Anello al Rifugio Grassi 2000 m
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Dopo due sabati di carro attrezzi (stendiamo un velo pietoso) per scaramanzia oggi sarebbe meglio rimanere a casa per non ricadere nel non c’è il due senza il tre e via dicendo. Sfidiamo invece la sorte, non più di tanto però, non esageriamo! Stiamo quindi vicino a casa e puntiamo al rifugio Grassi.
Per variare le salita e confidando nelle previsioni che davano qualche schiarita, lasciata l’auto ai carabinieri di Introbio saliamo al rifugio Buzzoni e quindi al P.so Gandazzo.
La nebbia non sembra abbia intenzione di alzarsi e la speranza che qualche locals sia già passato svanisce una volta raggiunto il P.so. Breve sosta per mangiucchiare qualcosa e ci avviamo verso il P.so del Toro sperando di trovarlo!
La neve anche se non abbondante copre sentiero e bolli, per chi c’è stato saprà che almeno nel primo tratto di salita le tracce sono numerose per cui beccare quella giusta non è facile.
Sentiamo delle voci alle nostre spalle, un gruppo di persone si sta dirigendo al rifugio Buzzoni, uno solo viene verso di noi, bene penso, magari conosce la salita meglio di noi! Sale bello spedito, appena ci raggiunge penso di farlo passare, magari si orienta meglio, invece ci confessa che ha corso per raggiungerci, non gli sembrava vero di aver incontrato qualcuno diretto alla Grassi da qui con una giornata simile.
Senza problemi raggiungiamo il P.so del Toro e fino al P.so di Foppabona bene o male riusciamo a seguire il sentiero. Ci saranno circa una ventina di centimetri di neve ma gli accumuli coprono il sentiero e la nebbia non aiuta per nulla infatti prima del P.so di Foppabona rimaniamo troppo a dx. Ricordiamo che sotto il passo si deve scendere con una paio di tornantini ma dove stiamo scendendo non c’è traccia di sentiero, ritorniamo indietro e una fugace schiarita ci fa vedere il P.so vero e proprio e un breve tratto del sentiero. Dietro front e ora senza altri svarioni arriviamo al rifugio Grassi.
Quattro chiacchiere con Amos e poi giù al rifugio Tavecchia per altre quattro chiacchiere con Giulio.
Per far prima visto che tra una chicchiera e l’altra abbiamo fatto tardi come al solito, scendiamo lungo la strada, raggiunto il posteggio salutiamo il nuovo amico che essendo una assiduo frequentatore della Val Biandino primo o poi rivedremo di sicuro!
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