. mai visto nulla del genere.. Ma ormai sono qua.. Sono su un sentiero, OK, ma il pendio mi spaventa.. procedo un passo alla volta, sempre con la picca in mano. Fortunatamente dopo poco sono fuori dalle difficoltà ! Da qui in avanti è una passeggiata di salute ! C’è addirittura una strada che arriva dal passo.. Riesco comunque a cercarmi un po’ di difficoltà, salendo al Pizzo Canariscio per la linea di massima pendenza. Raggiunta la cima, si apre il panorama sulla val Canaria, in un bel contrasto di bianco della neve e verde dell’erba. La cresta che conduce al Giübin, passando dal Posmeda, è larghissima. Solo appena poco prima della vetta incontro del vento, che soffia dal versante urano.
La discesa è tranquilla. Non sono in pensiero per il ritorno, perché ho già deciso che allungherò di molto la strada, passando dal Passo e dalla Tremola. Sono completamente solo, nel vallone innevato che scende dal Passo della Sella. La montagna, come spesso mi accade, è tutta per me, ed io me la gusto.
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